sabato, Novembre 23 2024

Reflusso gastroesofageo, una vera seccatura. Purtroppo sono in tanti a soffrirne e può causare più disturbi di quello che sembra.

Ma a cos’è dovuto il reflusso gastroesofageo? Come lo riconosciamo e soprattutto come lo curiamo? In questo articolo spiegheremo quali sono le cause del reflusso gastrico, i sintomi e soprattutto cosa fare per alleviare il fastidio.

Reflusso gastroesofageo: sintomi e cause

Partiamo dicendo che il reflusso gastrico è quel fenomeno che vede la risalita dei succhi gastrici dallo stomaco verso l’esofago sino a raggiungere la gola.

Il tubo esofageo in sostanza ha due funzioni: riuscire a spingere il cibo giù nello stomaco ed impedire la risalita degli acidi (succhi gastrici, bile succhi pancreatici che siano).

Le cause

Proprio un malfunzionamento dei muscoli dell’esofago può essere una delle cause del problema. Oppure può trattarsi di un cattivo funzionamento del Cardias, ovvero la valvola presente fra stomaco ed esofago.

Una digestione molto lenta può causare reflusso, specie se dopo i pasti ci si distende.

Fra le cause può esserci anche un’irritazione dell’ernia iatale o un’eccessiva acidità della saliva che non riesce a contrastare gli acidi in risalita.

I sintomi

Quando si è in presenza di reflusso gastroesofageo si avverte:

  • Aumento della secrezione salivare;
  • Dolore;
  • Sazietà;
  • Vomito;
  • Nausea;
  • Fastidio nella parte alta dell’addome;
  • Bruciore alla gola.

Altri sintomi meno frequenti ma che possono comparire sono:

  • Faringiti;
  • Laringiti;
  • Affezioni delle corde vocali (polipetti);
  • Sensazione di gola ostruita;
  • Bronchiti;
  • Asma bronchiale;
  • Apnee notturne;
  • Laringospasmo;
  • Dolore toracico non cardiaco;
  • Alitosi;
  • Tosse;
  • Erosione dello smalto dentario.

La tosse è un sintomo da approfondire: un soggetto non fumatore e non asmatico può presentare crisi di tosse e di asma perché gli acidi nella risalita si nebulizzano e vanno a finire nei bronchi, da qui i disturbi come crisi asmatiche e tosse.

La sindrome del reflusso gastroesofageo non è da sottovalutare perché può causare diversi problemi come lesioni alla mucosa dell’esofago ed infiammazioni dello stesso. Derivano poi mal di testa, patologie polmonari, apnea notturna etc.

Vediamo anche quali sono i fattori di rischio che contribuiscono alla formazione del problema:

  • Alimentazione scorretta, troppi grassi e fritti, bevande zuccherate e succhi di frutta possono irritare lo stomaco;
  • L’obesità;
  • Il troppo mangiare, riempirsi fino a star male causa problemi allo stomaco;
  • Gastriti non curate;
  • Il fumo o l’abuso di alcolici;
  • Stendersi supini dopo mangiato o sul fianco destro.

Reflusso gastroesofageo: rimedi naturali e consigli utili

Cosa fare? Prima di tutto rivolgersi al medico perché se il problema causa molto fastidio occorre fare una gastroscopia (lo so che è un esame che non ispira proprio tutti ma ricordatevi che potete chiedere la sedazione).

I farmaci inibitori della pompa protonica sono una buona terapia che tuttavia non deve protrarsi a lungo e deve essere stabilita dal medico. Non esagerate soprattutto con i rimedi da banco perché a lungo andare anche quelli causano problemi.

Vediamo cosa potete fare in concreto per migliorare il problema:

  • masticare con calma e mangiare lentamente;
  • smettere di mangiare poco prima di sentirsi sazi;
  • se proprio si sente la necessità di stendersi è meglio sdraiarsi sul fianco destro o posizionarsi con il busto sollevato;
  • rivedere la propria dieta: evitare alcol, cibi grassi, troppo piccanti, cibi acidi, i fritti, caffè, cioccolato, pomodori, agrumi, salumi, latte e bibite gassate;
  • non fumare;
  • diminuire le fonti di stress;
  • evitare di assumere farmaci in eccesso;
  • svolgere attività fisica a distanza di almeno due ore dai pasti.

Ci sono poi dei rimedi naturali che si possono usare per tamponare il problema. Attenzione però prima di usare qualsiasi rimedio rivolgersi al medico. Se il rimedio non si rivela efficace, ma peggiora la situazione è il caso di abbandonarlo.

Ecco quali sono i rimedi naturali più utilizzati contro il reflusso gastrico:

  • malva, la tisana è lenitiva ed aiuta a contrastare i sintomi;
  • succo di aloe vera, assolutamente da non fare a casa, ma da acquistare in erboristeria, questo gel aiuta a rigenerare le mucose;
  • mandorle crude, aiutano a bilanciare il pH dello stomaco;
  • succo di mela, ottimo per calmare irritazione e bruciore, si consiglia di farlo in casa e non di acquistarlo, perché quello acquistato è ricco di zuccheri;
  • liquirizia, è antiflogistica e questa sua azione è utile sia per le mucose che per lo stomaco;
  • frullato di banane e yogurt, possibilmente senza lattosio, da bere a piccoli sorsi per calmare l’ondata acida;
  • camomilla, è un altro rimedio molto consigliato che aiuta a calmare lo stomaco;
  • boswelia, un buon rimedio fitoterapico contro l’infiammazione dello stomaco;
  • melissa, valeriana e passiflora sono indicate contro problemi di ansia ed insonnia;
  • carbone vegetale attivo, ad alcune persone questo rimedio da sollievo.

Zenzero e acqua con il limone sono rimedi che non tutti tollerano perché il primo ha un sapore piccante ed il secondo è decisamente acido.

Un altro rimedio molto semplice contro il reflusso gastrico e molto utilizzato è l’acqua con il bicarbonato, anche in questo caso però non si deve esagerare.

L’aceto di mele è un altro rimedio casalingo che non mi sento di consigliare, anche se è diluito in acqua rimane una sostanza acida che può far più danni di quelli che risolve.

Fra i cibi consigliati che aiutano a ridurre l’acidità abbiamo: mele, banane, carote e patate bollite, pane e cereali integrali.

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