sabato, Aprile 20 2024

Probabilmente l’avrete sicuramente vista in qualche giardino, la gramigna, ma fa anche parte di alcuni modi di dire. Molto sottovalutata e considerata invasiva, in realtà la gramigna ha molte buone qualità e andrebbe riscoperta perché anticamente si trattava di un rimedio popolare molto gettonato. Scopriamo le proprietà della gramigna, i benefici per la salute e le eventuali controindicazioni.

Gramigna: caratteristiche generali

gramigna proprietà benefici e controindicazioni

Il suo nome botanico è Agropyrum repens (grano strisciante), ma viene anche chiamata erba canina perché viene spesso mastica dai cani quando hanno problemi all’apparato digerente, ma la si trova anche sotto il nome di grano delle formiche e grano selvatico.

E’ particolarmente diffusa in Europa, Africa e Asia, fa parte delle graminacee ed è un erba altamente infestante, i suoi pollini sono responsabili di un’allergia molto diffusa.

Si presenta come un’erba dal fusto eretto, verdognolo con foglie lunghe dai margini ruvidi; i semi sono radunati in spighe sulla sommità del fusto; le radici possono raggiungere anche i 2 m di profondità.

La temperatura ideale per il suo sviluppo è quella estiva, poiché in inverno va in una sorta di letargo, cresce facilmente ovunque anche se predilige i terreni fangosi e argillosi, in modo più rigoglioso nelle zone assolate.

Per esser precisi esistono due specie:

  • l’Agropyrum repens, diffusa in Europa, con la spiga doppia, a ziga zag o liscia;
  • la Cynodon dactylon, ovvero la nostrana, quella che cresce in Italia.

A tutt’oggi chi conosce i rimedi naturali erboristici sa che la gramigna è una grande alleata per l’organismo. C’è poi chi ne considera anche le proprietà “magiche” secondo la tradizione popolare la gramigna attirerebbe nuovi amori, scaccerebbe gli spiriti e romperebbe le maledizioni e le fatture, non solo allontana la depressione.

Anticamente era utilizza anche per produrre pane e birra oppure la si utilizzava nelle insalate.

Gramigna: proprietà e benefici

Come già accennato le sue benefiche proprietà sono ben note dai tempi antichi. Plinio e Discoride la consigliavano come diuretico e contro i calcoli renali.

Dunque la gramigna, che magari cresce nel nostro giardino, va rivalutata e per farlo occorre scoprire quali sono i suoi benefici per la salute.

Ecco le proprietà della gramigna:

  • combatte la cellulite;
  • combatte la cistite;
  • ottima per favorire la diuresi;
  • depurativa, in quanto miglior la funzione dei reni;
  • antiflogistica, principalmente riguardo le vie urinarie, reumatismi, artrosi, artrite e iperuricemia;
  • ottimo rimedio contro l’ipertensione;
  • utile contro gli edemi;
  • ottimo drenante epato-biliare;
  • lenisce la tosse;
  • cura la gotta;
  • ideale contro le affezioni cutanee;
  • ottimo rimedio contro la gonorrea;
  • antisettica;
  • alleata dell’apparato digerente, principalmente contro la gastrite.

Ed ecco quali sono i principi attivi della gramigna:

  • tricitina (poliosio), responsabile della proprietà diuretica;
  • agropirene, responsabile della proprietà antinfiammatoria;
  • saponine;
  • polifenoli;
  • olio essenziale;
  • mucillagini.

Gramigna: utilizzi e rimedi naturali

ATTENZIONE: le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo informativo, non sono pertanto da considerarsi prescrizione medica. Prima di assumere rimedi a base di gramigna rivolgersi al proprio medico. I rimedi naturali non sono in alcun modo sostitutivi dei farmaci, possono presentare controindicazioni e causare reazioni allergiche, si consiglia sempre per tanto molta cautela nell’utilizzo.

In erboristeria si trovano diversi preparati a base di gramigna: tisane, granuli, gocce, estratti secchi, estratti liquidi e tintura. Si può trovare anche il succo di gramigna, ma occhio al sapore perché è molto amaro.

La tisana alla gramigna è senz’altro la più facile da reperire e da fare.

Attenzione: posologia e dosaggio vanno richiesti al medico, specie in presenza di disturbi renali.

Tisana alla gramigna

occorrente:

  • radice di gramigna (nel quantitativo indicato dal medico);
  • bricco d’acqua.

Far bollire l’acqua, spegnere, porvi dentro la quantità di gramigna e lasciare in infusione 5 minuti. Se invece la gramigna è fresca occorre farla bollire per una decina di minuti. Filtrare e bere lontano dai pasti. Usare una punta di miele per tollerare il sapore amarognolo.

Ricetta della frittata dei germogli freschi di gramigna

occorrente:

  • germogli freschi di gramigna;
  • due uova;
  • cipollotto fresco qb;
  • un pizzico di sale;
  • poco burro;
  • acqua.

Far sbollentare i germogli per pochi minuti in acqua calda. Soffriggerli in padella con poco burro e un piccolo cipollotto fresco tagliato sottile, aggiungere un pizzico di sale e mescolare. Sbattere a parte due uova e versarle all’interno.

Abbassare la fiamma e quando il fondo è compatto girare la frittata, quando è cotta poggiarla su carta assorbente.

Volendo si possono aggiungere ortiche (sempre pre bollite) o borragine o fiori di zucca o anche spezie. Insomma sbizzarritevi, questa è una vera e propria ricetta antica e povera.

Con i germogli si possono fare anche delle insalate, unendovi magari fiori di borragine, di malva, foglie di tarassaco ed un po’ di piantaggine.

Attenzione nel raccogliere le erbe di campo, vanno raccolte solo quelle che si conoscono davvero onde evitare d’incappare in piante tossiche.

Gramigna: controindicazioni ed effetti collaterali

La gramigna deve essere assunta con cautela da chi soffre di problemi ai reni o che soffre di squilibri idroelettrolitici. Non è tossica ma è vivamente sconsigliata a coloro che ne sono allergici in quanto può scatenare gastroenterite, rush cutaneo e fenomeni di intolleranza.

Si sconsiglia l’assunzione a chi soffre di insufficienza renale, cardiaca e non va assunta in concomitanza con farmaci diuretici o per la pressione.

In caso di nefriti, calcoli, problemi di diuresi, problemi al cuore e patologie gravi chiedere consiglio al medico curante.

ATTENZIONE: se la si coglie da soli, in giardino magari, è necessario scartare qualsiasi pianta che presenta imbrunimenti perché potrebbe trattarsi di un danno causato dallo stesso parassita della segale che può provocare costrizione dei vasi sanguigni e forti spasmi muscolari, uterini in molti casi. Per questo motivo si sconsiglia l’assunzione in gravidanza specialmente se raccolta da sé e non comperata in formule già pronte.

Per maggiori informazioni chiedere al medico curante.

Quali altre erbe di campo conoscete con proprietà benefiche e curative?

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