Molto spesso si crede che il curry sia una spezia, ma in realtà si tratta di una miscela di spezie. Queste spezie vengono pestate tutte insieme e danno origine ad una polvere gialla, piccante e profumata.
Curry, in indiano è masala ed indica la miscela di spezie, ma attenzione con curry s’indicano anche piatti a base della stessa (ad esempio uno spezzatino di agnello piccante).
Il termine curry deriva dalla parola tamil “cari” che vuol dire salsa, gli inglesi cominciarono ad usare la parola kerri per indicare la miscela di spezie con la quale si preparavano i piatti di masala.
Sommario:
Curry: miscele e storia
Ne esistono di vari tipi le miscele di curry:
- il masala, per l’appunto;
- il green curry o kaeng khiao wan, a base di basilico di origine Thailandese;
- il kaeng kari, curry giallo, ed il kaeng phet, curry rosso molto usati presso Singapore;
- il Prik khing curry cino-thailandese;
- il massaman curry o nam phrik kaeng massaman ovvero il curry giapponese.
Ma c’è da dire che solo il masala è il curry originale.
Tutte queste miscele si differenziano per l’appunto per il contenuto ma anche per l’uso gastronomico che se ne fa.
In Giappone, ad esempio, lo si usa per condire il riso e gli udon, lo si accompagna alla carne ma anche alle verdure.
In India però si fa il curry tradizionale, il masala, con il quale si condisce la carne, il pesce ma anche il riso.
Il curry può essere:
- mild, poco piccante;
- sweet, molto piccante (non fatevi ingannare dal termine dolce);
Curry: da cosa è composta la miscela di spezie?
- pepe nero;
- cumino;
- coriandolo;
- cannella;
- curcuma;
- chiodi di garofano;
- zenzero;
- noce moscata;
- fieno greco;
- peperoncino;
- zafferano;
- cardamomo.
Per quanto riguarda la storia del curry e della sua diffusione è abbastanza intuitiva: gli inglesi colonizzarono l’India scoprendo il “cari”, che chiamarono kerri dal quale deriva l’attuale curry. Lo diffusero in Giappone nel Periodo Meiji (1868-1912). In Europa si diffuse per via del fatto che gli inglesi acquistavano le miscele di spezie per dare un tocco esotico ai loro piatti di casa, una volta tornati in patria.
Curry: proprietà e benefici per la salute
Questa dorata miscela piccante di spezie ha molte proprietà nascoste, se fin ora non l’avete mai presa in considerazione, potreste cambiare idea.
Proprietà del curry:
- antitumorale, combatte le cellule tumorali della prostata, del seno, del sangue e della pelle, grazie alla curcumina;
- antineoplastico;
- antinfiammatorio;
- anticolesterolemico;
- analgesico, per via della capsaicina, contenuta nel peperoncino, e della noce moscata;
- antibatterico, grazie ai chiodi di garofano ed al coriandolo, regola la flora intestinale e contrasta le infezioni;
- proprietà dimagranti, come tutti i cibi piccanti d’altronde, spezza la fame, aiuta a dimagrire e bruciare le calorie e regola il metabolismo;
- antimeteoritico;
- proprietà stomachine, il curry inoltre è alleato di stomaco ed intestino, allevia bruciori, gonfiore e spasmi (grazie al cumino, al cardamomo ed allo zenzero);
- Antiemetico, grazie allo zenzero.
Grazie alla cannella, i piatti a base di curry spezzano la fame e combattono la ritenzione idrica, oltre che essere antisettici ed antibatterici. Il curry è anche alleato del fegato poiché aiuta a disintossicarlo, del sistema circolatorio (non a caso protegge il cuore dagli infarti) e contrasta i dolori causati da artrite ed artrosi. Infine pochi sanno che protegge dalle malattie ostruttive come i calcoli biliari.
Studi recenti stanno studiando una possibile prevenzione del Parkinson, sclerosi multipla e dell’Alzheimer proprio attraverso l’uso del curry ed una correlazione fra cura del diabete e curry.
Nello specifico, il curry contiene:
- vitamine: A, B D, E, K;
- sali minerali: magnesio, calcio, manganese, potassio, zinco, sodio, selenio, fosforo, rame, ferro;
- antiossidanti;
- curcumina;
- capsaicina;
- olio essenziale di cumino.
Curry: tutti gli utilizzi
Il modo migliore per beneficiare delle proprietà del curry e senz’altro quello di integrarlo nella nostra cucina e dunque nella nostra dieta.
Dunque non possiamo farci una tisana di curry, quindi da dove si comincia?
Provate a sciogliere un pizzico di curry in un cucchiaino o due di miele, è un rimedio da provare contro la tosse, la nausea, l’intestino irritabile, è ottimo per proteggere il cervello e per rinforzare il sistema immunitario, oltre che per combattere le infiammazioni.
Si passa poi alle bevande indiane, quindi si aggiunge del miele al latte e curry per fare il “golden milk”. Quindi passiamo al lassi: yogurt, curry, acqua, un pizzico di sale e frutta a pezzi o miele. Ottimo per stomaco, intestino, contro l’influenza e le infiammazioni. Bere lontano dai pasti.
In cucina il curry si può amalgamare con olio o acqua per farne una salsa densa da aggiungere a: zuppe, carne, risotti, legumi, verdure, patate, tuberi vari e pesce. Aiutatevi con libri di ricette indiane.
Per uso esterno, quindi per cataplasmi ad esempio da applicare sulle ossa doloranti si può creare un oleolito di curry, lasciando per una settimana la polvere a macerare nell’olio di mandorle dolci.
Attenzione alle possibili allergie, irritazioni, varie ed eventuali (chiedi consiglio al medico).
Curry: controindicazioni ed effetti collaterali
ATTENZIONE: Ricordo a chi legge che quest’articolo vuole soltanto esser informativo, pertanto non contiene prescrizioni mediche. Prima di assumere il curry, chiedere il parere del medico di famiglia.
Il curry può dare problemi a chi soffre di gastrite, calcoli renali ed ulcere. Va adoperato con moderazione specie se non si tollera il piccante. Se si è allergici di partenza a qualche spezia è bene evitarlo del tutto.
Non somministrare a bambini, donne in gravidanza o allattamento.