Presenti in numerose specie e varietà, la rosa è originaria dell’Europa e dell’Asia ed è molto apprezzata per la sua eleganza e il suo profumo. Soprannominate le “regine dei fiori”, le rose primeggiano come idea regalo e spiccano nelle composizioni dove spesso vengono accoppiate in colori diversi per un effetto glamour.
Le tantissime varietà di rose si distinguono per colori, profumazioni e caratteristiche di crescita, ma necessitano di cure per svilupparsi folte e rigogliose. La pianta cresce ad arbusti, piccoli alberelli di 20 centimetri che possono arrivare ad un’altezza anche di diversi metri e può svilupparsi a cespuglio, rampicante, strisciante, ad arbusto, ecc. Il fusto della rosa in genere è spinoso ma vi sono anche specie di rose senza spine, mentre il frutto termina con in cima un fiore, dove nasce il seme detto achenio, che può essere di colore giallo o marrone.
Non è difficile coltivare la rosa, tuttavia richiede qualche piccolo accorgimento da rispettare se si desidera una perfetta crescita della pianta.
Quasi tutte le varietà di rosa attualmente presenti in Italia provengono dalla Francia e dall’Olanda. La coltivazione della rosa avviene soprattutto nelle serre perché non sopporta le temperature notturne, mentre la maggior parte delle rose in commercio sono frutto di incroci tra varietà europee e quelle dell’estremo oriente.
Sommario:
Significato simbolico delle rose
Considerato il fiore da regalare per eccellenza, la rosa è disponibile in moltissime varietà che simboleggiano ognuna porta un messaggio diverso. In generale la rosa simboleggia sentimenti come amore, ammirazione, devozione e bellezza, ma il suo significato simbolico è anche il segreto e la riservatezza.
Secondo la mitologia greca e romana la Rosa è nata dal sangue di Adone e da quello di Venere, per questo rappresenta l’amore che genera e riproduce la vita.
La rosa è il fiore più espressivo in assoluto, e basta scegliere un colore per manifestare il proprio pensiero: rosso per la passione, bianco per la purezza, giallo per la gelosia, rosa per la delicatezza, e tante sfumature che simboleggiano in pieno il significato a loro attribuito. Regalare le rose è una tradizione che consente di manifestare un sentimento, un’emozione, e anche il numero contribuisce a dare un significato appropriato a ciò che si vuole trasmettere.
Come coltivare le rose in vaso
Se volete coltivare le rose in vaso munitevi di un contenitore abbastanza largo e profondo almeno 50 cm o anche di più se decidete di piantare rose ad alberello e rampicanti. Per le rose da talea andrà bene anche un contenitore profondo almeno 30 cm. Accertatevi che il vaso abbia sul fondo i buchi per il drenaggio e inserire uno strato di 3-5cm di ghiaia, palline di argilla espansa o cocci di terracotta.
Procedere coprendo questo strato con due centimetri di torba neutra umida, in modo da evitare che il terriccio otturi i fori di drenaggio. Fare attenzione che il terriccio immesso all’interno del vaso sia sufficiente per consentire la messa a dimora della rosa. Mettere la rosa avendo cura di affondare il gambo fino all’altezza dei singoli rami che dovranno uscire dal terreno. Aggiungere altro terriccio e innaffiare con abbondante acqua, facendo attenzione a non bagnare le foglie che potrebbero marcire. La rosa ha bisogno di costanti innaffiature, da effettuare preferibilmente durante la sera in estate e al mattino in primavera.
Le piante di rose necessitano di un’esposizione piuttosto luminosa, magari della luce diretta del sole almeno per 3-4 ore al giorno. La rosa richiede una concimatura ogni due anni, da eseguire con del letame e del concime di tipo granulare da apporre sul piede della pianta.
Come coltivare le rose in giardino
Coltivare le rose in giardino è un’idea meravigliosa per dare a qualsiasi terreno un look assolutamente unico e di gusto romantico. Prima di tutto mettere a dimora le piantine di rosa in autunno, nel mese di ottobre, o in inverno, tra gennaio e febbraio, e fare in modo che il terreno risulti perfettamente vangato e concimato con composto o letame. In alternativa, tra i fertilizzanti naturali adatti per la coltivazione delle rose ottimi sono i fondi di caffè e le bucce di banana, da interrare mentre state preparando il terreno. A questo punto potete trapiantate le rose in giardino avendo cura di sistemarle a circa 1 metro di distanza l’una dall’altra. Annaffiate abbondantemente avendo cura di non bagnare le foglie o i fiori, altrimenti rischierete di rovinare la pianta. Innaffiate le rose alla base in modo da tenere il terreno ben inumidito.
L’innaffiatura va fatta al mattino presto o la sera, mai in pieno sole perché è controproducente per il loro sviluppo. Per quanto riguarda l’esposizione al sole delle rose, il punto da scegliere nel punto giardino varia in base alla specie. Infatti, vi sono rose che amano l’esposizione al sole e altre che prediligono la mezz’ombra.
Per essere sicuri sul luogo dove posizionare le rose in giardino, chiedete agli esperti dei negozi di giardinaggio per collocare il vostro roseto nel punto giusto e ottenere piante meravigliose.
Per avere sempre piante di rose perfette e dalla composizione gradevole la potatura è un’operazione indispensabile, da effettuare in base al tipo di coltivazione, al periodo di fioritura e al clima. In particolare, la potatura della rosa viene fatta soprattutto per eliminare rami secchi o rovinati ma anche per dare una forma composta alla pianta e regolarizzarne le dimensioni. La potatura deve avvenire nel periodo di riposto della rosa e va eseguita con un taglio obliquo a circa sei centimetri sopra la gemma. Il taglio può essere corto o lungo a seconda della pianta: il taglio corto è indicato per le piante più deboli, in modo da fortificarle e rendere più robuste, mentre il taglio lungo va eseguito su piante più forti, già robuste e fortificate.
Come far propagare le rose
La moltiplicazione delle rose può avvenire in tanti modi: per divisione, per seme, per talea legnosa o per propaggine. Con la propagazione per seme i risultati ottenuti sono sempre variabili ed è ideale per creare nuovi tipi di rose, mentre per ottenere risultati soddisfacenti le soluzioni migliori sono la propagazione per propaggine e per talea.
La moltiplicazione per propaggine preferibilmente è indicata soprattutto le rose rampicanti, che hanno steli lunghi e flessibili. Basta prelevare uno stelo, piegarlo verso il basso senza staccarlo dalla pianta e sotterrarlo, poi si attacca al terreno con un uncino per mantenere eretto il fulcro dei germogli. Quando la primavera successiva spunteranno le radici potrete staccare la piantina da quella da dove l’avete sottratta. Questa operazione va fatta a inizio estate.
La propagazione per talea è molto più semplice e chiunque può realizzarla senza essere un esperto. Dopo la fioritura delle rose, preferibilmente durante l’autunno, potrete tagliare una parte di stelo della lunghezza di 15-25 cm, eliminando tutto il resto tranne 2-3 foglie tra le più robuste. Immergere la parte basale della talea in un prodotto ormonale che farà radicare il ramo e che potrete facilmente reperire nei negozi di giardinaggio.
La propagazione per innesto è la tecnica più antica per la riproduzione delle rose e quella che comunque consente di ottenere rose splendide e rigogliose. Questa procedura prevede di effettuare un’incisione a forma di T sulla rosa portinnesto, lunga circa due-quattro centimetri, staccare poi i due lembi di corteccia e prelevare la gemma della rosa che volete riprodurre. Introdurre la gemma nell’incisione e legare stretto il ramo avvolgendo bene la parte incisa.