Il ginseng è stato utilizzato per secoli nella medicina tradizionale cinese per le sue proprietà antinfiammatorie e per combattere la fatica e lo stress. Scopriamo le proprietà del ginseng, i benefici per la salute, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Questa piccola pianta a crescita lenta, dalle radici corpose, può essere classificata in tre modi, in base alla sua coltivazione: fresco, bianco o rosso.
Il ginseng fresco viene raccolto prima di 4 anni, quello bianco viene raccolto tra i 4 ed i 6 anni ed infine quello rosso viene raccolto dopo i 6 anni.
Esistono diversi tipi di questa pianta, le sue forme più conosciute sono: il ginseng Americano (Panax quinquefolius) ed il ginseng Asiatico (Panax ginseng).
La concentrazione dei composti attivi del ginseng Americano e di quello Asiatico possono essere variabili, così come possono variare gli effetti che essi hanno sul nostro corpo. Si pensa che il ginseng Americano lavora come agente rilassante, mentre invece la varietà Asiatica ha un effetto rigenerante (1, 2).
Il ginseng contiene due importanti composti: i ginsenosidi e la gintonina. Questi composti si completano a vicenda per fornire benefici alla salute (3).
Sommario:
Ginseng: proprietà e benefici per la salute
Ecco le principali proprietà e benefici del ginseng scientificamente provati:
1. Il ginseng è un potente antiossidante in grado di ridurre le infiammazioni
Il ginseng possiede benefiche proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie (4).
Alcuni test di laboratorio hanno mostrato che l’estratto di ginseng ed i composti ginsenosidi potrebbero inibire le infiammazioni ed aumentare la capacità antiossidante nelle cellule (5, 6).
I risultati sarebbero promettenti anche sugli esseri umani.
Durante uno studio è stato chiesto a 18 giovani atleti di prendere 2 grammi di ginseng rosso Coreano tre volte al giorno per sette giorni, per poi indagarne gli effetti; in seguito vennero testati alcuni livelli dei loro marker infiammatori dopo aver eseguito un esercizio di prova: questi livelli erano significativamente più bassi e durarono fino a 72 ore dopo il test (7).
Un altro studio ha seguito le persone con infiammazione cutanea nelle quali si riscontrò un miglioramento nell’attività infiammatoria ed anti ossidativa dopo un trattamento a base di ginseng rosso Coreano (8).
Infine, uno studio più grande si è occupato di seguire 71 donne in post-menopausa, alle quali si chiese di prendere 3 grammi di ginseng rosso per 12 giorni: vennero in seguito misurati i marker di stress ossidativo e l’attività antiossidante. I ricercatori conclusero che il ginseng rosso potrebbe aiutare a ridurre lo stress ossidativo aumentando l’attività degli enzimi antiossidanti (9).
RIASSUNTO: È stato dimostrato che il ginseng può aiutare a ridurre i marker infiammatori ed aiutare a proteggere contro lo stress ossidativo.
2. Può apportare benefici alle funzioni cerebrali
Il ginseng potrebbe aiutare a migliorare le funzioni cerebrali come la memoria, il comportamento e l’umore (10, 11).
Alcuni test di laboratorio e studi sugli animali hanno mostrato che i composti presenti nel ginseng, come i ginsenosidi e la vitamina K, potrebbero proteggere il cervello dai danni causati dai radicali liberi (12, 13, 14).
Uno studio ha seguito 30 persone in salute che hanno consumato 200 mg di Panax Ginseng ogni giorno per 4 settimane. Al termine dello studio, mostrarono dei miglioramenti nella salute mentale, nell’umore e nel comportamento sociale.
Tuttavia, questi benefici smettevano di essere significativi dopo 8 settimane, suggerendo che gli effetti del ginseng potrebbero diminuire dopo un utilizzo prolungato (15).
Un altro studio ha esaminato gli effetti di una singola dose da 200 o 400 mg di Panax Ginseng su 30 adulti, prima e dopo aver effettuato un test durato 10 minuti, si vide che vennero influenzati: i livelli di zucchero nel sangue, le prestazioni mentali e la fatica mentale.
La dose da 200mg, al contrario di quella da 400, era più efficace nel migliorare le performance mentali e l’affaticamento durante un test (16).
È possibile che il ginseng abbia aiutato l’assorbimento dello zucchero da parte delle cellule, portando a migliori prestazioni e ad una ridotta fatica mentale. Non è ancora chiaro, tuttavia, come sia possibile che la dose più bassa sia risultata più efficace.
Un terzo studio ha scoperto che prendere 400 mg di Panax Ginseng ogni giorno per otto giorni migliora la calma e le prestazioni in matematica (17).
Inoltre, altri studi hanno scoperto effetti molto positivi sulle funzioni cerebrali e sul comportamento nelle persone con Alzheimer (18, 19, 20).
RIASSUNTO: È stato visto che il ginseng apporta benefici alla mente e all’umore, sia in persone in salute che in persone con Alzheimer.
3. Potrebbe migliorare la disfunzione erettile
La ricerca ha mostrato che il ginseng potrebbe essere una valida alternativa ai trattamenti contro la disfunzione erettile (ED) negli uomini (21, 22).
Sembrerebbe infatti che alcuni composti presenti in questa pianta siano in grado di proteggere contro lo stress ossidativo nei vasi sanguigni e nei tessuti del pene, e potrebbero aiutare a ripristinare le sue normali funzioni (23, 24).
Inoltre, studi hanno mostrato che il ginseng potrebbe promuovere la produzione di ossido nitrico, un composto che migliora il rilassamento muscolare nel pene, aumentandone la circolazione sanguigna (24, 25).
Uno studio ha scoperto che gli uomini trattati con ginseng rosso Coreano hanno un miglioramento del 60% nei sintomi della disfunzione erettile, mentre invece quelli trattati con i farmaci appositi avrebbero un miglioramento del 30% (26).
Un altro studio ancora ha mostrato che 86 uomini con la disfunzione erettile avevano avuto miglioramenti significativi dopo aver preso, per otto settimane, 1.000 mg di estratto di ginseng invecchiato (27).
Tuttavia, servono studi più approfonditi per trarre conclusioni definitive sull’effetto del ginseng sulla disfunzione erettile (24).
RIASSUNTO: Il ginseng potrebbe migliorare i sintomi della disfunzione erettile, diminuendo lo stress ossidativo nei tessuti e migliorando il flusso sanguigno nei muscoli del pene.
4. Il ginseng è utile per rinforzare il sistema immunitario
Il ginseng potrebbe rinforzare il sistema immunitario. Alcuni studi hanno infatti esplorato gli effetti del ginseng sul sistema immunitario, focalizzandosi sui pazienti con cancro che dovevano ricorre a trattamenti chirurgici o alla chemioterapia.
Uno studio si è occupato di seguire 39 persone con cancro allo stomaco dopo le procedure chirurgiche, trattandoli con 5.400 mg di ginseng al giorno per due anni.
Curiosamente, queste persone ebbero miglioramenti significativi nelle funzioni immunitarie ed una minore ricorrenza dei sintomi (28).
Un altro studio ha esaminato gli effetti dell’estratto di ginseng rosso sui marker del sistema immunitario in persone con cancro allo stomaco in stadio avanzato, sottoposti a chemioterapia post-operatoria.
Dopo tre mesi si vide che quelli che assunsero estratto di ginseng rosso avevano dei marker migliori, rispetto a quelli che vennero curati con i placebo (29).
Inoltre, uno studio ha suggerito che le persone che assumono ginseng potrebbero avere fino al 35% di possibilità in più di vivere senza malattie per cinque anni dopo aver eseguito della chirurgia curativa, e fino al 38% di possibilità in più di sopravvivere più a lungo, rispetto a coloro che non ne assumono (30).
Sembrerebbe inoltre che l’estratto di ginseng è in grado di migliorare gli effetti dei vaccini contro le malattie come l’influenza (31).
Anche se questi studi mostrano dei miglioramenti nel sistema immunitario delle persone con il cancro, è necessaria un’ulteriore ricerca per dimostrare l’efficacia del ginseng nel migliorare la resistenza alle infezioni nelle persone in salute (32).
RIASSUNTO: Il ginseng potrebbe rinforzare il sistema immunitario in persone con il cancro e potrebbe anche potenziare gli effetti di alcuni vaccini.
5. Potrebbe avere effetti benefici contro il cancro
Il ginseng potrebbe essere utile per ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro (33).
I ginsenosidi presenti in questa pianta aiuterebbero infatti a ridurre le infiammazioni e a fornire una protezione antiossidante (34, 35).
Il ciclo cellulare è il processo per cui le cellule crescono e si dividono, i ginsenosidi potrebbero apportare benefici a questo ciclo, prevenendo un’anormale produzione e crescita delle cellule (34, 35).
Un’analisi, effettuata analizzando diversi studi, ha indicato che le persone che assumono il ginseng hanno un rischio del 16% minore di sviluppare il cancro (35).
Inoltre, uno studio osservazionale ha suggerito che le persone che assumono il ginseng potrebbero essere meno propense a certi tipi di cancro, come quello alle labbra, quello alla bocca, quello esofageo, quello allo stomaco ed al colon, quello polmonare e quello al fegato (36).
Il ginseng potrebbe inoltre aiutare a migliorare la salute dei pazienti sotto chemioterapia, ridurne gli effetti collaterali e migliorare gli effetti di alcuni medicinali (34).
Se però, da una parte, alcuni studi hanno mostrato un ruolo importante del ginseng per la prevenzione del cancro, dall’altra, essi rimangono ancora inconcludenti (37).
RIASSUNTO: I ginsenosidi presenti nel ginseng sembrerebbero regolare le infiammazioni, provvedere protezione antiossidante e mantenere in salute le cellule: tutto ciò potrebbe aiutare a prevenire il cancro. Ma, ad ora, serve più ricerca per poter affermare tutto ciò con certezza.
6. Il ginseng è utile per combattere la stanchezza ed aumentare i livelli di energia
È stato dimostrato che il ginseng aiuta a combattere la fatica e ad aumentare le energie.
Diversi studi, effettuati sugli animali, hanno trovato una correlazione tra alcuni componenti del ginseng – come i polisaccaridi e gli oligopeptidi – e un minore stress ossidativo nelle cellule, il che potrebbe aiutare a combattere la stanchezza (38, 39, 40).
Uno studio, durato 4 settimane, ha preso in studio due gruppi di persone con stanchezza cronica: ad un gruppo vennero dati dei placebo, mentre all’altro vennero dati 1-2 grammi di Panax Ginseng: al termine dello studio si vide che quelli a cui venne dato il Panax provarono meno stanchezza fisica e meno stanchezza mentale, e in essi avvenne anche una riduzione dello stress ossidativo, risultati che invece non si riscontrarono nel gruppo che prese i placebo (41).
In un altro studio, invece, si presero in esame due gruppi di persone sopravvissute al cancro, sofferenti di affaticamento: ad un gruppo vennero dati 2.000 mg di ginseng Americano e ad un altro gruppo vennero dati dei placebo. Dopo otto settimane, quelli che presero il ginseng avevano i livelli di stanchezza significativamente più bassi rispetto a coloro che presero, invece, i placebo (42).
Inoltre, un’analisi ha evidenziato che gli integratori a base di ginseng potrebbero ridurre la stanchezza e migliorare allo stesso tempo l’attività fisica (43).
RIASSUNTO: Il ginseng potrebbe aiutare a combattere la stanchezza e potrebbe anche migliorare l’attività fisica, abbassando i danni ossidativi e aumentando la produzione di energia nelle cellule.
7. Potrebbe aiutare ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue
Il ginseng sembra essere benefico nel controllo dello zucchero nel sangue nelle persone con o senza diabete (44, 45).
Sia il ginseng Americano che quello Asiatico migliorerebbero le funzioni cellulari del pancreas, potenziando la produzione di insulina e migliorando l’assorbimento dello zucchero nei tessuti (44).
Inoltre, alcuni studi hanno mostrato che l’estratto di ginseng aiuta a provvedere una protezione antiossidante che riduce i radicali liberi nelle cellule delle persone con il diabete (44).
Uno studio ha esaminato gli effetti di 6 grammi di ginseng rosso Coreano, presi insieme ai medicinali anti-diabetici, su 19 persone con diabete di tipo 2.
Curiosamente, essi riuscirono a mantenere un buon controllo della glicemia per tutte e 12 le settimane. Altri risultati furono: una diminuzione dell’11% della glicemia; il 38% in meno di produzione di insulina a digiuno; un aumento del 33% nella sensibilità insulinica (46).
Un altro studio ha mostrato che il ginseng Americano ha aiutato a migliorare i livelli di glicemia in 10 persone che avevano assunto bevande zuccherate (47).
Sembrerebbe che il ginseng rosso fermentato può essere ancora più efficace nel controllo della glicemia. Il ginseng fermentato è prodotto con l’aiuto di batteri vivi che trasformano i ginsenosidi in composti più potenti e più facili da assorbire (48).
Infatti, uno studio ha dimostrato che prendere giornalmente 2.7 grammi di ginseng rosso fermentato era efficace nel ridurre i livelli di zucchero nel sangue ed aumentava i livelli di insulina dopo un pasto di prova (49).
RIASSUNTO: Il ginseng, in particolare il ginseng rosso fermentato, può aiutare ad aumentare la produzione di insulina e a potenziare l’assorbimento dello zucchero nelle cellule, provvedendo anche a fornire una protezione antiossidante.
Ginseng: usi e modi d’assunzione
ATTENZIONE: questo articolo è esclusivamente di carattere informativo, pertanto non ha valenza medica. Per la dose e l’assunzione del ginseng occorre il parere del medico, specie se si soffre di gravi patologie o se si è soggetti sensibili ai potenziali effetti collaterali.
La radice di ginseng può essere consumata in diversi modi. Può essere mangiata cruda oppure può essere bollita un po’, in modo da renderla più morbida.
Può anche essere cotta in acqua per fare del tè: per fare ciò basterà aggiungere dell’acqua calda a del ginseng fresco appena tagliato, e lasciarlo immerso per diversi minuti.
Il ginseng può essere aggiunto a diverse ricette come le zuppe o le verdure saltate.
Il suo estratto può essere venduto sotto forma di polvere, di capsule e di olio.
La quantità da assumere dipende da ciò che volete migliorare nel vostro corpo. In generale, comunque, è consigliata una dose giornaliera di 1-2 grammi di radice di ginseng, oppure 200-400 mg di estratto. Naturalmente è meglio cominciare con piccole quantità, per poi eventualmente aumentarle con il tempo.
Cercate un estratto di ginseng standard, contenente il 2-3% di ginsenosidi, e consumatelo prima dei pasti per favorirne l’assorbimento e trarne i benefici.
RIASSUNTO: Il ginseng può essere mangiato crudo, fatto con un po’ di tè o aggiunto a diverse pietanze. Può anche essere consumato sotto forma di polvere, capsule o olio.
Ginseng: controindicazioni ed effetti collaterali
Secondo la ricerca il ginseng è sicuro e non dovrebbe provocare alcun effetto collaterale.
Tuttavia, le persone che assumono farmaci per il diabete, dovrebbero monitorare attentamente la loro glicemia se iniziano ad assumere del ginseng, per assicurarsi che i livelli non scendano troppo.
Inoltre, il ginseng potrebbe ridurre l’efficacia dei farmaci anticoagulanti.
Per queste ragioni sarebbe meglio consultare il vostro dottore prima di usare integratori a base di ginseng.
Tenete in considerazione che l’assenza di studi approfonditi il ginseng non è raccomandato per i bambini e per le donne incinte o in fase di allattamento.
Infine, ci sono prove che suggeriscono che l’uso prolungato del ginseng potrebbe diminuire la sua efficacia.
Per massimizzare i suoi benefici dovreste prendere il ginseng in cicli di 2-3 settimane, con 1-2 settimane di stop (14).
RIASSUNTO: Il ginseng sembra essere sicuro, ma le persone che prendono determinati farmaci dovrebbero fare attenzione ad eventuali interazioni tra farmaci e ginseng.
Come riconoscere il ginseng
Facente parte della famiglia delle Araliaceae, il ginseng è una pianta perenne, che puoi arrivare anche ai settanta centimetri di altezza, presenta un fusto con foglie sottili, dentellate ed acuminate, i fiori sono androgini di colore giallo tendente al verde mentre il frutto è costituito da una drupa viola, lucida e globosa, contenente due semi.
La radice è commestibile, lunga dai tre ai venti centimetri, rugosa, antromorfa. E’ dura ma anche flessibile ed ha un sapore piccante, amarognolo e vagamente dolce allo stesso tempo.
Da questa radice si estraggono tutti i preparati che si ritiene curino: lo stress, il diabete mellito, la stanchezza, l’impotenza, l’affaticamento e l’invecchiamento.
Curiosità sul ginseng
Il ginseng è originario delle regione dell’Asia Orientale come Corea, Cina e Siberia. Si è molto diffusa anche in Vietnam ed in Nord America.
Secondo la leggenda fu l’imperatore cinese Shen, circa quattromila anni fa, ad avanzare l’ipotesi che si trattasse di una panacea contro tutti i mali e la considerò la più importante fra le piante. Il periodo della raccolta, era sempre un problema per gli addetti: essi temevano i furti per via del fatto che, più la radice aveva forma antropomorfa più era ricercata e pagata.
Il ginseng cresce bene in luoghi ombrosi poiché non ama l’esposizione al sole, si semina in autunno ed occorre aspettare sei anni prima che le radici siano pronte, una volta raccolte si lasciano essiccare per un mese: più lunga è l’essiccazione e più vecchia è la radice, migliore sarà il ginseng.
Conclusione finale
Il ginseng è un integratore vegetale utilizzato per secoli nella medicina Cinese.
Viene generalmente utilizzato per i suoi effetti antinfiammatori ed antiossidanti e potrebbe inoltre aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue ed avere benefici contro alcuni tipi di cancro.
In più, il ginseng potrebbe rinforzare il sistema immunitario, potenziare le funzioni cerebrali, combattere la stanchezza e migliorare i sintomi della disfunzione erettile.
Il ginseng può essere assunto crudo o lievemente bollito. Oppure può essere aggiunto alla vostra alimentazione sotto forma di polvere o capsule.
Sia che vogliate migliorare una determinata patologia, sia che vogliate dare semplicemente una spinta alla vostra salute, il ginseng merita sicuramente di essere provato almeno una volta!