Le Kalanchoe sono piccole piante succulente, ricercate non solo per il loro particolare fogliame, ma anche per i fiori dai colori caldi e vivaci. E’ appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, originaria dell’Arabia Saudita, dello Yemen, dell’America tropicale, dell’Africa centro-meridionale, dell’Australia, dell’Asia, principalmente del Madagascar. La foglia ha una consistenza carnosa e presenta delle crenature ai margini, mentre lo stelo termina con delicati fiorellini, che sbocciano durante il giorno, di diverse colorazione, dal rosso, al rosa, al giallo, all’arancio.
Sommario:
I diversi significati della kalanchoe
Comunemente definita pianta della felicità, secondo alcune ricerche scientifiche, chi possiede una Kalanchoe ha una percezione della vita più serena e più positiva. In effetti, già dall’antichità venivano definiti i talismani della felicità e si donava in segno di messaggio di buon augurio e prosperità.
Come prendersi cura della kalanchoe in vaso
La kalanchoe è una pianta abbastanza resistente e può facilmente venire coltivata in vaso ed essere una tra le migliori piante ornamentali, anche perché non cresce molto e non sporca in casa. Non soffre particolarmente la siccità e necessità di luce, anche se è sempre meglio evitare di posizionarla nei pressi di una fonte di calore.
Come si diceva, non soffre la siccità, infatti, deve essere annaffiata con estrema moderazione, badando bene che il terriccio sia completamente asciutto, tra un’annaffiatura e l’altra. Invece, quando le temperature si abbassano, arrivando ai 10°C, il terreno dovrà restare completamente asciutto. Ricordate, dunque, che più freddo c’è, meno acqua si darà.
Per mantenere la pianta sempre viva e rigogliosa, sarà sufficiente rinvasarla una volta all’anno con una composta per cactus, a cui si dovrà aggiungere della sabbia per agevolare il drenaggio dell’acqua. La concimazione, invece, verrà fatta dalla primavera all’estate due volte al mese a dosi dimezzate, mentre nelle stagioni invernali dovrà essere sospese.
Come coltivare la kalanchoe in giardino
Anche se, fondamentalmente, nasce come pianta ornamentale da interno, è possibile anche piantare la kalanchoe in giardino, ricordando di prestare alcune accortezza. Per prima cosa, anche se è una piante abbastanza resistente, evitate l’esposizione diretta ai raggi solari, piuttosto posizionatela in una zona di semi ombra, soprattutto durante l’estate. Tuttavia, necessità di una temperatura che non vado sotto i 5-10°C, dunque, durante l’inverno, ed in particolar modo se vivete in un luogo dal clima rigido, è opportuno spostarla in serra o, eventualmente, coprirla per bene, di modo che non soffra il freddo.
Per quanto riguarda le regole di concimazione ed annaffiatura, queste non sono diverse da quelle da adottare per le kalanchoe in appartamento.
Come curare la kalanchoe da eventuali parassiti o malattie
La pianta può andare incontro a diverse problematiche. Se le foglie vi sembrano molli, floscie e dall’aspetto malandato, molto probabilmente la causa è da rintracciare in un’annaffiatura troppo abbondante. Il rimedio è, dunque, quello di regolare la quantità d’acqua da somministrare e far asciugare per bene sia il terreno che le radici.
Se, invece, notate marciumi all’altezza del colletto ed anche un avvizzimento delle foglie e degli steli fiorali, la vostra kalanchoe è stata colpita da un fungo, precisamente da Phytophthora spp. Se non curate per tempo, le aree marcescenti si estenderanno a tutta la pianta abbastanza velocemente, per cui urge intervenire nel’immediato. Un rimedio efficace consiste nel ridurre l’umidità presente nell’ambiente, che favorisce il prolificare delle spore, e di trattare la pianta con specifici prodotti fungicidi, avendo cura di recidere le parti già infette.
Nel caso in cui doveste constatare la presenza di piccole escrescenze giallastre, vorrà dire che la vostra pianta sarà stata conteggiata dalla Puccinia spp, un particolare fungo, noto anche come ruggine. Non dovrete trascurare questa problematica, in quanto la malattia progredisce molto velocemente e in breve tempo potrebbe colpire tutta la pianta, seccandola. Anche in questo caso, bisognerà ridurre l’umidità nell’ambiente e adoperare un trattamento fungicida.
Un’altra probabile malattia che potrebbe colpire la vostra pianta di kalanchoe è la cocciniglia farinosa, che si manifesta con la comparsa di macchie sulla pagina inferiore delle foglie. Per eliminarla, trattare le zone colpite con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e strofinare, oppure lavate delicatamente con abbondante acqua e sapone neutro, avendo cura di risciacquarla per bene. Un altro esemplare di fungo che potrebbe colpire la vostra kalanchoe è la Botrytis spp, che si manifesta con macchie necrotiche sulle foglie accompagnate da muffa grigia. Anche in questo caso trattate la pianta con i metodi precedentemente indicati per combattere l’attacco dei funghi.
Come far propagare la kalanchoe
La kalanchoe si può propagare sia per seme che per talea. Se avete optato per la riproduzione tramite seme, dovete sapere che il periodo migliore per effettuarla va da febbraio ad aprile. I semi dovranno venire sparsi in maniera uniforme, creando delle file parallele, spinti leggermente, con l’ausilio di un pezzo di legno, sotto il terriccio, che preferibilmente dovrà essere per Cactus mischiato ad un po’ di sabbia fine. Onde evitare potenziali attacchi di funghi aggiungere all’acqua di irrigazione anche un fungicida ad ampio spettro, nelle dosi indicate nella confezione.
La moltiplicazione delle kalanchoe avviene più velocemente se si riesce a mantenere il terreno più umido possibile. Per tal ragione, si consiglia di coprirlo con un foglio di plastica trasparente così da riuscire ad ottenere una umidità costante. Se oltre a questo, sarete soliti utilizzare un nebulizzatore per inumidire il terreno, le vostre nuove kalanchoe cresceranno rigogliose.
Il vassoio, contente i semi, non dovrà mai stare sotto i raggi diretti del sole, anzi è preferibile tenerlo all’ombra, ed accertarsi che la temperatura si mantenga in maniera costante sui 21°C fino a quando non avranno germogliato.
Dopo di che, si potrà togliere il telo di plastica e sarà permessa l’esposizione al sole, evitando sempre le ore più calde. Una volte che le nuove piante di kalanchoe saranno cresciute a tal punto da poter venire manipolate, senza correre particolari rischi, allora si potranno trapiantare con estrema cura e delicatezza, magari servendosi di una forchetta in modo da non danneggiare nessuna parte con le mani, nel terriccio, alla stregue delle piante adulte.
Moltiplicare la kalanchoe per talea
Innanzitutto, se si vogliono ottenere buoni risultati, bisogna aspettare i mesi di marzo e aprile. Dopo di che, bisognerà prelevare, dalle estremità dei fusti, degli spezzoni lunghi 8-10 cm tagliandoli con un coltello ben affilato, di modo che i tessuti non vengano sfilacciati, pulito e disinfettato alla fiamma. Ma, fate attenzione a non tagliare rami con boccioli fiorali o addirittura fiori, altrimenti il procedimento risulterà vano.
Dopo aver tagliato i rami, bisognerà farli asciugare per almeno due giorni, al termine dei quali bisognerà trattare la parte recisa con ormoni, che favoriscano la radicazione, e interrarli in una composta per cactus mescolata con sabbia grossolana. Bisognerà tenere il vaso in una zona ombreggiata, con temperatura costante che sia introno ai 21°C, e lo si dovrà ricoprire, servendovi di bastoncini o di tutori, con una plastica trasparente, ricreando un ambiente caldo ed umido. Bisognerà controllare quotidianamente la temperatura all’interno dell’involucro, così da assicurarsi che il terriccio sia sempre umido e da eliminare la condensa che si è addensata nella plastica.
Non appena compariranno i primi germogli, potrete togliere la plastica e trapiantare la pianta in un terriccio, fatto appositamente per kalanchoe adulte e spostarla nella parte della casa che più preferite.