Avventurandomi in erboristeria ho scoperto la frangola la cui corteccia è un’ottima alleata dell’intestino. Come vedremo però è bene non esagerare perché può provocare brutti effetti collaterali. Se la si conosce si può anche raccogliere, ma sempre prestando attenzione alle nostre indicazioni. Scopriamo le proprietà della frangola, i benefici per la salute e le controindicazioni.
Sommario:
Frangola: caratteristiche e curiosità
La Frangola (Rhamnus frangula) è una pianta arborea, e fa parte della famiglia delle Ramnacee. L’etimologia deriverebbe dal latino frangere ovvero spezzare, forse riferito alla fragilità dei rami o forse alla sua proprietà lassativa.
Si suppone che sia originaria dell’Europa o forse di alcune regioni asiatiche, in Italia è presente soprattutto sul versante tirrenico dalla Versilia all’Agro Pontino e sull’Appennino tosco-marchigiano ma anche in Campania. Decisamente non è una pianta officinale fra le più famose, ma forse vi sarà capitato d’imbattervi nella sua tisana, magari in erboristeria.
La Frangola si presenta come una pianta cespugliosa con portamento arboreo; il tronco è robusto e legnoso con una corteccia fra il grigio ed il rosso mentre i rami sono fragili di colore rossiccio; la chioma è compatta con foglie verde lucido e caduche; i fiori sono ascellari dal colore che va dal verde al rosa ed infine i frutti sono piccole drupe globose, dal colore variabile dal verde al rosso fino al nero bluastro una volta raggiunta la completa maturità.
La frangola predilige i terreni umidi e sabbiosi, cresce bene nei boschi di pianura o di montagna e lungo le rive dei fiumi o delle paludi.
Ecco le principali tipologie:
- Rhamnus alpina: che però ha la corteccia grigio-bruna, risulta molto più ramificata, con foglie seghettate ed i fiori tendono al verde;
- Rhamnus rupestris: molto diffusa nel Carso, più bassa e compatta, le foglie sono più piccole e dentellate, più dure e più rotonde e si coprono di peluria da adulte;
- Cornus sanguinea: molto simile nella foglia, ma la corteccia è rossa nei rami giovani e grigia chiara nei vecchi.
La frangola è sempre stato un rimedio botanico? A dir la verità no, in diverse zone d’Europa ne si usava il carbone come polvere pirica, mentre in Italia il legno era impiegato per la fabbricazione delle pipe.
Frangola: proprietà e benefici
La frangola ha delle benefiche proprietà da non sottovalutare, vediamo quali sono:
- azione lassativa, favorisce la peristalsi, la produzione di muco e lo svuotamento dell’intestino;
- aiuta a regolare l’intestino;
- aiuta il fegato a depurarsi;
- a livello del colon, viene impedito il riassorbimento dell’acqua e dei sali di modo che la massa fecale acquisti volume e morbidezza;
- proprietà rinfrescanti;
- proprietà lenitive;
- proprietà antisettiche.
E questi sono i principi attivi della frangola:
- glucofrangulina
- ramnoxantina
- antrachinoni
- frangullina
- ramnocerina
- acido arachinico
- sostanze amare
- flavonoidi
- saponine
- triterpeni
- tannini
- alcaloidi ciclopeptidici
E’ possibile la presenza della tossina ramnotossina.
Frangola: utilizzi e rimedi naturali
La frangola va usata per stipsi occasionali, magari dovute ad un origine nervosa o ad un’alimentazione diversa, però indicativamente non va utilizzata per più di dieci giorni. In caso di stitichezza cronica prima di utilizzare i rimedi a base di frangola è bene rivolgersi al medico.
La frangola è particolarmente consigliata in caso di evacuazioni dolorose dovute a: ragadi, emorroidi, interventi chirurgici. E’ anche utilizzata per la preparazione ad interventi chirurgici o ad accertamenti diagnostici come la colonscopia.
Ricetta decotto di frangola
occorrente:
- 1 cucchiaino raso di frangola radice
- 1 bricco d’acqua
Porre la radice nell’acqua e mettere a bollire. Dopo qualche minuto dall’ebollizione spegnere. Lasciar riposare 10 minuti, filtrare e bere, la sera dopo cena.
Frangola: effetti collaterali e controindicazioni
ATTENZIONE: le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo informativo, non sono pertanto da considerarsi prescrizione medica. Prima di assumere rimedi a base di belladonna rivolgersi necessariamente al proprio medico. I rimedi naturali non sono in alcun modo sostitutivi dei farmaci, possono presentare controindicazioni e causare reazioni allergiche, si consiglia sempre per tanto molta cautela nell’utilizzo.
Assolutamente vietata la somministrazione a donne incinta, in allattamento ed ai bambini. Controindicato anche per chi soffre d’infiammazioni croniche all’intestino (colite, diverticolosi intestinale, emorroidi, ulcere, fistole perianali, occlusione intestinale) e mestruazioni dolorose.
Un uso eccessivo e prolungato può causare: diarrea, vomito, coliche, dipendenza, spasmi intestinali, perdita di potassio, dolori addominali e disidratazione.
Attenzione: può interagire con i farmaci per il cuore, come antiaritmici chinidinici e digitalici; con i diuretici, come la furosemide e con la vincamina.
Evitare di assumere rimedi a base di frangula in contemporanea a lassativi, farmaci per cardiopatie e diuretici, liquirizia, betabloccanti, cortisonici, macrolidi ed antiaritmici.
In caso di disordini alimentari e dieta non equilibrata consultare il medico prima dell’uso.
Un uso prolungato causa intestino pigro e dipendenza.
Vi è mai capitato di usare rimedi naturali a base di frangola?