La dieta a zona è stata inventata dal medico Barry Sears nel 1995, negli USA. In origine fu creata per i pazienti diabetici ed aveva lo scopo di confinare l’insulina in un “blocco” per mantenerla stabile. E’ stata convertita a dieta dimagrante, quando ne si sono rilevati i benefici sulle persone cardiopatiche in eccesso di peso.
Sommario:
Cos’è la Dieta a Zona?
La dieta a zona, nata in ambito medico, si prefigge di tenere stabili i livelli d’insulina nel sangue, quindi contrastare il diabete, osteggiare le malattie cardiache e quelle autoimmuni. Di base si allevia il senso di fame tenendo stabile il livello di zuccheri in circolo ed introducendo nella dieta il 30% sia di lipidi che di proteine.
Il regime alimentare dev’esser composto in parti uguali da vitamine, fibre, Sali minerali, grassi buoni, zuccheri e proteine. Quindi naturalmente frutta e verdura per fibre, Sali minerali e vitamine; (ad esclusione di zucca, carota cotta e barbietole) proteine magre (ovvero pesce, carne bianca, latticini, albume d’uovo), grassi buoni derivanti dal pesce azzurro, dai semi oleosi e dall’olio evo; i carboidrati provengono da pane e pasta ma devono essere assunti oculatamente e preferibilmente integrali (avena, orzo, farro) mentre la frutta zuccherina va evitata. Da evitare carne in scatola, insaccati, latticini, panna, dolci, burro, succhi di frutta e formaggi.
L’alimentazione va distribuita in tutto l’arco della giornata, in cinque pasti al giorno (tre pasti principali più due spuntini), occorre bere due litri d’acqua al giorno
I benefici della dieta a zona:
Fra i benefici della dieta a zona evidenziamo:
- Niente sbalzi di umore: in molte diete, soprattutto se non sono bilanciate, la fame si fa sentire e questo comporta alterazione dell’umore che rendono difficile affrontare la normale routine;
- Si perde massa grassa: la dieta a zona è ottima per dimagrire perché si perde massa grassa non magra, quindi il tono muscolare permane;
- Concentrazione ed energia: quando si affronta una dieta dimagrante, molto spesso la fame e lo stress comportano anche poca lucidità mentale, mentre invece in questa dieta essendo gli zuccheri ad un livello costante non si verificano cali di energia o sensazione di spossatezza. Inoltre il grasso corporeo viene usato come rifornimento di energia. Infine non si avverte l’esigenza di mangiare cose dolci.
- Si tiene sotto controllo il diabete: grazie al bilanciamento dell’insulina si evitano i picchi di glicemia.
- Contro i tumori: la dieta a zona è un regime alimentare utile a prevenire i tumori al pancreas ed al colon ed inoltre aiuta a rinforzare il sistema immunitario.
- Prevenire le patologie delle ossa: con questa dieta si prevengono le patologie ossee quali artrite ed osteoporosi, poiché si riducono i livelli d’infiammazione.
- Si prevengono le patologie cardiache: riducendo i livelli d’insulina si evitano le patologie cardiovascolari.
Le controindicazioni della dieta a zona
Anche nella dieta a zona, nonostante i benefici, ci sono dei contro. Prima di tutto ogni porzione va pesata e pertanto richiede abbastanza tempo per la preparazione (naturalmente ristoranti, fast food e street food sono assolutamente da escludersi). Si registra inoltre una bassa assunzione di fibre, dovuta sostanzialmente alle porzioni ridotte, per cui si può andare incontro a stipsi. La dieta a zona, come specificano i medici, è adatta a determinati pazienti che soffrono delle patologie sopracitate e che hanno bisogno di perdere peso velocemente diversamente non è consigliata a tutti.
Cosa dicono i nutrizionisti? La base della dieta è: 40% di glucidi, 30% di proteine e 30% di lipidi; mentre secondo i nutrizionisti il giusto regime alimentare consiste in: 50-55% delle calorie sotto forma di glucidi, 15-20% sotto forma di proteine e 30% sotto forma di lipidi. Si raccomanda in ogni caso di non seguire questa dieta per lunghi periodi.
Esempi di dieta a zona
Ecco qualche esempio pratico di dieta a zona.
- Colazione: 1 fetta di pane di segale, 50 gr di formaggio magro, 2 tuorli d’uovo sbattuti ed 1 kiwi.
- Spuntino: 3 noci e uno yogurt magro
- Pranzo: 1 panino d’avena, 90 gr di tonno al naturale, 250 gr di spinaci.
- Spuntino: yogurt magro
- Cena: purè di patate, 90 gr di petto di pollo, 50 gr di lenticchie, insalata mista condita con un cucchiaino di olio d’oliva.
Un altro esempio di dieta a zona:
- Colazione: 1 mela, 1 yogurt magro, 15 gr di noci
- Spuntino: 80 gr di fesa di tacchino, 10 gr di mandorle, 2 clementine
- Pranzo: 160 gr di merluzzo, insalata di spinaci con 1 cucchiaino di olio d’oliva, 1 pera
- Spuntino: 80 gr di uva, 10 gr di nocciole
- Cena: 100 gr di petto di pollo alla griglia, 300 gr d’insalata di pomodori condita con olio evo
Ecco un altro esempio di dieta a zona:
- Colazione: 1 yogurt magro, 80 gr di fesa di tacchino, 15 gr di noci
- Spuntino: 50 gr di bresaola, 150 gr mandorle
- Pranzo: 150 gr di orata, insalata di cicoria condita con aglio e olio evo, 1 mela
- Spuntino: 150 di formaggio spalmabile light, 1 pera
- Cena: 100 gr di carne di cavallo alla piastra, insalata di lattuga con olio evo, 1 kiwi
I consigli per seguire la dieta a zona:
- Ricordatevi che siete a dieta, ma se per un pasto sgarrate non è la fine del mondo
- Preparatevi da voi il vostro cibo: dovete prendere confidenza con la bilancia e con le ricette
- Evitate alimenti complicati e troppo elaborati, assolutamente no ai piatti pronti
- Variate: quindi non mangiate tutti i giorni gli stessi cibi
- Se vi concedete uno sgarro non morirà nessuno riuscirete comunque a dimagrire
- Se seguendo la dieta notate che si verifica qualche problema interrompetela
- Non fare lunghi intervalli senza mangiare (mai più di cinque ore)
- Bere molto lontano dai pasti e poco durante i pasti
- Cercate di bilanciare i pasti: se mangiate carne di maiale non mangiate pasta, patate o pane ma accompagnatela con l’insalata.