giovedì, Novembre 21 2024

Il termine esaurimento nervoso indica un complesso di sintomi che variano dall’ansia, alla depressione, alle vertigini, all’insonnia, al nervosismo ed agli attacchi di panico. Questa terminologia appare per la prima volta nel XIX° secolo introdotta da un neuropsichiatra americano, George Miller Beard, che voleva dare un nome ad una condizione cronica di depressione.

Esaurimento nervoso: i sintomi

Nel concetto di esaurimento nervoso rientrano i seguenti sintomi:

  • stanchezza e debolezza fisica e mentale;
  • eccessiva fatica;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • impossibilità a rilassarsi;
  • vertigini;
  • emicrania;
  • insonnia;
  • extrasistole;
  • umore irritabile;
  • disturbi d’ansia;
  • attacchi di panico;
  • depressione e tutta la sintomatologia legata ad essa;
  • apatia;
  • nervosismo;
  • nausea;
  • mancanza di respiro;
  • tremore;
  • pianto;
  • sudorazione;
  • pensiero ossessivo;
  • aritmia;
  • muscoli tesi;
  • formicolio;
  • mani sudate;
  • vista annebbiata;
  • mal di stomaco;
  • problemi intestinali;
  • perdita di peso;
  • perdita dei capelli;
  • agitazione;
  • perdita di memoria;
  • perdita della libido;
  • isolamento;
  • scoppi di rabbia;
  • instabilità emotiva;
  • pensieri irrazionali.

Esaurimento nervoso: le cause

La causa di un esaurimento nervoso è solitamente una risposta ad uno stress eccessivo che può esser causato da un evento traumatico, dal mobbing sul lavoro, da una precedente depressione.

A livello fisico può trattarsi di uno squilibrio chimico di neurotrasmettitori che controllano cervello e segnalazione nervosa. Può trattarsi anche di un abuso di farmaci o sostanze.

Le persone maggiormente a rischio, sono quelle che hanno alle spalle esperienze pregresse di ansia, stress e depressione ed in ogni caso sono maggiormente esposte allo stress, che tendono a controllare e programmare tutto senza lasciare tempo per se stesse.

Vediamo un riassunto delle cause:

  • Disturbo d’ansia;
  • Disturbo ossessivo-compulsivo;
  • Attacchi di panico;
  • Fobie;
  • Disturbo da stress post traumatico;
  • Depressione post parto;
  • Abuso farmaci;
  • Abuso di droga o alcol;
  • Stress cronico;
  • Mobbing;
  • Pensieri ossessivi.

Riassumiamo i fattori di rischio per cui determinate persone sono più esposte all’esaurimento nervoso di altre:

  • storia pregressa di attacchi di panico ed ansia;
  • disturbo d’ansia ereditario;
  • insonnia;
  • incapacità di rilassarsi;
  • stress continuo;
  • malattie recenti;
  • eventi traumatici recenti;
  • gravi preoccupazioni finanziare ad esempio;
  • solitudine ed isolamento sociale.

Dalla sintomatologia sopra descritta si può riconoscere un caso di esaurimento nervoso, che non va confuso con altre gravi patologie, delle volte comunque può accadere che l’esaurimento nervoso si accompagni ad allucinazioni e delirio.

Un singolo episodio solitamente non comporta conseguenze ma episodi ricorrenti vanno seguiti da uno psichiatra con un’adeguata terapia, diversamente si rischia che il soggetto tenda ad isolarsi, aumentando ansia, depressione e fobia.

Esaurimento nervoso: i rimedi naturali

Prima di tutto è bene precisare che con i rimedi naturali si alleviano, ma non si cura il problema per cui occorre rivolgersi ad uno psichiatra che indicherà la giusta terapia da seguire.

1. Cambiare stile di vita.

Gli esaurimenti nervosi possono essere trattati apportando modifiche allo stile di vita, come ad esempio praticare regolarmente tecniche di rilassamento o apprendere tecniche di respirazione da mettere in atto in caso di insorgenza di stress. In alcuni casi, tuttavia, specie quando l’esaurimento nervoso è correlato ad un disturbo d’ansia, può essere necessario l’impiego di farmaci. Anche la terapia, come la terapia della parola, è di aiuto a molti individui.

2. Lavoro, lasciarlo o non lasciarlo?

Se il lavoro è fonte di stress ma si può optare per qualcos’altro, con magari meno introito ma anche meno stress forse è il caso di farci un pensierino sopra. Di questi tempi non è facile ma la salute viene prima di tutto.

3. Contrastare l’ansia: si può?

Sì, si può. Prima di tutto occorre rendersi conto che i pensieri vanno lasciati fluire non vanno trattenuti e rimuginati e poi occorre rendersi conto che buona parte delle ansie sono fobie/irrazionali oppure semplicemente sono paure che tutti hanno. Occorre abolire la caffeina e gli alcolici, adottare una dieta salutare e fare molto movimento, dedicare del tempo allo yoga ed alla meditazione. Imparare l’arte del rilassamento e della respirazione è molto importante.

4. Tisane? Sì, grazie!

Prima di buttarsi sugli ansiolitici consiglio di provare i seguenti rimedi fitoterapici:

In gocce, tisane o tintura madre a seconda di cosa vi consiglia l’erborista. A volte anche una semplice tisana di alloro è ottima per allontanare lo stress. Leggi anche: Tisane rilassanti.

5. Parlare del problema.

La peggior cosa che si possa fare è chiudersi in se stessi perché “tanto nessuno mi capisce”. Sbagliato. Parlate del vostro problema con i vostri cari e con chi ha risolto, leggete manuali di autoaiuto e fatevi indirizzare da un buon specialista.

6. Terapie alternative.

Perché non provare ad esempio l’agopuntura, i massaggi, i fiori di Bach o l’idroterapia o la massoterapia, sono tutte terapie funzionali allo scopo, occorre trovare quella giusta.

7. Imparare a dormire bene.

La tisana va bene ma bisogna concedere il giusto momento al riposo, ad una certa ora bisogna staccarsi dal mondo e predisporsi al sonno, in un ambiente tranquillo ed adeguato, instaurando una routine di relax che può comprendere: musica rilassante, luci cromoterapiche, aromaterapia, tisane, bagni caldi e lettura. Leggi anche: Tisana per dormire.

8. Cambiare alimentazione e usare gli integratori.

Per combattere lo stress ci vogliono le armi giuste: omega 3, magnesio, potassio, vitamina B13, vitamina C, vitamina B12 e vitamina E. Per questo occorre abbandonare il cibo poco sano ed optare per cibo fresco ed una dieta sana ricca di frutta e verdura.

E’ fondamentale ricordare che l’aiuto di uno specialista è sempre e comunque necessario. Non abbiate timore di fare questo passo o di chiedere aiuto, soltanto volendovi bene riuscirete a ritrovare la serenità. L’esaurimento nervoso si può evitare e si può evitare di ricaderci basta cercare l’aiuto giusto e avere un briciolo di volontà, nonché il sostegno delle persone care.

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