Lo scalogno è un ortaggio molto utilizzato in cucina che molti confondono con la cipolla, ma che in realtà ha poco in comune.
Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, il nome scientifico è Allium Ascalonicum, proviene da Ascalon, antica città della Palestina, è uno specie rustica che viene raccolta tra la primavera e l’estate, in base alla zona climatica di coltivazione.
Vediamo più nel dettaglio proprietà e benefici dello scalogno e come usarlo in cucina.
Sommario:
Cos’è lo scalogno?
Lo scalogno è un ortaggio perenne con un bulbo simile alla cipolla, ma dalle dimensioni più contenute. La pianta può raggiungere un’altezza di circa 30 cm e si riconosce per le foglie erette e cave, commestibili e spesso utilizzate per insaporire insalate.
I bulbi dello scalogno sono avvolti da un involucro che li protegge e hanno un diametro medio di 3-4 cm.
Esistono diverse varietà di scalogno, che si differenziano per colore e sapore. Tra le più diffuse troviamo l’Olandese di Jersey, con buccia rosata e polpa delicata, e lo scalogno comune o grigio, dalla forma allungata e buccia violacea, noto per il sapore pungente e aromatico.
Un’altra varietà molto pregiata è lo Scalogno di Romagna IGP, coltivato tra Ravenna e Forlì, composto da un bulbo contorto, con buccia dorata e polpa rosa-lilla. Ha un sapore molto deciso e aromatico che lo rende molto apprezzato in cucina.
Proprietà dello scalogno
Lo scalogno ha molteplici proprietà, è molto ricco di sali minerali tra cui: selenio, fosforo, calcio, silicio, potassio e zolfo, ma contiene anche tante vitamine tra cui la A e la C, e molte del gruppo B.
Per godere dei suoi benefici bisogna consumare lo scalogno crudo, perché la cottura può far dispendere le vitamine. Anche se ha un sapore intenso, è comunque meno forte della cipolla e pur consumandolo crudo, resta più delicato.
Entrando nel dettaglio, ecco i benefici dello scalogno:
- regola la pressione, grazie all’azione combinata di potassio ed allicina;
- riduce il rischio di malattie cardiovascolari, in particolare ha un buon effetto antitrombotico;
- antibiotico, grazie all’allicina, difatti è altamente consigliato contro i mali di stagione;
- antimicotico;
- antinfiammatorio, grazie alla quercetina è un ottimo rimedio contro asma e cefalea;
- antiossidante, grazie all’abbondanza di vitamina A e di quercetina, contrasta l’azione dannosa dei radicali liberi;
- migliora la circolazione, grazie alle antocianine che inoltre proteggono i capillari;
- diuretico, in quanto ricco di potassio, dunque utile per contrastare la ritenzione idrica;
- rafforza il sistema immunitario, rendendo l’organismo più efficiente nel difendersi dalle infezioni grazie alla vitamina C;
- contrasta il diabete, poiché ricco di fibre quindi rallenta l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale;
- rinforza unghie e capelli grazie alla massiccia presenza di sali minerali;
- antitumorale, poiché protegge le cellule dallo sviluppo di masse cancerogene, in particolare previene i tumori allo stomaco, al seno ed al colon;
- aiuta a regolare i livelli di colesterolo nel sangue;
- è ricco di acido folico quindi particolarmente consigliato in gravidanza inoltre ha effetti benefici sul cervello;
- protegge la prostata grazie al buon quantitativo di zinco;
- promuove le normali funzioni della tiroide grazie all’apporto di iodio;
- concilia il sonno e migliora l’umore.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, 100 grammi di scalogno contengono circa 72 calorie, ed è quindi indicato per chi sta segue una dieta. Inoltre, troviamo:
- acqua 79,8 g;
- carboidrati 16,8 g;
- fibre alimentari 3,2 g;
- proteine 2,5 g;
- grassi 0,1 g.
Chi non deve mangiare lo scalogno: controindicazioni
Lo scalogno è un alimento generalmente consigliato per chi soffre di intolleranza al nichel, poiché contiene una quantità relativamente bassa di questo metallo, rendendolo più facilmente tollerabile rispetto ad altri ortaggi della stessa famiglia, come aglio e cipolla.
Ma chi soffre di patologie gastrointestinali, come ulcere gastriche, gastriti e reflusso gastroesofageo, dovrebbe evitarne il consumo o limitarlo fortemente. Questo perché lo scalogno può stimolare la produzione di succhi gastrici, aumentando l’acidità e peggiorando i sintomi tipici di queste condizioni, come bruciore e dolore allo stomaco.
Per quanto riguarda la digeribilità, questa può variare da individuo a individuo: per alcune persone risulta facilmente assimilabile e non provoca disturbi, mentre per altre, soprattutto in presenza di colon irritabile o sensibilità intestinale, può causare gonfiore, crampi e flatulenza.
Come cucinare lo scalogno
Lo scalogno viene utilizzato soprattutto come ingrediente base per preparare il soffritto, utilizzato per insaporire i piatti a base di carne e pesce, oltre che zuppe e frittate. Può essere cucinato come la cipolla, quindi caramellato o in agrodolce, ma si può anche mangiare a crudo nelle insalate. In particolare, può esaltare il sapore di pomodori, fave, patate, peperoni e cetrioli.
Rimedi naturali con lo scalogno
Lo scalogno è utilizzato anche per preparare dei rimedi naturali che sfruttano le sue proprietà. Vediamo alcune ricette.
Tisana contro il raffreddore
- uno scalogno
- 100 ml di acqua
Tagliare a fettine lo scalogno e farlo bollire per 5 minuti nell’acqua. Filtrare e bere tiepido. Aggiungere poco miele se non si sopporta l’odore.
Sciroppo per la tosse
- 1 scalogno
- miele di eucalipto
Tagliare a fette lo scalogno pulito, porlo in un vasetto di vetro e coprire con il miele di eucalipto. Coprire e lasciare a riposo 24 ore. Colare, filtrare e prenderne uno, massimo due cucchiaini al giorno contro il mal di gola.
Brodo depurativo
- 3 spicchi di aglio
- mezzo porro
- 2 scalogni
- 1 cipolla
- 1 litro di acqua
Pulire aglio, porro, cipolla e scalogno. Affettarli e porli a bollire in un litro di acqua. Dopo 15 minuti dall’ebollizione spegnere. Dopo altri 15 minuti filtrare e bere due volte al giorno. Ottimale contro il ristagno di liquidi e per depurare l’organismo.
Come conservare lo scalogno
Puoi conservare lo scalogno fuori dal frigo in un ambiente fresco, asciutto e al buio; dopo tagliato va avvolto in una pellicola per alimenti e conservato in frigorifero per massimo 7 giorni.
In alternativa, puoi sbucciarlo, metterlo in un contenitore e coprirlo con dell’olio di oliva, in questo modo sarà subito pronto per l’utilizzo.