Le gardenie sono arbusti sempre verdi di piccole o medie dimensioni, la cui altezza massima non supera 150 cm, riconoscibili per via di una profumazione intensa. La pianta della gardenia produce dei meravigliosi fiori bianchi e foglie di un verde profondo, molto lucide e coriacee, dalla tipica forma ovale. In natura si sviluppa nelle zone più umide e con clima mite, come Africa, Asia e Oceania. E’, infatti, originaria della Cina e del Giappone, ma è possibile coltivarla, come pianta ornamentale, in qualunque parte del mondo.
Sommario:
I diversi significati della gardenia
La gardenia gode di diversi significati simbolici. Viene spesso identificata come simbolo di purezza e di gioia e, per tal ragione, viene usata per addobbare le chiese durante la celebrazione dei matrimoni, ma può anche rappresentare qualità come onesta e sincerità. In alcuni paesi, invece, rappresenta la bellezza che svanisce, probabilmente per via dell’aspetto che il fiore assume quando sta per appassire, diventando di un giallo opaco e dalla forma raggrinzita.
Come prendersi cura della gardenia in vaso
La particolarità della gardenia è che questa può essere facilmente coltivata sia in vaso dentro un appartamento o sul balcone, che piantata direttamente in giardino. Il modo corretto di prendersi cura di una gardenia in vaso è quello di fornirle un terriccio fresco, ricco ed acido, dal momento che si tratta di una pianta acidofila. Sarà opportuno, dunque, prepararne uno specifico, mescolando per bene la torba con poca sabbia ed aggiungendo anche del fertilizzante, oppure acquistarne uno al vivaio, fatto apposta per questo genere di piante.
Di solito, le gardenie tenute in appartamento non raggiungono notevoli dimensioni, dal momento che il vaso non permette all’arbusto di allargarsi al massimo, ma rimangono più contenute, superando, difficilmente, il metro di altezza. E’ consigliabile posizionarle in una zona della casa abbastanza luminosa, ma è bene evitare l’esposizione diretta dei raggi solari, che tenderebbero a rendere l’aria troppo asciutta. Per la stessa ragione, sarebbe bene evitare di posizionare la gardenia nei pressi di fonti di calore né vicino a porte o finestre, specie di quelle aperte con frequenza, onde evitare che l’arbusto sia continuamente soggetto a bruschi cambi di temperatura.
Per quanto riguarda l’annaffiatura, invece, questa deve avvenire con una certa regolarità, affinché il terreno si mantenga umido durante tutti i mesi dell’anno; tuttavia, bisogna prestare attenzione a non utilizzare troppa acqua, che potrebbe annegare le radici. La corretta annaffiature dovrebbe avvenire ogni 2 o 3 giorni o, comunque, una volta che il terreno si sia asciugato, con acqua priva di calcare, onde evitare lo sviluppo di clorosi ferrica.
Un altro consiglio fondamentale è quello di mantenere umida anche l’aria, vaporizzando con frequenza la chiama, ma facendo attenzione ad evitare i fiori. Per quanto riguarda il concime, invece, dovrà essere fornito ogni 2 settimane, ricordando di utilizzarne uno adatto per le piante acidofile.
Come coltivare le gardenie in giardino
Se si preferisce, è anche possibile coltivare la gardenia in giardino in quanto la pianta è in grado di resistere a gelate brevi e non troppo intense, durante le quali non si raggiungano i -10°C. Dunque, se vi trovate in una zona con un clima invernale particolarmente intenso, sarebbe più opportuno coprire la vostra gardenia oppure decidere di coltivarla in vaso, così da poterla spostare con più facilità, durante le giornate più fredde.
Anche in questo caso, è bene preparare il terreno adatto specifico per piante acidofile, sempre fresco e ben drenato, così che non sia soggetto a ristagni idrici. La posizione ideale, considerando le temperature presenti in Italia, è quella che più si avvicina al sottobosco, caratterizzato, dunque, da una mezz’ombra luminosa lontana da repentini sbalzi di temperatura. Pertanto, si dovranno evitare luoghi troppo soleggiati o eccessivamente ventosi, ma prediligere, al contrario, quelli più umidi ed ombreggiati.
Bisognerà procedere con annaffiature regolari, ricordandovi di intensificarle durante l’estate, e diminuirle in inverno. Anche se la pianta si trova in giardino, si dovrà vaporizzare, soprattutto durante i periodi più caldi, affinché si mantenga un ambiente umido e, come visto in precedenza, bisognerà fare attenzione ad evitare i fiori, che se no diventerebbero marroni, concentrando gli spruzzi solo sulla chioma.
Nel caso in cui non doveste trovare gli specifici esemplari di gardenia da giardino, si potrebbe anche pensare di piantare le specie destinate all’appartamento, usando alcune accortezze. Tra queste, quella di farle adattare lentamente al clima presente all’esterno, evitando di piantarle durante le stagioni fredde, ma, piuttosto, sarà più opportuno acquistare una gardenia da appartamento in primavera, di modo che si avrà più tempo per farla abituare al clima del nostro giardino in tempo per l’arrivo dell’inverno.
Come curare la gardenia da eventuali parassiti o malattie
Tra le problematiche principali che affliggono la gardenia, vi è la caduta dei fori. Ciò è causato, il più delle volte, dalla notevole differenza di umidità ambientale presente tra l’aria del vivaio e quella di casa, che, solitamente, tende ad essere molto più secca ed asciutta. Nei vivai, infatti, si ha la possibilità di lasciare vasche colme d’acqua ad evaporare lentamente ed, inoltre, la presenza di numerose piante vicine, tende a ricreare un clima che si avvicina notevolmente a quello presente nella foresta pluviale. Dunque, il segreto per ottenere delle gardenie piene di fiori, come quelle del vivaio, è riuscire a mantenere l’ambiente il più umido possibile ed evitare veloci sbalzi di temperatura.
Un’altra problematica legata alla gardenia, ma, in generale, a buona parte delle piante acidofile, è la clorosi, che ha come diretta conseguenza, l’ingiallimento di tutto il fogliame. Ciò è causato dal tipo di acqua che si usa per annaffiare l’arbusto solitamente quella proveniente dall’acquedotto che, contenendo una dose massiccia di calcare, rende le foglie gialle.
Qualunque tipo di cura, che varia dalla concimazione, all’aumento delle annaffiature, fino allo spostamento in luoghi più luminosi, non sarà in grado di risolvere la questione. Questo perché la clorosi ferrica viene provocata dalla carenza di ferro biodisponibile nel terreno, scatenata, la maggior parte delle volte, da un eccesso di calcare nell’acqua delle annaffiature. L’unica soluzione utile, affinché ciò non avvenga, è quella di annaffiare le gardenie solo con acqua demineralizzata, oppure con acqua del rubinetto, che però sia stata fatta riposare e decantare per almeno una giornata.
Propagazione della gardenia
La moltiplicazione della gardenia è un processo che avviene in maniera abbastanza facile. Sarà, infatti, possibile servirsi della talea, utilizzando dei rami, che non sono mai stati portatori di fiori.
E’ bene svolgere questa operazione durante i mesi più miti, come la primavera o l’autunno, avendo cura di tagliare i rami, di circa una decina di centimetri, con un taglio netto, servendosi di una cesoia molto affilata.
Dopo aver tolto le foglie situate nella parte bassa e diradate quelle nella parte superiore, le talee verranno posizionate poste nell’ormone radicante, e, successivamente, in un vassoio di taleggio, ricordando sempre di riempirlo con un terrifici appositamente sviluppato per le piante acidofile. Il terreno dovrà sempre essere mantenuto umido ed il vassoio posto in un luogo riparato, almeno fino a quando non si vedranno nascere i primi germogli.
La gardenia è, anche, in grado di produrre frutti contenenti semi fertili che, se seminati in un ambiente umido, in autunno o in inverno, germoglieranno. Tuttavia, avendo uno sviluppo piuttosto lento, risulta più soddisfacente propagarla tramite talea, che, in tempi relativamente brevi, vi permetterà di ottenere un arbusto ricco di fiori profumatissimi.