Ginkgo biloba, una pianta dalle straordinarie proprietà. Sicuramente ne avrete sentito parlare e l’avrete vista fra gli ingredienti degli integratori, è molto comune. Ma a cosa serve il Ginkgo biloba? Quali benefici può apportare alla nostra salute? Ha delle controindicazioni? Risponderemo a tutte queste domande.
Sommario:
Ginkgo biloba: proprietà e benefici
ATTENZIONE: le informazioni di seguito riportate non hanno carattere di prescrizione medica ma esclusivamente informativo, pertanto prima dell’utilizzo chiedere il parere del medico di base.
Dunque, il Ginkgo biloba ha diverse proprietà benefiche per l’organismo.
Analizziamo prima il contenuto:
- Ginkgolidi (A, B, C, J, K, M, Q, P);
- Glucosidi flavonoidici (kampferolo, quercetina, isoramnetina, acido cumarico, catechine, proantocianidine);
- Flavoni (apigenina, luteolina);
- Flavanoli;
- Polisaccaridi;
- Alcoli;
- Chetoni;
- Aldeidi;
- Fenoli
- Terpeni (bilobalide).
I suoi benefici per l’organismo non sono stati scoperti di recente ma erano già noti anticamente, la medicina cinese prevede l’utilizzo del Ginkgo biloba per le affezioni di cuore e polmoni, ma anche contro i geloni.
Vediamo nel dettaglio quali sono le proprietà del Ginkgo biloba:
- antiossidante, combatte l’azione dannosa dei radicali liberi grazie ai polifenoli e flavonoidi;
- migliora la memoria e la concentrazione, però solo dopo i 50 anni, nei soggetti giovani non sembra avere effetto;
- neuroprotettive;
- antiflogistiche, indicato particolarmente contro la cefalea e l’emicrania;
- contrasta le vertigini;
- rafforza la rete capillare, diminuendo la permeabilità ed aumentando il tono della parete vasale;
- previene la demenza senile e la malattia di Alzheimer;
- migliora la circolazione sanguigna, soprattutto quella periferica;
- aiuta a tenere sotto controllo aterosclerosi e malattie del cuore e dei vasi;
- contrasta le allergie essendo un vasodilatatore delle arterie ed un vasocostrittore delle vene;
- combatte la fame nervosa, le tisane in particolare si rivelano molto utili.
IL Ginkgo biloba è consigliato soprattutto contro: asma, ronzio alle orecchie, vertigini, dolori intermittenti alle gambe, geloni e mal di testa.
Sono ancora in atto gli studi su eventuali effetti positivi sugli acufeni.
Anche per quanto riguarda la claudicatio intermittens, un disturbo della deambulazione causato per lo più da una malattia occlusiva arteriosa periferica, sono in corso delle ricerche.I
l ginkgo biloba ha effetti positivi anche sulla vista, aiuta a contrastare il glaucoma e la degenerazione maculare che altera la retina.
Ginkgo biloba: uso e controindicazioni
In commercio il ginkgo biloba si trova sotto forma di infuso, gemmoderivato, capsule, estratti secchi e tintura madre.
Generalmente, ma ogni caso va valutato a sé dal medico o dall’erborista, si prevede l’assunzione giornaliera in dosaggio che va da 120 a 240 mg, una o due volte al giorno. Si fa una pausa di almeno un mese e poi si può riprendere se è necessario. Chiedere sempre il parere del medico o dell’erborista.
Come preparare una tisana di Ginkgo biloba
occorrente:
- 1 cucchiaio raso foglie di ginkgo,
- 1 tazza d’acqua.
Mettere a bollire l’acqua, togliere dal fuoco e versarvi le foglie. Coprire ed attendere 10 minuti. Filtrare e bere a stomaco vuoto.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Il Ginkgo biloba non è un rimedio naturale da sottovalutare.
Non va assunto nel caso in cui si faccia uso di:
- antiaggreganti piastrinici;
- anticoaugulanti;
- cardioaspirina;
- aspirina.
Potenzia i seguenti farmaci: nifedipina, diltiazem, digossina, antiaggreganti, papaverina, trazodone.
Riduce l’effetto di omeprazolo, tiazidici, nicardipina, aloperidolo, ipoglicemizzanti sia insulina che antidiabetici orali.
Evitare l’assunzione in concomitanza con rimedi a base di salice o di aglio, perché si può incorrere in lesioni gastriche.
Non assumere in gravidanza e allattamento.
Non assumere in caso si soffra di epilessia.
E’ sconsigliato a chi deve sottoporsi a interventi chirurgici per non favorire l’insorgenza di emorragie.
Durante il periodo di assunzione è sconsigliata l’esposizione al sole o cicli abbronzanti per mezzo di lampade, in quanto il Ginkgo biloba è fotosensibilizzante.
ATTENZIONE: i frutti e i semi sono tossici e pertanto non vanno ingeriti.
La polpa dei frutti può causare dermatiti da contatto.
Un consumo eccessivo può causare effetti collaterali quali:
- emicrania;
- disturbi gastrointestinalinausea;
- diarrea;
- vertigini;
- mal di stomaco;
- irrequietezza;
- vomito.
Ginkgo biloba: caratteristiche e curiosità
Fa parte della famiglia delle Ginkgoaceae, è l’unica ad esser rimasta della sua specie. Si stima che la sua origine risalga a 250 milioni di anni fa nel Permiano ed è quasi un fossile vivente.
Originariamente nasce in Cina ed il suo nome è frutto di un errore di trascrizione del nome giapponese ginkyō derivante dal cinese “yin-kuo” che significa albicocca d’argento. Perchéé proprio albicocca? Perché le strutture dell’ovario in cui si trovano i semi sono simili a questi frutti. Fu Carlo Linneo nel 1771 a parlare nel suo trattato botanico di questa pianta, a Ginkgo aggiunse biloba dal latino “bi” e “lobus” un riferimento alle foglie divise in due lobi.
La pianta è arborea e può raggiungere i 40 m di altezza, ha una chioma larga, il tronco ramificato ed un legno giallognolo. Le foglie sono caduche, picciolate con lamina di colore verde chiaro. Fiorisce in primavera.
Gli esemplari giovani si riconoscono dalla chioma piramidale e la corteccia liscia color argento, mentre le piante più vecchie hanno una chioma ovale e la corteccia bruna.
Il Ginkgo biloba può essere coltivato, necessita di terreno acido, posizione soleggiata e clima fresco. Non sopporta le temperature rigide. La moltiplicazione avviene per margotta. C’è da dire che gli esemplari femmina hanno un odore piuttosto sgradevole, per questo di solito si preferisce coltivare gli esemplari maschili. Essenzialmente si coltiva perché è una pianta ornamentale, ma nessuno vi vieta di utilizzarne le benefiche proprietà.
2 curiosità:
- E’ il simbolo di Tokyo;
- Sei esemplari hanno resistito alle radiazioni di Hiroshima.
Vi è mai capitato di assumere integratori a base di Ginkgo biloba?