domenica, Dicembre 22 2024

Integratori anticolesterolo: il riso rosso e la monacolina K

Ultimamente si è molto dibattutto sugli effetti collaterali delle statine contenute nei farmaci e su come ridurre i livelli di colesterolo in maniera naturale tramite uno stile di vita sano ed una alimentazione accorta e salutare.

Facendo riferimento ad alcuni studi effettuati negli anni ’80 dal ricercatore giapponese Akira Endo, venne scoperto che alcune tipologie di funghi sintetizzavano sostanze secondarie che, una volta purificate, portarono alla scoperta di tre molecole che vennero dette statine. Si trattativa della Lovastatina, della Simvstatina e della Pravastatina, principi attivi che vengono ancora oggi utilizzati e venduti come farmaci ipocolesterolemizzanti soggetti a prescrizione.

Negli ultimi anni è stata posta all’attenzione della classe scientifica la Monacolina K, un composto naturale ottenuto dalla fermentazione del Riso Rosso ( Monascus Purpures ), sostanza che in alcuni studi clinici sembrerebbe in grado di favorire i normali livelli di colesterolo nel nostro organismo, agendo sul colesterolo endogeno esattamente come le statine sintetiche.

Cosa sono il Colesterolo Endogeno e Colesterolo Esogeno ?

Un aspetto che non sempre viene evidenziato, quando si suggerisce di controllare il colesterolo attraverso una corretta alimentazione , è che solo una parte del colesterolo presente nel nostro sangue dipende dalla dieta. E’ il cosiddetto colesterolo esogeno, viene assunto attraverso l’alimentazione e dovrebbe essere intorno ai 200/300 mg al giorno.

Il restante viene sintetizzato dal nostro corpo e , per questo motivo, viene detto colesterolo endogeno e va dai 600 mg ai 1000 mg.

Se il medico curante decide che la nostra ipercolesterolemia non necessita di essere trattata con i farmaci , possiamo ricorrere al controllo dell’alimentazione e ad integratori , che agiscano su entrambi questi tipi di colesterolo. Un esempio di integratore che agisce riducendo l’assunzione di colesterolo esogeno sono i fitosteroli. Il riso rosso si presenta come strategia supplementare a questo meccanismo, agendo invece sul colesterolo endogeno.

Come agiscono monacolina K e riso rosso sul colesterolo endogeno ?

La Monacolina K condivide con le statine farmaceutiche prima citate lo stesso meccanismo d’azione, consistente nel blocco parziale dell’enzima che attiva la sintesi endogena del colesterolo ( HMG-CoA reduttasi ). Un aspetto che spesso non viene sufficientemente evidenziato quando

Questa sostanza ottenuta dalla fermentazione del Riso Rosso per azione del lievito Monascus Purpurus, possiede la medesima struttura molecolare della Lovastatina, molecola precorritrice di tutte le statine vendute sotto forma di farmaci.

Effetti della monacolina k da riso rosso su colesterolo buono e colesterolo cattivo

Molti studi clinici eseguiti sul riso rosso fermentato hanno evidenziato la sua capacità nel ridurre naturalmente la frazione di colesterolo LDL ( il cosiddetto colesterolo cattivo ) favorendo al contempo un incremento del colesterolo HDL ( il cosiddetto colesterolo buono , ovvero la parte considerata “buona” per la nostra salute ).

L’efficacia di questo estratto si dimostra quindi interessante poiché, differentemente da altri integratori, le aziende produttrici di monacolina K possono riportarne, sulle loro etichette, i “claims” per ciò che concerne gli effetti positivi in termini di “mantenimento dei normali livelli di colesterolo”.

Integratori al Riso Rosso Fermentato, indicazioni e modo d’uso

Ricordiamo che si tratta sempre di un composto naturale privo di potere terapeutico, l’utilizzo di integratori contenenti riso rosso fermentato titolato in Monacolina K e altri ingredienti ipocolesterolemizzanti naturali può essere d’aiuto, ma solo se assunto dopo aver consultato il parere del proprio medico.

Gli organi internazionali riferiscono un dosaggio massimo di 10mg di monacolina K al giorno, un quantitativo che è presente in circa 350 mg di riso rosso fermentato. Non bisogna però mai eccedere nel dosaggio, poiché, in alcuni casi isolati, sono stati riscontrati effetti collaterali epatici e renali.

Altro importante accorgimento riguarda la titolazione dei principi attivi riportati sull’etichetta nutrizionale nonché lo stabilimento di produzione. Questo deve essere autorizzato dal Ministero dalla Salute e meglio ancora disporre di conformità GMP (Norme di Buona Fabbricazione).

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