Appartenenti alla famiglia delle Hydrangeaceae, le ortensie sono uno degli arbusti legnosi più conosciuti e diffusi negli orti e nei giardini, utilizzati spesso per decorare bordure e rendere accoglienti gli ambienti. Questa pianta, originaria dell’Asia e precisamente dall’Himalaya, è caratterizzata dai fiori riuniti in corimbi dalla forma pressoché sferica e fiori esterni sostituiti dai sepali.
Coltivata in Cina fin dai tempi della dinastia Ming, l’ortensia è disponibile in diverse tonalità di colori, dal blu al bianco, dal violetto al rosa. Le varie sfumature di colore dipendono dalla composizione del terreno in cui cresce: se il terreno è ricco di ferro il suo colore sarà tendente al viola-blu, mentre se ne contiene in minore quantità il colore sarà tendente al rosa-bianco. Quindi, è corretto dire che intervenendo sul pH del terreno dove cresce l’ortensia si può variare il colore dei fiori di questa pianta, una procedura che gli appassionati di giardinaggio eseguono con zelo riuscendo ad ottenere ortensie dalle sfumature particolari e uniche.
Il fiore è stato portato per la prima volta in Europa dal naturalista Philibert Commenson. Una leggenda racconta che lo studioso, mentre era sulla via di ritorno dopo essere stato in Oriente, portò con sé questo fiore e decise di dargli il nome della donna di cui si era innamorato ma che non poteva avere perché moglie di un suo caro amico.
Sommario:
Il significato simbolico delle ortensie
Generalmente l’ortensia viene regalata per svelare un amore che sta nascendo o magari un ritorno di fiamma di un amore che appartiene al passato. Il significato dell’ortensia però può variare a seconda del colore: ad esempio, le ortensie bianche indicano la nascita di un amore sincero e che tutti i pensieri sono rivolti alla persona amata. Il significato dell’ortensia rosa è invece una vera dichiarazione d’amore verso colei che rappresenta l’unica donna della vita e al tempo stesso è anche un invito a godere delle gioie dell’amore, mentre quello dell’ortensia blu indica un amore ardente e profondo che si prova verso una persona che ha un carattere capriccioso.
Come coltivare le ortensie in vaso
Romantica e affascinante, l’ortensia è una pianta facile da coltivare e non occorrono particolari conoscenze colturali per ottenere splendide composizioni sia in vaso che in giardino. Per coltivare l’ortensia in vaso e ottenere ottimi risultati scegliete un vaso piuttosto grande, adeguato ad accogliere le dimensioni della pianta e delle radici che occupano molto spazio.
Il vaso indicato è quello in terracotta, considerato uno dei materiali migliori per la sua traspirabilità e la capacità di rilasciare l’umidità nel corso del tempo, fattori fondamentali che aiutano la pianta a non subire alcuno shock dagli sbalzi di temperatura, in special modo nei primi tempi della sua crescita.
Predisponete sul fondo del vaso un letto di ghiaia e cocci, in modo da facilitare il deflusso dell’acqua e ricoprite con terreno morbido misto a compost e fate attenzione a tenere il terreno sempre umido, in particolar modo durante i mesi più afosi dell’anno. Infatti, in questi periodi la pianta ha bisogno di essere innaffiata frequentemente facendo attenzione a non causare ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici e rovinarla.
Per evitare i ristagni è consigliabile svuotate sempre il sottovaso dell’ortensia e per evitare che muoia ponetela ad una temperatura massima di 18 gradi.
Per mantenere le dimensioni dell’ortensia adatte alla coltivazione in vaso potete potare la pianta magari durante il periodo di riposo, che va dall’autunno fino all’arrivo della primavera. Per potare bene l’ortensia eliminate i rami rovinati e deboli e cercate di dare alla pianta una forma armoniosa. Le ortensie fioriscono in estate e fino all’inizio dell’autunno.
Come coltivare le ortensie in giardino
Considerata la regina del giardino dopo la rosa, l’ortensia è un arbusto perenne ideale per creare splendidi tappeti fioriti e adornare il giardino con sfumature di colori diversi. Se volete coltivare l’ortensia in giardino acquistate una pianta in vivaio oppure prendete una talea di ortensia che avete ottenuto da un’altra pianta.
Preparate una buca nel terreno abbastanza larga e profonda da contenere le radici dell’ortensia e ponetevi del terriccio fresco misto a torba. Per fertilizzare il terreno potete aggiungere dei fondi di caffè oppure potete utilizzare un terriccio adatto alle piante acidofile. Le zone privilegiate in giardino sono quelle esposte a nord dove vi è ombra sufficiente e le ortensie possono crescere al riparo dalla luce diretta del sole. Innaffiate con molta frequenza le piante per mantenere sempre umida la superficie del terreno, due volte al giorno nelle giornate più calde e preferibilmente la mattina presto e la sera.
Potare le piante di ortensia almeno una volta l’anno, per togliere i rami danneggiati e dare loro una forma gradevole. L’ortensia si pianta normalmente in autunno inoltrato oppure all’inizio della primavera e consente di godere della sua fioritura fino a quasi tutta l’estate, prolungandosi fino al mese di settembre.
Come moltiplicare le ortensie
La tecnica di moltiplicazione migliore per l’ortensia è per talea, di gran lunga preferibile alla semina. Infatti, la talea ha il vantaggio di mettere facilmente e di poter ricavare tantissime talee anche da una singola pianta. Di solito l’ortensia derivata dalla talea ha le stesse caratteristiche della pianta madre e quindi si può scegliere la talea in base alla varietà che volete coltivare. Prima di prelevare la talea fate attenzione a scegliere la parte della pianta migliore per l’invasatura, in modo da recidere la pianta nel punto giusto e poter utilizzare la talea. La parte migliore dell’ortensia da recidere e utilizzare come talea è quella costituita da un ramo assente di infiorescenze ma con 2 o 3 foglie.
Di solito le talee migliori sono quelle recise alla base della pianta dove la struttura è più legnosa e produce facilmente le radici. Prelevate le talee al mattino con un coltellino affilato ed effettuate un taglio netto e obliquo, recidendo un rametto della lunghezza di circa 10-15 cm e che non presenta parti secche. Una volta spazzolato il terriccio e il pacciame sono pronte per essere interrate o poste in acqua. Togliete eventuali foglie da rametto che si trovano nella parte più bassa e interrate all’interno di sabbia o polvere rizogena per far nascere le radici.
Annaffiate costantemente e fate in modo che sia esposto moderatamente al sole. Le operazioni per la talea delle ortensie vanno fatte verso settembre/ottobre, alla fine della fioritura di queste piante.
Se l’operazione è stata fatta correttamente, nel giro di circa 40-50 giorni compariranno le prime radici. A questo punto, potete trapiantare i rametti con sabbia e terriccio e metterli in vasi più grandi, magari da collocare in zone all’aperto sempre al riparo dal sole e dal gelo.
Se preferite, per far radicare la talea dell’ortensia potete anche metterla a bagno in acqua piuttosto che interrarla nella sabbia. Anche in questo caso dovrete togliere le foglie dalla parte bassa del rametto che deve essere lungo almeno 10 cm. Mettete la talea in un contenitore pieno d’acqua, possibilmente trasparente così da poter vedere la crescita delle radici. Cambiate spesso l’acqua per evitare la formazione della muffa e dopo la comparsa delle radici procedere ad interrare la talea in vaso o in giardino, dove preferite. Questo metodo è molto utilizzato dai giardinieri perché più semplice e con maggiori probabilità di successo rispetto all’invasatura.
grazie della lezione. Ci proverò.