sabato, Aprile 20 2024

Dai semi della pianta del ricino (Ricinus communis), si ottiene l’olio di ricino diventato tristemente famoso durante l’epoca fascista ed è tornato alla ribalta grazie alle sue proprietà ed ai suoi benefici per la salute. Rinforza, nutre, lucida… queste sono solo alcune delle sue preziose qualità, che vedremo di seguito ad alcune informazioni sulla pianta.

Le origini dell’olio di ricino

La pianta del ricino proviene dall’Africa tropicale secondo alcune fonti, mentre secondo altre proviene dall’India dove è noto con il nome Palma Christi, sicuramente è diffuso in tutto il clima tropicale ma anche in quello temperato perché sono i luoghi in cui questa pianta trova il suo habitat favorevole per svilupparsi. Si tratta di una pianta erbacea o arborescente, dunque, annua o perenne (dipende dal luogo in cui cresce e dal clima soprattutto). La sua altezza va dai 3 ai 10 metri, le foglie si presentano dentate e palmate, verdi o rossicce.

I fiori si sviluppano in estate, in grappolo: alla base troviamo i fiori maschili mentre all’apice son disposti quelli femminili. I frutti sono spinosi e quando son maturi si aprono rilasciando i semi di colore rosso scuro. L’olio che ne si estrae ha un colore paglierino, è vischioso denso ed ha un sapore ed un odore poco allettanti.

pianta del ricino

Il ricino è una pianta molto nota fin dai tempi degli Egiziani, non si sa con certezza se l’olio venisse usato per scopi medicinali o semplicemente come condimento in cucina. Fra gli usi non commestibili sappiamo per certo che veniva usato come lubrificante, questo per via del fatto che anche a basse temperature non gela mai ma resta viscoso.

Sappiamo che in epoca fascista l’olio di ricino era famoso per esser uno strumento di tortura delle camice nere, che costringevano i dissidenti a berlo con la forza: a causa della sua proprietà lassativa i soggetti avevano una impellente necessità di evacuare ma avendo i pantaloni legati con una corda erano costretti ad una evidente, e terribile, umiliazione. L’idea di questo mezzo di tortura venne da Gabriele D’Annunzio durante l’occupazione di Fiume.

Lo si può comprare in farmacia o anche in erboristeria.

Le caratteristiche dell’olio di ricino

Sebbene non sia decisamente invitante, l’olio di ricino ha delle ottime proprietà date dalle seguenti caratteristiche.

Cosa contiene l’olio di ricino:

  • acido miristico
  • acido palmitico
  • acido ricinoleico
  • acido oleico
  • acido linoleico
  • acido α-linolenico
  • acido stearico
  • acido 9,10 idrossistearico
  • acido arachico
  • acido gadoleico

Caratteristiche in sintesi:

  • è un buon lubrificante
  • poco infiammabile
  • autoossidante
  • non secca
  • basso punto di fusione
  • impiegato soprattutto per la produzione di tensioattivi ed emulsionanti

Olio di ricino: proprietà e benefici

La principale proprietà dell’olio di ricino è il suo esser lassativo, da sempre lo si usa allo scopo di facilitare l’evacuazione dell’intestino, per tanto è un buon rimedio contro la stitichezza.

Ha anche delle proprietà antimicotiche difatti è ottimo per combattere attachi batterici ed infezioni cutanee.

E’ antinfiammatorio, pertanto è consigliato a chi soffre di artrite.

Ha proprietà emollienti ed è ottimo contro i capelli secchi, le ciglia deboli e la pelle disidratata, non solo è ottimo anche per rinforzare le unghie in quanto è ricco di:

  • elastina
  • collagene

Stimola la produzione di cheratina e dunque ripara e rinforza.

Una proprietà meno nota è quella del rafforzamento del sistema immunitario.

Ovviamente si sa che aiuta contro i problemi di colite, ma è anche un rimedio interessante contro i calli dei piedi poiché li ammorbidisce.

Con tutte le componenti benefiche che ha non poteva non essere un ottimo antiossidante e difatti in cosmesi lo si sfrutta anche proprio per questa sua proprietà.

Migliora la circolazione linfatica, ebbene sì, attraverso i massaggi con quest’olio si stimola il movimento linfatico.

Olio di ricino: tutti gli utilizzi

Scopriamo come usare nella vita di tutti i giorni, perciò in termini pratici, l’olio di ricino.

  • Colite? Si prende un panno imbevuto di olio di ricino e lo si appoggia sulla parte dolorante oppure si fanno dei massaggi.
  • Calli? Basta imbibire d’olio di ricino un battutolo d’ovatta ed applicarlo sul callo finché non si sarà ammorbidito. Per tener ferma l’ovatta indossate dei calzini o fermatela con un cerotto.
  • Artrite? L’olio va riscaldato a bagnomaria (dev’esser tiepido non caldo) quindi s’imbibisce il batuffolo d’ovatta e lo si massaggia sulla zona dolorante. Quindi coprire la zona con un panno caldo e lasciar agire 30 minuti. Se la zona è infiammata questo metodo non è da applicarsi.
  • Ciglia deboli? Se avete un applicatore di mascara vuoto in casa, basterà pulirlo per bene e poi versarvi dentro l’olio di ricino, quindi applicarlo sulle ciglia proprio come il mascara. In alternativa tamponare l’olio di ricino sulle ciglia con dell’ovatta. Prima di fare quest’operazione lavare e struccare il viso con attenzione.
  • Occhiaie? Prima di andare a letto massaggiare qualche goccia dell’olio sul contorno occhi e la mattina vai di cucchiaino ghiacciato!
  • Pelle secca, arida, che si squama? Dopo la doccia un bel massaggio con l’olio di ricino, lasciar assorbire e poi applicare una normale crema idratante.
  • Unghie fragili? Quello che ci vuole è un impacco di: olio di ricino, olio di mandorle dolci ed una goccia di tea tree oil.
  • Contratture? Si massaggi sulla zona dell’olio di ricino, aiuta a rilassare la muscolatura.
  • Prurito e forfora? Prima dello shampoo massaggiare sulla cute qualche goccia di olio di ricino.

L’olio di ricino è anche un ottimo rimedio contro:

  • orzaiolo
  • eczemi
  • herpes
  • scottature
  • ferite
  • forfora
  • punture d’insetto

Olio di ricino: controindicazioni ed effetti collaterali

ATTENZIONE: è il momento di parlare di controindicazioni.

Il seme del ricino non può esser consumato così com’è poiché è VELENOSO. Contiene la ricina, se lo si assume i sintomi da avvelenamento sono:

  • diarrea
  • vomito
  • convulsioni
  • embolia
  • aritmia

L’ingestione anche solo di pochi semi può esser letale.

L’olio di ricino non va consumato in grandi quantità: al massimo 1 cucchiaino per l’effetto lassativo. Può dar luogo a reazioni allergiche in soggetti sensibili.

Non ingerire in caso di gravidanza o allattamento.

Si sconsiglia inoltre l’uso a chi soffre di:

  • ulcere
  • emorroidi
  • prolasso
  • sindrome dell’intestino irritabile
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