sabato, Dicembre 21 2024

L’anice è sicuramente in casa nostra, fra i barattoli delle spezie, specie se ci piace cucinare i dolci. Si tratta di una spezia raffinata, impiegata soprattutto nei liquori, che richiama un po’ il finocchio. Scopriamo le proprietà dell’anice, i benefici per la salute, come si usa e le eventuali controindicazioni.

Anice: caratteristiche e curiosità

Pimpinella anisum, ecco il vero nome dell’anice. Trattasi di una pianta delle Ombrellifere, erbacea dai caratteristici fiorellini bianchi riuniti in ombrelle, i semi sono verde-giallo, convessi ed ondulati. Fiorisce fra luglio ed agosto.

Solitamente è una pianta coltivata, è molto raro che cresca spontaneamente, per poterla coltivare occorre conservare i semi in modo che non secchino. La piantina si semina ad inizio primavera in solchi profondi, occorre un terreno ricco, ben drenato e ad una distanza di 20 cm l’una dall’altra. Ci vuole un mesetto buono prima che germogli. Ama i luoghi soleggiati, non ventosi e non ama essere trapiantata né le piante infestanti.

Una volta che la pianta fruttifica i semi si raccolgono ad inizio settembre al mattino presto. Un metodo semplice di raccolta è staccare le ombrelle, porle al sole e quando sono secche scuoterle su un foglio di carta. I semi si conservano in barattoli a chiusura ermetica.

Curiosità: i Greci credevano che se si assumesse un po’ di anice prima di andare a dormire si sarebbero fatti dei bei sogni poiché aveva la capacità di allontanare gli incubi.

Esistono diverse tipologie di anice:

  • verde, della famiglia delle Apiaceae, molto simile al finocchio;
  • stellato, la varietà cinese della famiglia delle Illiciaceae;
  • pepato, facente parte della famiglia delle Rutaceae, ha un gusto aromatico e piccante.

Anice: proprietà e benefici

A scoprire i benefici del consumo di anice furono gli egizi che li usavano per produrre decotti contro la tosse. I greci lo utilizzavamo contro i mali di stagione e come rimedio contro le punture di scorpione, mentre i romani ne apprezzavano le qualità digestive, lo usavano per curare l’insonnia e come mucolitico. In epoca medievale lo si utilizzava soprattutto come rimedio contro le affezioni respiratorie ed il mal di testa.

Vediamo quali sono le apprezzabili proprietà dell’anice:

  • carminative e digestive, migliora la digestione ed evita la formazione di gas;
  • stomachiche;
  • spasmolitiche, pare che riesca a diminuire gli attacchi di epilessia;
  • espettoranti, la sua azione balsamica è utile per contrastare i mali di stagione quali raffreddore, tosse ed influenza;
  • rilassanti, è un blando sedativo contro l’ansia e l’insonnia;
  • protegge il sistema nervoso;
  • disinfetta le vie respiratorie;
  • galattogeno, in quanto stimola le ghiandole materne;
  • aiuta a contrastare il mal di testa;
  • antisettico, l’olio in particolare è un buon disinfettante;
  • calma la gastrite di origini nervose;
  • antiflogistico;
  • rinfrescante;
  • deodorante;
  • blandamente lassativo;
  • diuretico, aiuta ad espellere il ristagno dei liquidi;
  • favorisce la buona salute cardiovascolare.

L’anice al suo interno contiene: cumarine, furfurolo, anetolo, eugenolo, timolo, furocumarine, rutina, polifenoli, flavonoidi, quercetina, luteolina e triterpeni, vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C e sali minerali (calcio, potassio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, selenio, manganese, rame, zinco).

Anice: uso e controindicazioni

L’anice si trova in commercio sotto forma di spezia, tintura madre, olio essenziale e tisane. Si sceglie il rimedio migliore in base all’uso che se ne fa.

Per le affezioni delle vie respiratorie sono indicati i suffumigi, basta versare poche gocce di olio di anice in acqua calda ed aspirarne il vapore. L’olio di anice è anche molto utile per contrastare la pelle impura e prevenirne l’invecchiamento. E’ molto utile anche per massaggi rilassanti.

Gli estratti fluidi sono indicati per i disturbi della digestione, la flatulenza, il gonfiore dell’addome e la mancanza di appetito. In questo caso per la somministrazione ci atteniamo al foglietto illustrativo o chiediamo il parere dell’erborista.

In caso di cattiva digestione va bene anche la tisana di semi di anice che è ottimale anche per la tosse. La tisana si prepara mettendo mezzo cucchiaino di semi di anice a bollire per 5 minuti. Quindi spegnere, filtrare e bere.

I semi di anice oltre che in cucina si possono anche masticare per profumare l’alito e migliorare la digestione.

In cucina si può usare a piacere: nella carne, nei dolci, per preparare i liquori, nelle zuppe etc… Il liquore all’anice più famoso del mondo è il Pastis che viene prodotto in Francia dal 1905, nato a seguito del bando dell’assenzio come ingrediente delle preparazioni alcoliche.

Ecco la ricetta del liquore all’anice

  • 400ml di alcool a 90°
  • 400ml di acqua
  • 300gr di zucchero
  • 30gr di anice stellato
  • 1 stecca di cannella

Ponete anice e cannella a macerare nell’alcool in un contenitore di vetro ben chiuso. Agitate una volta al giorno. Dopo un mese preparate uno sciroppo con l’acqua e lo zucchero, fatelo bollire due minuti e poi spegnete. Quando è tiepido versatelo nell’alcool che avrete filtrato dalle spezie. Imbottigliate e lasciate a riposo un mese in luogo fresco e asciutto.

Per quanto riguarda l’insonnia, se volete dormire meglio prendete un sacchetto di stoffa e riempitelo di foglie di melissa secca, semi di anice e fiori secchi di lavanda. Se invece volete tener lontano gli incubi usate timo secco, fiori di lavanda, semi di anice e una foglia di alloro sminuzzata.

Passiamo infine alle controindicazioni. L’anice è sconsigliato in caso di assunzione di contraccettivi orali che contengono estrogeni perché può interferire.

Se si è allergici o se ne assume troppo può dar luogo ad orticaria, rash cutanei, vesciche e difficoltà di respirazione. Quindi non devono assumere anice le persone affette da allergia all’anetolo. Non utilizzare l’olio di anice prima di esporsi al sole perché è fotosensibile. L’uso dell’olio è sconsigliato a chi ha una pelle molto sensibile e soffre di eritemi solari.

L’anice è sconsigliato a chi soffre di epilessia, se lo si vuol assumere occorre prima chiedere il parere del medico.

Può interagire con alcuni medicinali tra cui i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e i cortisonici.

Le donne in stato di gravidanza devono consultare il medico prima dell’assunzione. Non somministrare rimedi a base di anice ai bambini.

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