Orecchie tappate, a chi non è mai capitato? Un disturbo passeggero che però reca non poco fastidio. Scopriamo quali sono le cause delle orecchie tappate e come intervenire con i rimedi naturali.
Sapete cosa fare in caso di orecchio tappato?
Sommario:
Orecchie tappate: cause e sintomi
La causa di un orecchio tappato è molto spesso banale: l’altitudine, un po’ di cerume etc. Ma può esser anche dovuta ad un’infezione dell’apparato respiratorio o dell’orecchio stesso.
Vediamo le cause nel dettaglio:
- occlusione del canale che va dal naso all’orecchio, si riempie di muco a causa di raffreddore o sinusite e causa la congestione;
- cerume, se si accumula forma un tappo che ostruisce il canale uditivo, può verificarsi un aumento del volume dello stesso a causa dell’ingresso di acqua nel padiglione auricolare; uso prolungato di tappi delle orecchie; eccessiva produzione di cerume; dermatiti che ostacolano il passaggio del cerume;
- acqua, molto frequenti i casi in cui in piscina o al mare le orecchie si riempono di acqua;
- altitudine, un classico sopratutto in aereo, ma in generale anche quando ci si reca in montagna;
- otite, ovvero l’infezione dell’orecchio solitamente conseguente ad un problema all’apparato respiratorio di naturale virale o batterica;
- rumori molto forti, è un’altra causa molto comune ma di solito il fastidio dell’orecchio tappato cessa prima;
- gravidanza, a causa dell’alterazione della pressione sanguigna o degli sbalzi ormonali;
- cervicale, contrattura della muscolatura del collo e delle spalle che provoca dolore e rigidità e conseguente mal d’orecchio.
Cause meno comuni:
- tumori, molto spesso succede quando si ha il cancro all’esofago;
- crescita ossea irregolare, malattia frequente nei nuotatori detta anche otosclerosi;
- sindrome di Meniere, malattia contraddistinta dalla sensazione di avere le orecchie chiuse a cui si accompagnano vertigini e nausea.
Ecco la sintomatologia:
- sensazione di avere la testa sott’acqua;
- udito ovattato;
- ronzio;
- dolore;
- mal di testa;
- linfonodi del collo ingrossati;
- vertigini;
- prurito;
- arrossamento;
- fuoriuscita di pus;
- febbre;
- naso chiuso.
Ovviamente i sintomi variano a seconda della causa, se si tratta di altitudine ad esempio si avvertirà solo il suono ovattato, mentre in caso d’infezione si può avvertire anche dolore, linfonodi ingrossati, mal di testa, etc.
Chiaramente si ricorre ai rimedi naturali solo se si tratta di casi estemporanei, se invece si è in presenza di febbre alta, otite, infiammazioni ed infezioni, dolori forti, vertigini e cefalea bisogna rivolgersi al medico.
Orecchie tappate: rimedi naturali e consigli
ATTENZIONE: le informazioni di seguito riportate non sono da considerarsi una prescrizione medica ma hanno esclusivamente carattere informativo.
Innanzitutto c’è da dire che l’orecchio è un organo che si pulisce da solo, ma va frequentemente controllato, soprattutto se ad esempio il problema di un’abbondante produzione di cerume è ereditario.
Ci sono dei gesti che non bisognerebbe mai compiere, ad esempio l’uso del cotton fioc che spinge il cerume più in profondità e talvolta l’uso di acqua ossigenata o acqua in generale che provoca un aumento di volume del cerume. Bisogna prestare attenzione anche ai coni di cera.
In caso di catarro si può bere una tisana alla salvia per fluidificarlo, ma se sale verso l’orecchio dovete farvi vedere da un medico perché in caso di infezioni occorre ricorrere ad una terapia antibiotica.
Se invece l’orecchio chiuso è dovuto all’altitudine ci sono diversi trucchetti che si possono mettere in atto: soffiarsi il naso (con delicatezza), masticare un chewing gum, soffiare delicatamente chiudendo naso e bocca, sbadigliare, deglutire con forza, bere piccoli sorsi di acqua, succhiare una caramella. Tutto questo per favorire l’apertura della tromba di Eustachio e di conseguenza il flusso d’aria dentro e fuori dall’orecchio compensando la mancanza di pressione.
Fra i rimedi casalinghi contro le orecchie tappate troviamo l’olio di oliva (oppure della glicerina), ne si miscela poco con qualche goccia di acqua tiepida, piegare la testa di lato e far cadere qualche goccia nell’orecchio tappato, mantenere la posizione per qualche minuto e poi tamponare con un asciugamano pulito. Anche qualche goccia di aceto di mele può aiutare a disciogliere il cerume. In alternativa applicare qualcosa di caldo, ma non bollente, sull’orecchio per favorire lo scioglimento del cerume come ad esempio un telo riscaldato o una borsa dell’acqua calda avvolta in un asciugamano.
I suffumigi sono un rimedio ideale in caso di congestione: si prende un olio balsamico e ne si versano due o tre gocce in un pentolino di acqua calda quindi ne si respira il vapore con la testa coperta da un asciugamano. Gli oli adatti sono quello di menta, di eucalipto e di lavanda.
Le lavande dell’orecchio son molto comuni, si inietta dell’acqua calda o salina sterile attraverso l’orecchio con una siringa a bulbo e poi si piega la testa di lato per farla uscire. I kit si possono acquistare in farmacia.
In caso di acqua nell’orecchio, piegare la testa e muovere un dito nell’orecchio per favorire l’uscita.
Per i bambini ed i neonati si possono usare delle perette aspiranti reperibili in farmacia.
Ricapitolando le cose da non fare:
- se il cerume è molto non usare acqua ossigenata o acqua in generale;
- non usare i cotton fioc;
- non fare frequenti lavaggi dell’orecchio se non è necessario;
- evitare i coni di cera per pulire le orecchie;
- non utilizzare rimedi naturali in caso di dermatiti e lesioni;
- nel caso di un inserimento accidentale di corpi estranei nell’orecchio non tentare di rimuoverli da soli;
- non utilizzare oggetti per pulire le orecchie in nessun caso;
- ignorare l’accumulo di catarro.
Si ribadisce che è molto importante l’intervento del medico nel caso in cui i sintomi non siano di lieve intensità.
Non somministrare rimedi naturali ai bambini senza il parere del pediatra.