Di tutti i sintomi della gravidanza, la scialorrea non è certo la più nota. Molte donne che non lo vivono e ne sentono parlare da amiche che ci sono passate, pensano addirittura che non sia un vero problema e che si tratti di un’esagerazione visto che in fin dei conti è “solo” salivazione eccessiva.
La scialorrea in gravidanza è una di quelle classiche cose che finché non le provi non sai. La produzione di saliva può infatti diventare tanto abbondante da provocare nausea e vomito, impedire di uscire tranquillamente perché la saliva si accumula in pochi secondi riempiendo la bocca e a quel punto l’unica soluzione è sputarla o buttarla giù con il rischio appunto di favorire la nausea e addirittura vomitare.
Come vedrete nell’ultimo paragrafo, la scialorrea, detta anche ptialismo, non è un’esclusiva delle donne incinte ma possono esserci tante altre cause scatenanti.
Sommario:
Cause della scialorrea in gravidanza
L’ipersalivazione è talmente abbondante che evitare la sua fuoriuscita è impossibile. La scialorrea gravidica comunque non è legata a una patologia. Non è tra i sintomi più comuni è vero, ma se ne se soffrite state tranquille, non siete le sole! La causa di questo sintomo è una. Sono le fluttuazioni ormonali a provocarla, in particolare la gonadotropina che va a inibire la vostra capacità di deglutire e allo stesso tempo, viene provocata l’ipersalivazione.
L’ipersalivazione poi, non è altro che un meccanismo di difesa attuato dal corpo per neutralizzare l’acidità di stomaco, la quale nasce invece dal reflusso gastroesofageo che viene stimolato dal progesterone. Quindi alla base della scialorrea gravidica ci sono due diversi ormoni. La gonadotropina e il progesterone.
Sintomi della scialorrea
La scialorrea è di solito legata alle nausee. La maggior parte delle donne ne soffre fino al quarto, massimo fino al sesto mese di gravidanza e non durante tutta la giornata per fortuna. Altre invece, si portano dietro il fastidioso sintomo della salivazione eccessiva fino alla fine della gravidanza.
La saliva ha un sapore amaro, metallico. Un altro sintomo è dovuto al fatto della continua deglutizione, la causa introduce nello stomaco aria, la quale poi va a peggiorare ancora la nausea o provoca dolori addominali, stitichezza e meteorismo. La scialorrea può essere collegata anche all’alitosi.
Come risolvere il problema della scialorrea gravidica?
Parlatene con il vostro medico ma, difficilmente vi prescriverà farmaci a causa dei loro effetti collaterali. Si tratta di una situazione transitoria che passa da sola. Tuttavia alcune volte la scialorrea causa seri disagi. Il medico stesso quasi sempre vi darà alcuni consigli naturali per controllare i sintomi.
1. Pilocarpinum: questa erbacea regola le funzioni delle ghiandole salivari.
2. Snack salato: tenetelo sempre a portata di mano così, quando sentite l’aumento della salivazione, potete sgranocchiarne uno in modo da smaltire la saliva, limitando anche l’aria ingerita senza cibo.
3. Succhiare il ghiaccio: può essere un ghiacciolo o il classico cubetto di ghiaccio. Soprattutto d’inverno può non essere affatto piacevole però.
4. Limone: se l’idea non vi da i brividi, invece del ghiaccio potete succhiare una fettina di limone. Io proverei anche con una d’arancio. Magari sortisce lo stesso effetto ma è più piacevole.
5. Succo di frutta: quando la situazione diventa insostenibile, iniziate a bere un succo di frutta a piccoli sorsi, oppure semplicemente date piccoli sorsi all’acqua.
La scialorrea porta conseguenze al bambino?
La scialorrea non è un sintomo preoccupante per l’avanzamento della gravidanza, la salute del piccolo o vostra. L’unica cosa è che davvero può arrivare a livelli talmente fastidiosi che tante donne hanno difficoltà anche a fare la spesa, proprio perché la salivazione raggiunge livelli tali che richiede di esser buttata fuori subito, ingoiarla vorrebbe dire andare incontro a nausea o anche vomito. Questi piccoli rimedi visti adesso possono aiutarvi se ne soffrite.
La scialorrea non gravidica, cos’è e quali sono le cause
Per concludere l’articolo e mettere a confronto la scialorrea gravidica con quella non gravidica, scrivo questo paragrafo conclusivo. Molto spesso interessa i bambini piccoli, ve ne accorgerete quando vostro figlio nascerà. L’ipersalivazione si presenta soprattutto quando spuntano i dentini. Ci sono poi le donne in gravidanza tra le più colpite e gli anziani, a causa dei farmaci, delle protesi dentali o dei disturbi neurologici.
Tutto sommato esistono tre differenti tipi di scialorree. C’è la primaria, che dipende dall’ipersecrezione delle ghiandole salivari. C’è quella secondaria, quando il controllo neuromuscolare è alterato. C’è infine la disfunzione dell’attività motoria che porta all’eccessivo flusso di saliva. Infine c’è la scialorrea emotiva, dovuta da ansia e stress.
Tra le cause della scialorrea non gravidica troviamo:
- Infezione in bocca o carie.
- Difficoltà a deglutire o controllare i muscoli della bocca.
- Avvelenamento, come per esempio la reazione allergica alla puntura d’insetto.
- Anestetico usato dai dentisti per addormentare la bocca.
- Peperoncino, quando si assume troppa capsaicina può manifestarsi salivazione eccessiva.
- Problema strutturale alla bocca.
- Vie respiratorie chiuse, come per esempio dai polipi.
- Effetto collaterale di alcuni farmaci, come quelli per la pressione alta o gli anticonvuslivanti.
- Nausea e vomito aumentano la produzione di saliva.
- Reflusso gastroesofageo, l’acidità di stomaco irrita esofago e gola. Si presenta soprattutto dopo i pasti.
- Alcuni disturbi neurologici e genetici.
- Tipica l’ipersalivazione da ascesso in bocca, accompagnata anche da alito cattivo.
I problemi legati alla scialorrea possono essere tanti altri. In ogni caso state tranquille, quella da gravidanza tende a scomparire entro il quarto o sesto mese e nella peggiore delle ipotesi, alla nascita del piccolo!