Lo sportello di un ufficio postale, di una banca, un supermercato, ma in special modo un autobus, un tram o il metrò, quando la temperatura s’innalza e la percentuale di umidità aumenta, diventano posti da bolgia dantesca: dalle braccia sollevate dei viaggiatori, specialmente quelli che viaggiano in piedi e si reggono alle apposite maniglie, salgono miasmi che ammorbano l’aria già pesante di afa ed umidità rendendo la respirazione difficoltosa e mettendo lo stomaco sottosopra, a quel punto l’unica speranza è quella di scendere al più presto, il tutto a causa della sudorazione eccessiva.
Sommario:
Sudorazione eccessiva: cause
Il sudore è la risposta del nostro organismo a situazioni di stress fisico e/o psichico. Si suda per termoregolare il corpo che si bagna e per evaporazione viene sottratto calore, in situazioni di ipertermia dovute alla temperatura atmosferica eccessiva oppure per uno stato
febbrile od anche per lo sforzo fisico o alcune patologie. Si può sudare, inoltre, per motivi di ansia, quando ci si emoziona ed anche in stati di panico e/o paura.
Il sudore è prodotto da due ghiandole differenziate del nostro organismo deputate allo scopo: quelle eccrine e quelle apocrine.
Le ghiandole eccrine sono presenti su tutto il derma, si concentrano principalmente sulla fronte, nel palmo delle mani, nella pianta dei piedi e sotto le ascelle, raggiungono una concentrazione di circa 600 ghiandole per centimetro quadrato e producono un sudore inodore, composto principalmente di acqua e sali minerali, che diventa maleodorante solo se permane a lungo sulla pelle in quanto fermenta a causa dei batteri sempre presenti sulla cute, soprattutto quelli di tipo difìeroide ed i micrococchi; la funzione di questo tipo di sudore è solo quella della termoregolazione ed è presente nell’individuo sin dalla nascita.
Per le genesi delle ghiandole sudorifere apocrine il discorso cambia, sono presenti sin dallo sviluppo embrionale su tutta la superficie corporea, specialmente nel cuoio capelluto, sul volto e nelle pieghe della pelle (dove raggiungono una concentrazione che oscilla tra le 400 e le 800 ghiandole per cmq), ad eccezione delle palme delle mani, del dorso e della pianta del piede. Sono in stretta associazione col bulbo pilifero e le ghiandole sebacee, insieme rappresentano l’ “unità pilosebacea”.
Alla nascita queste ghiandole subiscono un processo involutivo, successivamente si ingrandiscono ed aumentano la loro produzione sotto la spinta ed il controllo degli ormoni sessuali durante la pubertà e fino al quindicesimo e/o sedicesimo anno, ancora dopo decrementano in grandezza ed attività in rapporto all’età.
Come abbiamo precedentemente detto, le cellule sebacee e le cellule sudorifere di tipo apocrino sono intimamente legate fra loro per cui le secrezioni sebacee, composte prevalentemente da squalene, colesterolo ed esteri del colesterolo, cere, trigliceridi ed acidi grassi, una volta prodotte si riversano attraverso il follicolo pilifero e raggiungono la superficie cutanea dove vanno a formare il film idro-lipidico a protezione della pelle. E’ il caso di ricordare, a questo punto, la ” perspirazio insensibilis ” che rappresenta, appunto, l’emissione di sudore in situazioni di mancanza di stress psico-fisico e costituisce una produzione di circa 200 mi al giorno.
Il sudore prodotto dalle ghiandole apocrine, presenti specialmente nelle zone cutanee ricoperte da peli quali il cuoio capelluto, i genitali e le ascelle, è di tipo lattescente e contiene, oltre all’acqua ed ai sali minerali, anche lipidi, sostanze aromatiche (feromoni) e proteine derivanti dai processi metabolici cellulari: il tutto fuoriesce alla superficie e si miscela senza alcun odore particolare, a questo punto la micro-flora sempre presente sull’epidermide attacca i metaboliti, particolarmente i grassi e le proteme che, modificate nella loro struttura, cominciano ad emanare il caratteristico “odore”.
In particolare le ascelle e la regione pubica sono considerati i luoghi di elezione della formazione degli ” odori ” corporei in quanto la presenza dei peli, che aumentano considerevolmente la superficie, il caldo umido e la poca areazione creano la situazione ideale per la trasformazione degli acidi grassi e degli steroidi androgeni da parte dei batteri presenti nella microflora cutanea (micrococchi e difìeroidi).
Gli steroidi, pur essendo molecole insolubili in acqua, vengono aggrediti enzimaticamente da esterasi di produzione batterica ed idrolizzati in modo da formare sferoidi “odorosi” e volatili. Gli acidi grassi a catena corta si formano, invece, per ossidazione batterica, con l’irrancidimento. Di questi due fenomeni si verifica in maggior misura l’uno o l’altro a seconda del substrato batterico che viene in contatto con il sudore: se i microorganismi sono di tipo difteroide l’azione è prevalentemente nei riguardi degli sferoidi, nel caso di micrococchi (staphyloccoccus epidermis), invece, l’azione è principalmente sugli acidi grassi.
Sudorazione eccessiva: cosa fare
Conosciamo, adesso, la genesi dell’ “odore” cattivo ed in alcuni casi nauseabondo, vediamo ora cosa fare per risolvere il problema che affligge un po’ tutti, visto che è necessario sudare e sarebbe quanto mai dannoso per la salute bloccare queste fisiologiche secrezioni.
Il primo accorgimento per evitare le conseguenze maleodoranti del sudore è la massima pulizia ed igiene con docce frequenti, prolungate e fresche, specialmente se la temperatura è elevata e si sta molto all’aperto, quando si fa sport o si compiono sforzi fisici; bisogna, inoltre, cambiare spesso la biancheria intima che dev’essere, preferibilmente in fibra naturale: cotone, lino o seta, e non dev’essere stretta o contenitiva. Le fibre sintetiche e i modelli contenitivi bloccano la traspirazione, macerano la pelle e possono essere fattori scatenanti le allergie in caso di pelli particolarmente sensibili.
Altro modo per diminuire il problema sudore è la depilazione delle ascelle. Usare i deodoranti senza lavarsi è, invece, un ritornare indietro nel tempo quando si provvedeva a nascondere l’olezzo del sudore utilizzando profumi molto forti che cercavano con la loro fragranza di coprire l’olezzo: ai nostri giorni ed alla luce delle attuali conoscenze il metodo posto come rimedio si dimostra sicuramente peggiore del male per le conseguenze cui si può addivenire.
Chiaramente l’industria cosmetica e quella farmaceutica si sono fatte carico del problema immettendo sul mercato prodotti sempre più sofisticati e mirati, presentati in molti tipi di confezione, spray, stiks, crema, lozione, gel, roll-on ed altro, con formulazioni che tengono presenti le cause del cattivo odore per cui sono presenti, in esse, in associazione o da soli, preparati batteriostatici, deviatori enzimatici, antitraspiranti, assorbenti e coprenti. Se optate per l’acquisto di questi prodotti online, vi consigliamo di usare le promozioni e codici sconto Picodi, in questo modo riuscirete ad avere degli sconti considerevoli sui prezzi o la spedizione gratuita.
I deodoranti a base batteriostatica sono normalmente formulati con antisettici quali ad esempio la clorexidina oltre, chiaramente, ad oli essenziali quali il timo, la salvia, il terebinto, l’eugenolo ed altri caratterizzati dalle stesse proprietà antisettiche. Per i prodotti che intervengono nel processo enzimatico (di stearasi ) dei batteri sugli steroidi uno dei prodotti più usati è il glucuronolattone; per evitare la formazione di acidi grassi a catena corta ed il loro irrancidimento si usa, prevalentemente, quale acidificante, il trielincitrato.
I prodotti che intervengono esclusivamente come antitraspiranti sono formulati con sali, oggi micronizzati, di alcuni metalli: cloruri, acetati e solfati di alluminio, zirconio, magnesio e zinco che combinandosi con i grassi presenti sulla cute chiudono il dotto sudorifero, impediscono la fuoriuscita del sudore ed inducono al riassorbimento dello stesso; presentano una buona efficacia nel caso di una sudorazione normale ed una azione abbastanza duratura con una durata dell’effetto che va dalle 3 alle 8 ore, per contro, comunque, vi è la possibilità che si determinino delle irritazioni.
Altro strumento per controllare la sudorazione è offerto da prodotti assorbenti quali il carbonato di zinco e gli ossidi di calcio e di magnesio che con la micronizzazione evitano anche i fastidi che potrebbero arrecare le grosse aggregazioni dei chelati formati per effetto della loro azione.
Nei casi di iperidrosi ribelle la medicina interviene su due livelli, con veri e propri tarmaci, per agire direttamente sull’attività delle ghiandole secernenti oppure sugli stati d’ansia che possono determinare una iperattività delle stesse.
Nel primo caso si utilizzano gli anticolinergici (scopolamina), da assumere per via orale, che inibiscono la produzione di un neurotrasmettitore (acetil-colina), prodotto da alcune terminazioni del sistema nervoso autonomo, che stimola le ghiandole secernenti sudore: queste sostanze, comunque, possono produrre effetti collaterali per nulla trascurabili quali secchezza delle fauci, tachicardia e disturbi della visione.
Nel caso, invece, che la sudorazione sia dovuta a cause ansiogene la pratica medica dispone, nel proprio armamentario terapeutico, di vari tipi di ansiolitici che possono essere utilizzati sempre, comunque, sotto stretto e rigoroso controllo medico. Si può intervenire sull’eccessiva sudorazione anche con mezzi chirurgici che non ci sembra il caso di trattare in questa sede.