giovedì, Novembre 21 2024

La flebite è una flogosi del sistema venoso. Che cosa la causa? Come la riconosciamo? Oltre i sintomi, scopriamo anche quali sono i rimedi naturali contro la flebite ed i gesti della prevenzione che dovremmo attuare.

La flebite può essere di due livelli:

  • superficiale (livello della pelle);
  • profonda (nelle vene profonde).

La prima è meno grave e più facile da curare rispetto alla seconda. Solo le vene sono soggette al problema? No, lo sono anche i vasi linfatici ed in quel caso si parla di flebite linfatica.

Flebite: sintomi e cause

La flebite è la conseguenza di un trauma locale subito dalla vena. Sopraggiunge in genere quando si soffre di vene varicose o s’inseriscono cateteri in vena e purtroppo può dare origine a coaguli di sangue dolorosi. Questo caso avviene soprattutto quando il paziente conduce una vita sedentaria, o dopo che è stato costretto a letto per lungo tempo, ma può anche esser dovuto ad una malattia ereditaria.

Molto spesso la causa è riscontrabile in una terapia endovenosa per cui i sintomi si manifestano nell’area circostante.

Le cause della flebite si possono raggruppare così:

  • chimica, dovuta a sostanze irritanti o farmaci;
  • meccanica, causata da un prelievo del sangue che ha causato un trauma alla parete venosa;
  • infettiva, causata da un’infezione batterica.

Riassumiamo le cause della comparsa della flebite:

  • traumi alle vene;
  • sedentarietà forzata;
  • infezioni batteriche;
  • tumori;
  • farmaci (chemioterapici, celecoxib, olanzapina, antidepressivi etc);
  • carenza di vitamina B-12;
  • ustioni solari;
  • lupus eritematoso o pancreatico;
  • ereditarietà.

In tutto ciò i fattori d’incisione sono: il sovrappeso, la pillola anticoncezionale, chi passa molto tempo seduto o fa lunghi viaggi, chi è esposto per lungo tempo ad alte temperature, la gravidanza, uso di droghe per via endovenosa, l’abuso di alcol ed il fumo. Ovviamente chi soffre di vene varicose è molto più sensibile ed esposto al problema.

Come riconosciamo la flebite? Dalla sintomatologia:

  • dolore;
  • edema;
  • prolasso;
  • arrossamento delle vene superficiali;
  • sensazione di calore;
  • secchezza della cute;
  • prurito;
  • sensazione di bruciore e pulsazione;
  • lieve febbre;
  • intorpidimento.

Come la distinguiamo dalla tromboflebite? In questo caso la flogosi è causata da coaguli di sangue, di solito colpisce braccia e gambe. Il rischio più grande è che i trombi si stacchino e vadano verso i polmoni o il cuore perché possono causare la morte. La sintomatologia è simile ma si nota che la zona assume un colore che tende al blu.

Se si manifestano i sintomi di una flebite che son fastidiosi ma lievi ci rivolgiamo al medico. Se invece i sintomi manifestano urgenza occorre recarsi al pronto soccorso, se ad esempio la febbre è molto elevata, si sono rilevati trombi, se compaiono ulcere, se il dolore è insostenibile e se si manifesta dolore al petto e mancanza di respiro.

In caso di flebite, dicevamo, si deve ricorrere al parere del medico, questi provvederà ad analizzare la sintomatologia evidente e ad individuare la possibile causa. Sono ovviamente necessari degli esami clinici:

  • ultrasuoni, che cercano la presenza di coaguli, non è un test invasivo e non causa dolore;
  • analisi del D-dimero, ovvero una sostanza chimica rilasciata dai coaguli di sangue che cominciano a disintegrarsi;
  • risonanza magnetica, per verificare la presenza o meno di coaguli.

Bisogna tener presente che una flebite non curata può comportare: ascessi, coaguli e trombosi che può portare all’embolia polmonare.

Flebite: prevenzione e possibili rimedi naturali

Come facciamo a prevenire la flebite? Occorre soprattutto tempismo.

Se abbiamo subito un intervento chirurgico, nei limiti del possibile, dobbiamo cercare di ricominciare a muoverci quanto prima.

Se per esempio siamo persone che viaggiano molto o stanno molto sedute bisogna che pratichiamo esercizi per le gambe e che la sera le teniamo sollevate (non perpendicolari ma al di sopra del cuore) per favorire il ritorno venoso.

Alcol e fumo direi che sono banditi. Idem l’alimentazione scorretta fatta di cibi zuccherati, grassi, precotti etc. Bene frutta e verdura: ananas, broccoli, frutti di bosco, fragole, mirtilli, ribes, carciofi, asparagi, sedano, anguria, melone, aglio, cipolla, zenzero, curcuma e noci. Sì ai cibi integrali, no ai fritti ed alla carne rossa.

Vanno evitati i vestiti troppo stretti e le cinture strette.

C’è da dire che l’idratazione è importante, quindi bisogna bere almeno due litri d’acqua al giorno (in caso di vene varicose chiedere consiglio al medico).

A casa possiamo accompagnare la terapia dataci dal medico con alcuni rimedi naturali per la flebite:

  • tenere la gamba o il braccio sollevati almeno 20 minuti al giorno;
  • usare una pomata fredda a base di vite rossa, centella ed ippocastano per diminuire il gonfiore;
  • usare le calze elastiche specifiche o a compressione;
  • assumere un antinfiammatorio naturale;
  • fare una passeggiata di almeno 30 minuti al giorno;
  • fare impacchi freschi di gel d’aloe;
  • fare acqua gym, un’attività moderata e delicata;
  • fare vasche di percorsi venosi in acqua salina;
  • fare delicati massaggi con olio di calendula che è un buon decongestionante;
  • bendaggi con ossido di zinco;
  • gel a base di pungitopo e biancospino;
  • bere tisane drenanti a base di ortica, tarassaco, cardo mariano e tè verde;
  • impacchi con semi di lino (frullati con poca acqua e gel d’aloe);
  • pomate all’arnica per attenuare l’infiammazione;
  • bere centrifugati di ananas che contengono bromelina;
  • fare impacchi di camomilla fredda contro bruciore e prurito;
  • bere tisane allo zenzero che è un normale antinfiammatorio;
  • assumere il macerato glicerinato di ribes nero;
  • bere centrifugati di frutti di bosco e frutti rossi che rinforzano le pareti venose.

Si evidenzia che questi rimedi vanno prima sottoposti al medico specie se si soffre di vene varicose, onde evitare di peggiorare la situazione.

Non improvvisatevi dottori, se avete sviluppato una flebite o siete a rischio di svilupparla prendete le dovute precauzioni, ma parlatene sempre con il medico di famiglia.

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