giovedì, Novembre 21 2024

L’eterocromia è una condizione medica o genetica in cui una persona o un animale ha le iridi degli occhi di colore diverso. Il colore degli occhi dipende dalla quantità di melanina, in caso di anomalia della pigmentazione, in cui la sostanza è poca o assente, può verificarsi l’alterazione cromatica dell’iride.

Nella maggior parte dei casi, l’eterocromia non è la manifestazione di una patologia, la persona che ha gli occhi diversi, non ha problemi di vista o altre anomalie. Approfondiamo meglio l’argomento.

Che cos’è l’eterocromia?

L’eterocromia è una condizione oftalmica caratterizzata dalla presenza di iridi oculari con pigmentazioni cromaticamente differenti. Questo fenomeno comporta una variazione del colore dell’iride, ossia la parte colorata dell’occhio, tra gli occhi o all’interno di uno stesso occhio.

Se la concentrazione di melanina è più bassa, l’occhio tenderà ad essere azzurro, se invece è più alta, l’iride avrà i toni del marrone. Questa condizione può essere presente sin dalla nascita (eterocromia congenita) o può svilupparsi successivamente nella vita a causa di fattori come traumi, malattie oculari (ad es. sindrome di Horner, glaucoma pigmentario )o altre condizioni mediche.

L’eterocromia può coinvolgere sia la parte centrale dell’iride, chiamata stroma, che i bordi dell’iride, chiamati collarette.

Tipi di eterocromia

La manifestazione dell’eterocromia può variare, non tutte le persone hanno un occhio completamente diverso dall’altro. Ogni condizione ha una sua caratteristica distintiva, nello specifico:

Eterocromia totale

Chiamata anche eterocromia iridea o completa, indica la condizione in cui il colore degli occhi è completamente diverso. Ad esempio, uno può essere azzurro e l’altro marrone, oppure, uno verde e uno azzurro. L’eterocromia totale è molto più comune tra gli animali, e più rara negli essere umani.

Eterocromia parziale

Conosciuta anche come eterocromia settoriale, produce colori diversi all’interno dello stesso occhio. L’iride può apparire per metà marrone e metà verde o azzurra. È una manifestazione molto particolare e ancora più rara e può riguarda un solo occhio o tutti e due.

Eterocromia centrale

L’eterocromia centrale indica la presenza di un cerchio centrale nell’iride, di colore diverso da quello esterno. La persona con questa tipo alterazione del pigmento, ha al centro dell’iride, ad esempio, il colore blu, ed intorno il verde.

Occhi eterocromi: le cause

Come anticipato, l’eterocromia può manifestarsi in seguito a diverse ragioni, per lo più non legate a malattie oculari. Una persona con il colore diverso degli occhi vive normalmente, non ha alterazioni della vista dovute a questa condizione. Caso diverso, se l’eterocromia è sopraggiunta nel corso della vita per altre cause.

Eterocromia congenita

L’eterocromia congenita è presente fin dalla nascita, ha origine genetica e non è sintomo di una patologia sottostante. Può anche manifestarsi dopo alcuni mesi di vita, solitamente tra 5 e 8, quando il colore degli occhi si forma e stabilizza, ma anche in questo caso è da considerarsi congenita.

In ogni caso, il bambino che ha questa particolare deve essere visto da un oculista per escludere patologie come la sindrome di Horner o lesioni oculari.

Eterocromia acquisita

L’eterocromia acquisita comporta il cambiamento del colore a causa di un fattore esterno come un trauma o una malattia. Quindi, una persona che ha sempre avuto gli occhi dello stesso colore, si ritrova con un’eterocromia improvvisa.

A provocarla possono essere lesioni, ferite e traumi con:

  • Penetrazione di un corpo estraneo nell’occhio
  • Emorragia
  • Infiammazione dell’irride
  • Reazione ad alcuni tipi di farmaci
  • Malattie secondarie (herpes simplex, sarcoidosi, tubercolosi)

Tra le malattie primarie che possono causare l’eterocromia acquisita ci sono: glaucoma, siderosi, uveite, melanoma oculare.  Se l’eterocromia è data da una patologia sottostante, in alcuni casi, trattandola, il colore degli occhi potrebbe tornare alla normalità.

Eterocromia: come averla?

Le persone con occhi di colore diverso ci nascono. Nessun individuo può cambiare il colore dell’iride se non utilizzando delle lenti a contatto. Non è, infatti, possibile indurre il cambio naturale della colorazione.

Come abbiamo visto, una persona può però avere, nel corso della vita, gli occhi di colore diverso, in seguito a traumi e malattie.

In questo caso, trattandosi di eterocromia acquisita, è molto importante sottoporsi a una visita oculistica per capire le cause e valutare le conseguenze dell’occhio.

L’eterocromia è pericolosa?

Gli occhi eterocromi non sono associati a nessuna malattia o problema della vista, in quanto l’eterocromia è presente fin dalla nascita.

Se però si nota un cambio improvviso della colorazione dell’iride, ad esempio, si ha un colore occhi più chiaro, è bene recarsi dall’oculista per un controllo e scongiurare la possibilità che sia la conseguenza di una patologia visiva come il glaucoma.

Come si diagnostica l’eterocromia

Il colore diverso degli occhi è presente dalla nascita, pertanto, è sufficiente osservare la colorazione per confermare l’eterocromia.  

Se questa condizione compare successivamente, può essere il campanello d’allarme di qualche problematica oculare. L’oculista, attraverso una visita approfondita, valuta la condizione degli occhi e prescrive una serie di esami e test cromosomici necessari a risalire all’origine del problema.

Come trattare l’eterocromia

Siccome non è una condizione rischiosa per la salute, non occorre effettuare dei trattamenti. Nel caso in cui si provi un disagio estetico è possibile utilizzare una lenta a contatto per rendere più chiaro o più scuro l’occhio.

Se l’eterocromia è acquisita a causa di un trauma o una malattia, andrà ben valutata la causa scatenante, prima di procedere con il trattamento.

Più di recente, molte persone ricorrono alla cheratopigmentazione per cambiare colore agli occhi, si tratta di una vera e propria operazione, che comporta dei rischi, e molti dei pazienti sono persone con eterocromia.

Prima di valutare questo tipo di intervento, suggeriamo di chiedere informazioni e consiglio al proprio oculista di fiducia.

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