domenica, Novembre 24 2024

Le orecchie sono una tra le parti più delicate e sensibili del corpo umano. Il padiglione auricolare, ovvero la parte più esposta agli agenti esterni, può infiammarsi e gonfiarsi per cause diverse.

L’otoematoma è una raccolta di siero o sangue che si accumula tra la cute e il pericondrio, della parte superiore del padiglione auricolare, e più di rado tra pericondrio e cartilagine. Quando accade, l’intera parte si gonfia, più o meno acutamente, portando con sé dolore e altre problematiche.

Ma vediamo ora i sintomi dell’otoematoma, le cause scatenanti e come curare in modo naturale otoematoma.

 

I sintomi

L’otoematoma, dal greco oto-orecchio, si localizza nella parte esterna e più alta del padiglione auricolare, più nello specifico nella fossa sottoscafoidea. Si tratta di un ematoma sottocutaneo rigonfio, di forma rotonda, fluttuante alla palpazione e crepitante.

I sintomi che accompagno questo rigonfiamento sono: dolore, rossore e la classica “forma a cavolfiore” che assume il padiglione auricolare. Se il gonfiore è accentuato, possono accompagnarsi anche difficoltà uditive.

Un otoematoma non trattato può coinvolgere le cartilagini adiacenti e portare a retrazioni cicatriziali permanenti. Una vera e proprio necrosi cartilaginea con conseguente cicatrizzazione. Per questo è importante non ritardare le cure e lì dove il problema persiste, avvalersi di un consulto medico.

 

Le cause

L’otoematoma si presenta per diversi motivi. Il più comune è quello legato ai traumi diretti o alle continue frizioni del padiglione esterno, che danno luogo a deposito di sangue tra il pericondrio e la cartilagine. Questo deposito può determinare una separazione interna che a sua volta genera problematiche al canale uditivo, con conseguente perdita parziale dell’udito.

Il caratteristico orecchio a cavolfiore si presenta nei rugbisty, nei pugili, nei lottatori e nei grapplers, a causa dei traumi continui che, col tempo, mutano l’aspetto esterno dell’orecchio.

Un’altra causa può essere legata a otiti recidivanti o semplicemente a reazioni inaspettate dell’organismo ad agenti esterni (allergie ambientali).

 

I rimedi naturali

L’otoematoma non deve mai essere trascurato e anzi trattato tempestivamente per evitare che il sangue o i liquidi presenti si estendano nelle zone circostanti, per impedire ai batteri d’infettare la raccolta ematica e soprattutto per evitare danni permanenti al padiglione auricolare e al condotto uditivo.

Ecco alcuni consigli su come curare in modo naturale otoematoma:

  • Ghiaccio: la prima cosa da fare dopo un trauma è l’applicazione del ghiaccio sulla zona. L’effetto vasocostrittore del freddo aiuta a diminuire l’afflusso di sangue. L’applicazione non deve avvenire mai a contatto, ma sempre attraverso con un panno;
  • Impacchi di argilla: con proprietà assorbenti, l’argilla riesce ad attrarre verso l’esterno i liquidi, sgonfiando la parte. Si applica uno strato di circa mezzo centimetro, coprendo con un panno e lasciando agire per circa mezz’ora, prima di risciacquare con acqua tiepida. Impacchi da fare almeno 1 volta al giorno;
  • Utilizzo di prodotti naturali come l’arnica, che riattiva il microcircolo e favorisce il riassorbimento dei liquidi, l’artiglio del diavolo, con potere antinfiammatorio e antidolorifico, e l’iperico, con proprietà lenitive e decongestionanti;

Un otoematoma non trattato, potrebbe gonfiarsi e peggiorare, quindi è meglio rivolgersi al proprio medico se i rimedi naturali non funzionano, prima che emergano traumi esterni e/o interni permanenti. In condizioni particolarmente gravi, l’otoematoma potrebbe esigere di un drenaggio, attraverso incisione chirurgica, al fine di sgonfiare la parte sino a completo riassorbimento della cartilagine del padiglione auricolare.

Nel caso di otoematoma post operazione, l’intervento dello specialista è sicuramente la scelta più adatta, per evitare infezioni e ascessi.

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