sabato, Novembre 23 2024

Gli elettrostimolatori muscolari hanno delle controindicazioni, ma solo per alcune persone e per casi specifici. L’elettrostimolazione è nata negli anni ’70 come terapia riabilitativa dei muscoli, oggi, utilizzata soprattutto dagli atleti professionisti.

Prevede l’utilizzo di un macchinario, l’elettrostimolatore, e degli elettrodi che vengono posizionati sul corpo, che generano impulsi elettrici per stimolare i muscoli. Può essere utilizzato per migliorare la forza muscolare, la resistenza e la flessibilità, ma anche per il recupero dopo un infortunio o un intervento chirurgico.

Elettrostimolazione per modellare il corpo

Oggi l’elettrostimolazione è impiegata tanto nel campo delle medicina estetica, molte persone ricorrono all’uso degli elettrostimolatori per tonificare i muscoli e avere una silhouette leggera e ben definita.

La contrazione dei muscoli provocata dall’elettrostimolazione stimola la lipolisi, processo che aiuta il corpo a smaltire il grasso in eccesso e drenare i liquidi.

Gli elettrostimolatori vengono utilizzati soprattutto in zone del corpo dove c’è un maggiore accumulo di lipidi, come interno coscia, braccia e glutei. Ma è richiesta anche per i fianchi e l’addome e per trattare la cellulite, questo perché la tonificazione dei muscoli, rende la pelle più liscia e compatta.

Il crescente utilizzo dell’elettrostimolazione per snellire e modellare il corpo, ha fatto sorgere, tra i curiosi, la seguente domanda: gli elettrostimolatori fanno male? Vediamo di fare chiarezza.

Elettrostimolatori: quali controindicazioni?

L’elettrostimolatore addominali fa male? È sempre possibile usare l’elettrostimolazione per uso estetico?  Iniziamo col dire che l’elettrostimolazione non ha particolari controindicazioni, per chi è in perfetta salute e non ha patologie o problemi cutanei.

L’unica controindicazione è data da un lieve arrossamento della cute nella zona in cui sono applicati gli elettrodi, se la persona è particolarmente delicata. Inoltre, se utilizzati di sera, gli elettrostimolatori possono provocare insonnia.

Quando gli elettrostimolatori fanno male?

L’elettrostimolazione muscolare va evitata da persone che si trovano in uno stato di salute particolare o che sono affette da patologie, nello specifico:

  • Individui con disturbi cardiaci, come pacemaker o altri dispositivi medici impiantati, perché potrebbe interferire con i dispositivi o causare complicazioni.
  • Persone che soffrono di epilessia, perché gli impulsi elettrici potrebbero potenzialmente scatenare una crisi epilettica.
  • Donne in gravidanza, specialmente nella zona addominale o nella regione lombare, a meno che non siano stati specificamente consigliati da un medico.
  • Soggetti con trombosi venosa profonda, condizione caratterizzata dalla formazione di coaguli di sangue nelle vene profonde.
  • Persone con ferite aperte, tagli, eruzioni cutanee, irritazioni o infezioni.
  • Soggetti affetti da arteriosclerosi e disturbi circolatori arteriosi.
  • Da chi soffre di disturbi emorragici (emofilia)

L’uso degli elettrostimolatori è controindicato anche nelle persone con forme gravi di diabete mellito, ernie discali, artrite acuta, mal di schiena e neoplasie. Gli effetti collaterali dell’uso dell’elettrostimolatore, in tutti questi casi, possono essere molto pesanti e portare a conseguenze importanti.

Per questa ragione, è fondamentale rivolgersi sempre al proprio medico, prima di sottoporsi a delle sedute di elettrostimolazione muscolare ed accertarsi di essere in uno stato di salute favorevole.

Alternative agli elettrostimolatori

Se rientri nei casi in cui l’elettrostimolazione può provocarti delle controindicazioni, puoi valutare delle alternative per lavorare sulla tonificazione dei muscoli del corpo. L’attività fisica è la migliore soluzione: ad esempio, l’allenamento con pesi liberi o macchinari da palestra, può fornire un’eccellente stimolazione muscolare, permettendoti di concentrarti su gruppi muscolari specifici.

Allo stesso modo, l’allenamento funzionale, come esercizi a corpo libero o l’utilizzo di attrezzi come TRX o kettlebell, può migliorare la forza, la stabilità e la mobilità in un unico ciclo di allenamento. In alternativa, puoi tonificare i muscoli praticando yoga o pilates, oltre che migliorare la flessibilità, la postura e rafforzare il core.

Chiedi sempre un consulto a un professionista del fitness, come un personal trainer, che saprà pianificare un programma di allenamento specifico per raggiungere gli obiettivi di tonificazione muscolare.

Previous

Zenzero in allattamento: proprietà, benefici, come usarlo in allattamento e le controindicazioni

Next

Ananas e cellulite: gli effetti benefici della bromelina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe Interessarti Anche