
Il nasturzio (Tropaeolum majus), noto anche come “fiore di Capucine” è una pianta perenne, coltivata come annuale, di tipo ornamentale per via dei suoi bellissimi fiori e della particolare forma delle foglie.
Oltre ad avere un valore estetico, è anche una pianta commestibile che viene utilizzata in cucina per la decorazione di piatti o per aggiungere un po’ di sapore alle insalate. La coltivazione del nasturzio è semplice, ed è alla portata di tutti, anche dei meno esperti, grazie alla sua rusticità e alla versatilità che la caratterizzano, riesce a prosperare in diversi ambienti.
Sommario:
Caratteristiche botaniche del nasturzio
I fiori sono a forma di imbuto, e sbocciano dall’estate fino all’inizio dell’autunno, si presentano in tonalità vivaci come rosso, arancione, giallo e crema e su alcuni petali si possono notare delle striature decorative che ne accentuano la bellezza.
Le foglie del nasturzio sono rotonde, con una forma che ricorda i fiori di loto. La loro superficie idrofoba respinge l’acqua, creando un effetto particolare durante la pioggia. I semi, sono grandi e rugosi, e possono essere raccolti e conservati per anni per la semina successiva.
L’altezza della pianta varia a seconda della varietà: le specie nane crescono fino a 30-50 cm, mentre quelle rampicanti possono raggiungere i 2 metri. Essendo una pianta molto resistente, è l’ideale per bordure, aiuole e pergolati.
Coltivazione in vaso del nasturzio
La coltivazione in vaso del nasturzio è possibile, ma soprattutto raccomandabile per le prime fasi di vita nella pianta, pure se progettiamo di posizionarle in giardino. La semina del nasturzio al chiuso permetterà di far fiorire prima, in primavera, la pianta, e la proteggerà dal freddo dell’inverno. Tra le quattro e le sei settimane, prima della primavera, è il momento più consigliato per la semina, che deve essere fatta utilizzando un vaso per seme, riempiendo il contenitore di torba, sabbia fine e terriccio leggero.
La terra ideale non deve essere troppo ricca di nutrimento, per questo si consiglia di limitare le concimazioni azotate che favorirebbero altrimenti più la produzione delle foglie che quella di fiori. Più indicata, al limite, è una concimazione con compost o fertilizzante ricco di fosforo.
La posizione ideale per i vasi è un davanzale esposto al sole, ma non diretto quando fa troppo caldo, per impedire che il terreno si secchi esageratamente.
Una volta superato il freddo più forte sarà possibile scegliere se piantare i nasturzi in giardino, ma potremo anche uscire finalmente le piante e metterle nei nostri balconi, per esempio, o davanti la porta di casa, insomma ovunque possa godere dell’aria aperta e far godere dei suoi colori. Un’altra opzione è quella di porre le piante su quei cesti di vimini che possono essere appesi e messi un po’ ovunque.
Per quanto riguarda le innaffiature, data la povertà del terreno nella quale il nasturzio fiorisce meglio, è importante innaffiare soltanto quando il terreno è effettivamente secco. Un’innaffiatura frequente rischierebbe di far morire la pianta, quindi limitiamo gli interventi a una o massimo due volte a settimana. Se il terreno è ancora umido, quindi, aspettare un paio di giorni.
Come coltivare il nasturzio in giardino
Il nasturzio può essere coltivato in giardino, ma è importante conoscere tutti gli accorgimenti necessari affinché la pianta cresca e si sviluppi, le cure successive non sono particolarmente impegnative.
Terreno ideale
Il nasturzio necessita di terreni poveri e ben drenati, non troppo fertili, perché un’eccessiva quantità di humus stimola eccessivamente la crescita delle foglie a discapito dei fiori. Quindi, se coltivato in un suolo troppo ricco di nutrienti, la fioritura potrebbe essere molto scarsa. Il pH del terreno deve essere compreso tra 6 e 7.
Esposizione
Questa specie teme il gelo, motivo per il quale è generalmente coltivata come annuale. Predilige una posizione a pieno sole, ma può adattarsi anche alla mezz’ombra, soprattutto in zone climatiche calde. Per favorire la produzione di fiori, la pianta deve godere di almeno 6 ore di luce diretta durante il giorno. Se viene coltivata in ambienti troppo ombrosi, tende a sviluppare soprattutto foglie.
Irrigazione
Per l’innaffiatura, il segnale di cui dobbiamo tenere conto sarà sempre dato dal terreno, premendo un dito su di esso per vedere se polveroso o secco. In questo caso è bene innaffiare uniformemente la pianta o la zona di semina, versando l’acqua intorno alle radici, invece che dall’alto.
Durante la stagione più calda è bene irrigare la mattina, così da permettere alla terra di asciugarsi col calare della sera: innaffiare al tramonto, al contrario, potrebbe tenere troppo l’umidità e favorire la produzione di muffe e marciumi.
Accortezze
Prima di fiorire, il nasturzio assomiglia ad una erbaccia da eliminare, è bene quindi etichettare la pianta nel punto di dimora per evitare di strapparla durante la pulizia delle erbacce infestanti, molto importanti per evitare che ai nasturzi manchi l’acqua e le sostanze nutritive.
Un altro modo per mantenere la pianta più attiva è la potatura dei fiori morti o appassiti, che permetterà a nuovi boccioli di crescere più in forma.
Riproduzione del nasturzio
Il nasturzio può essere propagato sia per semina che per talea, due metodi efficaci per ottenere nuove piante. La semina si può effettuare recuperando i semi maturi dall’anno precedente, raccolti da luglio in poi, e conservandoli in un luogo asciutto fino alla primavera, quando potranno essere piantati in terra o in vaso.
La riproduzione per talea consiste nel prelevare un ramo di circa 8 cm, inserirlo nel terriccio e coprire il vaso con un foglio di plastica per mantenere l’umidità e favorire la radicazione, e dopo alcune settimane, la pianta potrà essere trapiantata.
Parassiti e malattie
I nasturzi non vengono colpiti da particolari malattie, diversa invece è la questione dei parassiti.
I fiori infatti sono facilmente attaccabili da acari e afidi: per la protezione delle piante, è consigliabile utilizzare prodotti specifici prima della fioritura, a scopo preventivo, quando il freddo comincia a diminuire. In alternativa, si può optare per l’utilizzo di macerato di aglio, un rimedio fatto in casa e naturale.
Raccolta e utilizzo del nasturzio in cucina
I fiori e le foglie possono essere raccolti durante la stagione di crescita, utilizzando delle forbici, per tagliare solo il necessario per il condimento, avendo cura di non spogliare troppo la pianta.
Il sapore dei fiori di nasturzio è molto forte, e può essere utilizzato per condire insalate e contorni, nell’insalata mista, abbinato a verdure dolci come gli spinaci, oppure tritato con le patate o sull’insalata di uova. Ancora, può essere usato per guarnire pasta, dolci e insalate biologiche. Le possibilità sono molte, e l’indicazione generale è quella di sbizzarrirsi come il nostro palato meglio creda.
Il significato simbolico del nasturzio
Il nasturzio ha assunto il simbolo della lotta per la somiglianza dei suoi fiori con la forma di un elmo. Questi fiori venivano incisi su elmi, scudi e spade del passato, e infondevano simbolicamente lo spirito combattivo negli uomini che scendevano in campo. Anche nella modernità il suo significato non è cambiato poi molto, divenendo l’ideale simbolo di chi non si arrende di fronte ad una difficoltà o ad una avventura che sembra in salita.