Il problema della ritenzione idrica, un problema che riguarda soprattutto la popolazione di sesso femminile (si stima che ne sia affetta almeno una donna su due), è strettamente legato al metabolismo. Sull’insorgenza della ritenzione idrica, comunque, incidono anche altri fattori, di vario tipo e natura. E’ indispensabile individuare e contrastare tali ulteriori fattori se si intende risolvere, almeno in larga misura, il disturbo.
La ritenzione idrica non rappresenta un problema soltanto estetico, come molte signore erroneamente credono. Essa, infatti, se non opportunamente contrastata, può, a lungo andare, degenerare in disturbi di maggiore entità. In questa sede cerchiamo quindi di capire cosa si intende per ritenzione idrica e come si manifesta, come fare per riconoscerla e, ovviamente, come affrontarla e sconfiggerla.
Sommario:
Le cause della ritenzione idrica
Ritenzione idrica vuol dire che l’organismo tende a trattenere liquidi negli spazi intracellulari nelle zone del corpo ricche di tessuto adiposo. Impossibile non riconoscere la ritenzione idrica: le parti colpite si presentano con la tipica pelle “a buccia d’arancia”, che deriva, appunto, dalla compromissione del microcircolo, ovvero dei vasi sanguigni e linfatici situati a livello sottocutaneo.
All’origine del ristagno del liquido extracellulare infatti, c’è un funzionamento difettoso del sistema circolatorio e linfatico, che sfocia altresì in edemi e gonfiori localizzati soprattutto nella parte inferiore del corpo (gambe, caviglie, cosce, glutei, fianchi).
Esistono diversi tipi di ritenzione idrica:
- primaria, cioè quella propriamente detta, che dipende da un cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico;
- secondaria, quando è associata a patologie arteriose quali l’ipertensione, o linfatiche come il linfoedema. In alcuni casi essa può derivare da insufficienza renale;
- alimentare, quando dipende da un’alimentazione scorretta, in particolare troppo ricca di sodio. Ad essa si associano spesso cattive abitudini che pure favoriscono la ritenzione idrica, come indossare abiti troppo attillati (le donne specialmente), non praticare attività fisica costante e regolare, postura sbagliata, fumo ecc.
- iatrogena, causata dall’uso di determinati farmaci.
In pratica si può affermare che più che una patologia vera e propria, la ritenzione idrica sia la conseguenza di uno stile di vita supportato da abitudini sbagliate, siano esse alimentari, farmacologiche o di altro tipo, ma tutte legate dal comune denominatore di portare l’organismo a trattenere più acqua di quella che è in grado di eliminare.
I sintomi della ritenzione idrica
Come si manifesta la ritenzione idrica? Essa esordisce con un generale senso di gonfiore che pervade la parte inferiore del corpo (ad esempio piedi, caviglie e polpacci), che poi raggiunge la parte mediana (glutei, pancia, fianchi). Se tali primi sintomi sono sottovalutati e trascurati, a lungo andare possono sfociare in veri e propri edemi, spesso prima manifestazione di cellulite, principale conseguenza della ritenzione idrica. Un altro sintomo della ritenzione idrica è rappresentato dai capillari dilatati e dalle vene varicose, sinonimo di cattivo funzionamento della circolazione.
Ritenzione idrica: la giusta alimentazione per combatterla e prevenirla
Una dieta equilibrata è alla base della salute e del benessere dell’organismo ed anche il primo fondamentale passo da compiere per risolvere il problema della ritenzione idrica. Ciò significa che spesso, per ridurre drasticamente il disturbo, è sufficiente modificare alcune consuetudini a tavola, a cominciare da un ben più moderato consumo di sale e grassi. Se a tale sana regola alimentare si abbinano altre ottime abitudini come il movimento (la sedentarietà è una stretta alleata della ritenzione idrica) e un ridimensionamento del consumo di alcool e del fumo (smettere di fumare sarebbe ancora meglio!), la situazione migliora sensibilmente.
Ritenzione idrica: cosa mangiare e gli alimenti da evitare
In generale è bene precisare che una dieta povera di acqua e ricca di sodio costituisce la principale causa di ritenzione idrica: l’assunzione quotidiana di sale infatti, non dovrebbe superare i 3 grammi al giorno, mentre la quantità di acqua da bere dovrebbe essere pari a circa due litri.
Nello specifico, vi segnaliamo tutti quegli alimenti che possono favorire l’insorgenza del disturbo della ritenzione idrica. Tali cibi andranno dunque eliminati ed evitati:
- insaccati;
- margarina;
- dadi per il brodo;
- sottaceti;
- piatti pronti, soprattutto se elaborati e molto conditi;
- formaggi;
- pizza;
- cioccolato;
- fritture;
- liquirizia, poiché contiene una sostanza (glicirizzina), che tende a far trattenere i liquidi;
- sale, ovviamente! Meglio sostituirlo con limone, spezie e aceto.
Sono invece alimenti drenanti, che a tavola non dovrebbero mai mancare:
- succhi di mirtillo, di pompelmo e ananas;
- tè verde;
- frutta e verdura, soprattutto pomodori, cetrioli, peperoni;
- cereali e cibi integrali;
- latte e yogurt;
- caffè (in piccole dosi!).
I rimedi naturali per combattere e prevenire la ritenzione idrica
Omeopatia e fitoterapia prevedono diverse “ricette” per contrastare la ritenzione idrica.
Alcuni validi rimedi sono:
- bere linfa di betulla sciolta in acqua per tre settimane di seguito;
- massaggiare le zone colpite con estratto di betulla;
- utilizzare tarassaco, uva ursina e vite rossa.
Queste erbe possono essere assunte sotto forma di integratori e/o di tisane, ma per non sbagliare, sulla posologia chiedete il parere di un esperto. L’erborista inoltre, è in grado di consigliarvi i migliori mix di piante ed erbe per preparare tisane drenanti, infusi e decotti.
Ritenzione idrica: consigli utili
La ritenzione idrica può essere affrontata anche sotto altri fronti, ovvero estetico, con trattamenti ad hoc da eseguire in istituti specializzati (massaggi, creme, linfodrenaggio ecc.) e, nei casi più gravi, con terapie farmacologiche.
Per quanto riguarda i trattamenti estetici, affidatevi sempre ad un centro non solo ben attrezzato, ma soprattutto gestito da professionisti seri e competenti, i quali potranno non solo seguirvi durante il percorso da compiere, ma anche consigliarvi su quale sia il più giusto per voi (ogni caso è a sé, le persone sono tutte diverse ed hanno specifiche esigenze che necessitano, quasi sempre, di aggiustamenti personalizzati).
Riguardo invece le terapie mediche, i farmaci d’elezione contro la ritenzione idrica sono i diuretici, che stimolano la diuresi e la minzione sia durante il giorno che di notte.
Attenzione! I diuretici non sono farmaci da prendere sotto gamba, poiché se assunti senza reale bisogno o in modo sconsiderato, possono portare a gravi scompensi per la salute, ad esempio al cuore.
Per questa ragione i diuretici vengono utilizzati solo in casi veramente gravi e sempre dietro prescrizione e attento controllo del medico.
Contro la ritenzione idrica infatti, la prima parola d’ordine è una: condurre uno stile di vita il più possibile sano e regolare.