martedì, Ottobre 22 2024

La dieta tisanoreica è una dieta chetogenica ideata dall’imprenditore e presidente dell’azienda omonima Gianluca Mech, famiglia con esperienza pluriennale nei campi di erboristica e fitoterapia.

Si tratta di un programma a breve termine, composto sostanzialmente da 2 fasi principali centrali, oltre che una disintossicazione iniziale facoltativa e un mantenimento post dieta:

  1. Fase intensiva o d’urto: della durata massima di 40 giorni;
  2. Fase di stabilizzazione: di massimo 20 giorni, seguita poi dal mantenimento da tempo variabile;

Con questo regime alimentare è possibile assistere a un dimagrimento veloce grazie al suo apporto ipoglicidico e ipocalorico, e anche alla disintossicazione dell’organismo con l’aiuto dei  prodotti fitoterapici che accompagnano la dieta stessa.

I principi della dieta tisanoreica

La dieta tisanoreica segue 2 principi importanti: la chestosi e le decottopia.

La chetosi è uno stato metabolico in cui il corpo entra quando vengono drasticamente ridotti i carboidrati e gli zuccheri nella dieta. In assenza di questi nutrienti, l’organismo comincia a ricavare energia dalle riserve di grasso, scomponendole per ottenere glucosio dai trigliceridi. Questo processo porta alla produzione di corpi chetonici, che diventano la principale fonte di energia.

Nella dieta Tisanoreica, l’apporto di carboidrati, solitamente compreso tra il 40% e il 60% dell’alimentazione quotidiana, viene ridotto drasticamente al 5-10%. In questo caso specifico, però, si parla di fitochetosi o “chetosi verde”, grazie all’integrazione di prodotti di decottopia che supportano il processo e lo rendono unico rispetto ad altre diete chetogeniche.

La decottopia è un’antica tecnica che risale al 1500 e il suo nome significa letteralmente “metodo delle dieci piante” (dal greco deka). Questo processo prevede l’estrazione dei principi attivi delle piante attraverso infusione, macerazione e decozione, ottenendo così un estratto puro e privo di additivi.
Nella dieta Tisanoreica, tali estratti vengono utilizzati in purezza, disciolti in acqua, per contrastare gli effetti della chetosi, compensare eventuali carenze nutrizionali, favorire l’idratazione e contribuire alla riduzione di cellulite e accumuli adiposi, oltre a potenziare le funzioni fisiologiche dell’organismo. Questi estratti si impiegano sia durante il regime alimentare che nella fase di mantenimento, per preservare i risultati ottenuti nel tempo.

Gli estratti previsti dalla dieta tisanoreica sono:

  • Depurativi: alghe e carciofo per lo smaltimento delle tossine;
  • Ormonali: ideali in menopausa;
  • Diuretici: tarassaco e betulla contro la ritenzione idrica;
  • Funzionali: aiutano contro i possibili effetti collaterali della dieta stessa;

Come funziona la dieta tisanoreica e le fasi da seguire

La dieta tisanoreica prevede l’aggiunta, alla dieta in sè, di prodotti specifici, detti PAT: Pietanza Alimentare Tisanoreica. Si tratta di sostituti del pasto, a base di proteine, che possono essere animali o vegetali. Ovviamente non contengono né zuccheri e né grassi, ma hanno comunque il sapore di alimenti comuni.

All’interno di questi PAT troviamo:

  • Aminoacidi essenziali;
  • Attivatori: sostanze di origine vegetale, un mix di 8 piante, quali Papaia, Ananas, Malva, Anice Stellato, Finocchio, Carciofo, Tarassaco, Senna, che servono per aiutare la digestione e ad assorbire i cibi. Si tratta di bustine e barrette, o addirittura molto simili a prodotti come pane e pizza, il tutto facilmente acquistabile in farmacie, parafarmacie, erboristerie e centri specializzati. O, ancora, esistono kit preconfezionati già pronti per 3-7-8 giorni di dieta stabiliti.

Per quanto riguarda le fasi da seguire con questa dieta, se ne distinguono 4 in totale, se si considerano anche quelle di depurazione e mantenimento. Quindi abbiamo:

  1. Depurazione (facoltativa);
  2. Fase intensiva: in cui avviene la chetosi;
  3. Fase di stabilizzazione: scende il numero di PAT da assumere al giorno e si comincia, pian piano, a tornare ad un’alimentazione normale;
  4. Fase di mantenimento: in cui si può optare per una dieta post-tisanoireica passando ad una conta del peso degli alimenti e delle calorie, oppure ad una dieta post Style, dopo un test del DNA Genmech fatto appositamente per usufruire di una dieta su misura, in base alle proprie esigenze.

Benefici della tisanoreica

La dieta Tisanoreica offre diversi benefici legati principalmente al raggiungimento di un equilibrio metabolico che favorisce la perdita di peso e il miglioramento del benessere generale. Ci sono poi:

  • Riposo del pancreas: grazie all’eliminazione dei carboidrati;
  • Contrasto all’accumulo dei liquidi: grazie ai decotti;
  • Utile anche in celiachia: grazie a PAT appositamente senza glutine;

Inoltre, è una dieta adatta anche a chi fa sport perché, grazie all’elevato supporto delle proteine, favorisce l’incremento della massa muscolare, migliorando anche le prestazioni fisiche.

Alimenti ammessi e vietate nella dieta tisanoreica

In base alla fase della dieta in cui ci si trova bisogna consumare o evitare alcuni alimenti. Nella fase intensiva sono ammesse verdure a basso contenuto di carboidrati come zucchine, spinaci, radicchio, cetrioli, insalata, asparagi, sedano, broccoli, cavolfiore, finocchi. Proteine come carne bianca (pollo, tacchino), pesce (merluzzo, sogliola, tonno), uova; integratori tisanoreici e decotti.

Sono, invece, vietati carboidrati complessi come pasta, pane, riso e patate; dolci e frutta, legumi, lattici (latte, yogurt e formaggi), alcolici e bevande zuccherate.

Nella fase di stabilizzazione sono permesse verdure, anche contenenti più carboidrati come le carote e i pomodori.

Piccole quantità di carboidrati complessi come patate dolci, farro e quinoa; proteine tra cui carne rossa magra, carne bianca, pesce ed uova; frutta a basso indice glicemico come mele e pere, e grassi sani come olio extravergine d’oliva, frutta secca (noci e mandorle) e avocado.

Sono esclusi gli zuccheri raffinati e i dolci industriali, il pane bianco, la pasta e il riso raffinato, gli alcolici e le bevande gassate e zuccherate.

Le controindicazioni della dieta tisanoreica

Prima di seguire la dieta tisanoreica è importante rivolgersi al proprio medico e farsi seguire da un nutrizionista. È sconsigliata per chi soffre di problemi renali, epatici o di diabete, in quanto l’eccesso di corpi chetonici può sovraccaricare reni e fegato e alterare i livelli glicemici.

Inoltre, la riduzione drastica dei carboidrati può causare affaticamento, irritabilità e vertigini. Non è adatta a donne in gravidanza o allattamento e a chi ha disturbi alimentari, perché potrebbe peggiorare il rapporto con il cibo.

Possibili effetti collaterali della dieta, soprattutto nella fase iniziale, possono essere:

  • Nausea;
  • Mal di testa;
  • Stitichezza;
  • Alito cattivo;

Importante, poi, fare sempre attenzione e comunicare al proprio medico se si assumono farmaci in concomitanza con questa dieta.

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