martedì, Dicembre 3 2024

Davvero il latte fa male al fegato? Quanto c’è di vero? Iniziamo col dire che il latte è una bevanda molto amata e consumata, sia da adulti che da bambini. Se una persona è sana e non è intollerante al lattosio, può berlo in totale sicurezza per la salute.

Il latte è una bevanda composta da proteine, grassi e carboidrati. Di solito, il consumo moderato di latte non provoca danni al fegato. Questo organo è però coinvolto nella metabolizzazione dei nutrienti, quindi l’eccessivo consumo di proteine animali presenti nel latte, potrebbe metterlo sotto pressione. Il latte è ricco di sostanze nutritive molto benefiche per la salute: vitamine, proteine essenziali, grassi sani e minerali, che fanno bene anche al fegato. Ma allora perché dovrebbe far male?

Gli effetti benefici del latte sul fegato

Vari studi scientifici hanno dimostrato che chi consuma più prodotti lattiero-caseari corre meno il rischio di sviluppare la steatosi epatica non alcolica. L’effetto benefico è dato dalle proteine del siero del latte, noto per le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che aiutano a ridurre stress ossidativo e stati infiammatori del fegato.

Inoltre, consumare regolarmente latticini, incluso il latte magro, riduce il rischio di formazione di grasso nel fegato.

Quando il latte fa male al fegato?

Il latte in sé non fa male al fegato, a meno che non si abbia una specifica condizione medica che richiede una restrizione nell’assunzione di lattosio e/o grassi.

Infatti, ci sono alcuni soggetti che devono evitare di assumere latte:

  • Gli intolleranti al lattosio, lo zucchero del latte. Il consumo può portare a sintomi come gonfiore, dolori e crampi addominali, diarrea.
  • Gli allergici alle proteine del latte. Dopo l’assunzione può scatenarsi una reazione con eruzioni cutanee, prurito diffuso e difficoltà a respirare.

Nei soggetti non allergici e/o non intolleranti, il consumo eccessivo di latte e latticini, può comunque causare gas, gonfiore e disagio generalizzato. In tutti i casi, è quindi molto importante non abusarne. Se bevi latte in quantità eccessiva ogni giorno, puoi affaticare il fegato.

Come capire se il fegato è affaticato?

Il termine “fegato affaticato” indica una serie di sintomi che possono essere associati a una possibile disfunzione epatica. Tra i più diffusi:

  • Stanchezza e fatica eccessiva.
  • Dolore o disagio nella parte superiore destra dell’addome.
  • Gonfiore addominale
  • Feci chiare e urine scure.
  • Perdita dell’appetito.

Questa sintomatologia è solo indicativa e incompleta. Possono esserci altre manifestazioni, che variano da persona a persona. Se hai uno o più di questi sintomi, ti consigliamo di rivolgerti al tuo medico di base. Sarà lui a indicarti gli eventuali test ed esami per arrivare a una diagnosi.

Quanto latte bere al giorno?

In assenza di allergie e intolleranze, è consigliato consumare circa 3 porzioni da 125 ml di latte al giorno. In presenza di problemi di sovrappeso, invece, si deve preferire il latte scremato o parzialmente scremato, che contiene meno grassi.

Le porzioni di latte vanno distribuite durante l’arco della giornata e devono tener conto anche di eventuali lattici già assunti. La sera è possibile bere latte, ma bisogna aspettare almeno un’ora  prima di mettersi al letto, perché sia la bevanda che la posizione, possono favorire episodi di reflusso gastroesofageo.

Il momento migliore per bere il latte è al mattino, un ottimo modo per iniziare la giornata reidratando l’organismo e apportando zuccheri naturali. Puoi consumarlo sia caldo che freddo, aggiungendo tè o caffè.

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