giovedì, Marzo 28 2024

L’olio di fegato di merluzzo è un prodotto che in pochi si ricorderanno, ma di cui sicuramente avrete sentito parlare.

Noto già nell’Antica Grecia, inizialmente era usato per le lampade, come sapone ed anche come base per pitture. Gli eschimesi invece lo estraevano per consumarlo proprio per via delle sue proprietà benefiche.

Nel 1911 si scoprì che era ricco di vitamina A e D (che undici anni dopo verranno riconosciute come vitamine essenziali), anche se in realtà l’olio di fegato di merluzzo veniva studiato già dal 1776, da un dottore inglese che cercò di utilizzarlo a scopo medico.

Nel 1848 però fu John Hughes Bennet ad ottenere maggiore successo grazie agli studi sulla comunità di pescatori di Scozia, Svezia e Norvegia che per l’appunto lo utilizzava come integratore.

Una volta scoperta la composizione fra il 1925 ed il 1950 si ebbe il boom dell’olio di fegato di merluzzo. Quest’olio veniva indicato come utile contro il rachitismo ed altre malattie ossee, ma lo si indicava anche contro la tubercolosi e per prevenire patologie agli occhi grazie alla presenza di vitamina A.

Perché proprio il fegato di merluzzo?

Proprio per via delle più alte concentrazioni di vitamina A e D (4080 microgrammi di retinolo e 34 microgrammi di vitamina D).

Un tempo ne esistevano quattro tipi: bianco, giallo, rosso e marrone. Come mai?

Quelli chiari si ottenevano cuocendo il fegato di merluzzo fresco con acqua a bassa temperatura, e successivamente veniva scremato e filtrato. Quelli scuri si ottenevano riscaldando il fegato in contenitori di ferro, poi veniva spremuto e la colorazione era ovviamente più scura.

Gli oli che si trovano adesso in commercio sono per lo più chiari ma ormai è dovuto per lo più allo sbiancamento, si tratta di un prodotto lavorato chimicamente, deodorato e quindi alla fine con pochi acidi grassi e molto spesso vi si aggiungono delle vitamine sintetiche. E’ importante inoltre che l’olio che acquistiamo abbia un apporto giusto di vitamina A e D, molti ne hanno troppo della prima e poco della seconda.

Olio di fegato di merluzzo: proprietà e benefici per la salute

L’olio di fegato di merluzzo dunque contiene:

  • acido eicosapentaenoico (EPA);
  • acido docosaesaenoico (DHA);
  • vitamina A;
  • vitamina D
  • vitamina E;
  • iodio.

100 g di olio dovrebbero contenere:

Vediamo quali sono le proprietà ed i benefici:

  • stimola gli ormoni tiroidei, per via della presenza di iodio;
  • rafforza le difese immunitarie, difatti se ne raccomanda l’uso particolarmente in inverno;
  • promuove le funzioni cerebrali;
  • abbassa i livelli di colesterolo ed è ipotrigliceridemizzante;
  • combatte i danni dei radicali liberi quindi è antiossidante;
  • migliora l’assorbimento di calcio e fosforo da parte dell’intestino;
  • previene le fratture di denti ed ossa nonché di patologie come l’osteoporosi e l’osteomalacia;
  • aiuta a circoscrivere  il deterioramento relativo alle cartilagini;
  • rafforza capelli ed unghie ed aiuta a contrastare la forfora;
  • contrasta l’acne e mantiene la pelle luminosa ed elastica;
  • contrasta anche l’insorgere di dermatiti ed eczemi;
  • rallenta l’ingrigimento dei capelli;
  • antinfiammatorio ed antitrombotico poiché è un antiaggregante piastrinico;
  • ostacola l’ipertensione e la formazione del diabete;
  • protegge cuore e cervello dai danni vascolari;
  • tiene lontana la depressione;
  • si sostiene che abbia proprietà antitumorale, ovvero di prevenire la formazione di cellule cancerogene.

E’ raccomandato in particolare agli anziani ed alle donne in menopausa.

Qual è il fabbisogno di un adulto?

Per i bambini sopra i cinque anni, sono consigliati 5 ml al giorno per migliorare lo sviluppo del cervello (un adulto invece ne dovrebbe assumere 10 ml).

Una dose di 10 ml di olio di fegato di merluzzo apporta:

  • 460 µg di vitamina A, il 58% RDA;
  • 9.2 µg di vitamina D, 184% RDA;
  • 9.2 µg di vitamina E, 77% RDA.

RDA (Recommended Daily Allowance) significa dose giornaliera consigliata.

Quindi quando è necessario assumere l’olio di fegato di merluzzo?

  • in inverno;
  • in menopausa;
  • durante lo sviluppo;
  • nella terza età;
  • in caso di carenza di vitamina A e D.

Olio di fegato di merluzzo: uso e controindicazioni

Parliamo subito delle controindicazioni. L’olio di fegato di merluzzo se assunto nelle quantità indicate non manifesta problemi, in caso contrario si va incontro ad un sovradosaggio di vitamina A e D che può manifestarsi con secchezza cutanea, fragilità di unghie e capelli, perdita di appetito e ingrossamento del fegato, osteoporosi, ipertensione, formazione di calcoli e depositi di calcio.

Chi prende farmaci anticoagulanti, e le donne in gravidanza, prima dell’assunzione deve chiedere al medico curante. Idem per i bambini, occorre prima rivolgersi al pediatra.

Dove si compra? L’olio di fegato di merluzzo è acquistabile in farmacia, ormai esiste in capsule per ovviare al sapore sgradevole. Quando lo acquistate controllate composizione e dosaggio dei vari nutrienti e quindi quante capsule ne dovete assumere per soddisfare il vostro fabbisogno. Assicuratevi di acquistare una marca che usi una spremitura a freddo, che utilizzi materia prima sicura e non alteri la composizione con vitamine sintetiche.

Una buona domanda è: perché non incrementare nell’alimentazione il pesce anziché prendere un integratore? In linea di massima sarebbe ottimale, ma purtroppo molti dei mari e dei luoghi di pesca sono inquinati per cui con i pesci s’introdurrebbero anche troppi metalli pesanti, come il mercurio (ecco perché ho sopra citato di assicurarsi che si tratta di materia prima sicura perché se il pesce lavorato è inquinato vi trovereste nella stessa identica soluzione).

Ricordiamo che gli integratori sono da assumere solo in caso di reale necessità e sotto la supervisione del medico, se non avete reale necessità di assunzione di vitamine A e D rischiate di andare incontro ad un sovradosaggio con la conseguenza dei fastidiosi e pericolosi sopra citati effetti collaterali.

Previous

Rinazina®: farmaco per liberare il naso chiuso (da usare il meno possibile).

Next

Bassotto tedesco: caratteristiche, carattere, prezzo, cure e alimentazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe Interessarti Anche