sabato, Novembre 23 2024

Come coltivare mandorle in giardino o in vaso. Come piantare, potare e curare il mandorlo

L’albero di mandorle, il mandorlo, è una pianta molto longeva, molto simile ad un pesco, ma con foglie più piccole. Si tratta di un albero con frutti a ‘drupa’, composta da una parte esterna chiamata mallo, più i semi interni, ovvero le future mandorle.

Le coltivazioni originarie partono dall’Asia, per poi diffondersi in tutta l’Antica Grecia e successivamente, grazie alle invasioni barbariche, nell’intero mediterraneo. Con la scoperta dell’America, poi, le coltivazioni si sono sparse in tutto il mondo, date anche le condizioni non particolarmente ricercate che questa pianta richiede per crescere.

Le migliori coltivazioni sono state proprio qui in Italia, almeno sino agli Anni ’50, ma poi il primato è stato perso contro USA e Australia, nonostante oggi si continui comunque molto a coltivare questa pianta, soprattutto in Sicilia.

E anche se spesso le mandorle che oggi acquistiamo al supermercato provengono da coltivazioni al di fuori dell’Italia, la pianta in sé non è poi così difficile da coltivare come si crede, difatti si può benissimo piantare e curare persino nel proprio giardino di casa, purché con le dovute attenzioni e accortezze.

Oggi vedremo come fare: partendo dalla scelta del seme, la germinazione, l’acquisto nel periodo giusto, il terreno e il clima ideale per questa coltivazione, come gestire la pianta del mandorlo durante il periodo di crescita, la raccolta e gli impieghi più disparati in cucina.

 

Proprietà e valori nutrizionali

Le calorie delle mandorle sono di circa 600 per 100 gr di prodotto edibile.

Vediamo ora il resto dei valori nutrizionali di questo seme a base oleosa, sempre per lo stesso peso:

  • Grassi 50gr (di cui saturi 3.8 – monoinsaturi 31 – acidi grassi 12);
  • Carboidrati 9.1gr (di cui zuccheri 4.4);
  • Fibre 13gr;
  • Proteine 21gr;
  • Sale 0gr;
  • Vitamina E 26mg;
  • Tiamina (B1) 0.2mg;
  • Potassio 3mg;
  • Calcio 9mg;
  • Fosforo 1mg
  • Ferro 3.7mg;
  • Zinco 3.1mg;
  • Rame 1mg;
  • Manganese 1.8mg;

Questi componenti maggiori sono i responsabili delle proprietà delle mandorle, quali:

  1. Antiossidante: grazie alla Vitamina E e ai grassi che proteggono dallo stress ossidativo;
  2. Lassativa: grazie alle fibre;
  3. Antinfiammatoria: grazie ai grassi buoni;
  4. Anti colesterolo: favorendo il benessere del cuore e della circolazione in generale;
  5. Ottime per le ossa: grazie alla presenza di calcio;

 

Germinazione delle mandorle. Come coltivare un mandorlo sin dal seme

La germinazione del seme della mandorla, purché in condizioni non particolarmente sfavorevoli, non è poi così difficile.

Vediamo insieme il procedimento:

  1. Lasciamo in ammollo delle mandorle (non tostate e non salate) per 2 giorni;
  2. Posizionarle in un vassoio con terriccio, togliendo prima un po’ di pelle dalla punta;
  3. Coprire il tutto e mettere in vassoio in una bustina per alimenti per circa 30-50 giorni (a temperatura bassa);
  4. Ora trasferire le mandorle con le prime radici in vasi più grandi e con molto terriccio;
  5. I primi germogli inizieranno ad intravedersi dopo 1 o 2 settimane;

 

Come acquistare e come mettere a dimora la pianta

Se si preferisce acquistare direttamente la pianta del mandorlo, invece di partire dal seme, è preferibile farlo tra ottobre ed aprile, in quanto il clima freddo gli consente di aggrapparsi meglio al terreno nuovo in cui lo si inserisce.

Per metterlo a dimora bisogna fare una buca di 50-60 centimetri e larga circa 80-100. In fondo alla buca vanno 150g di cornunghia da mescolare poi alla terra, poi riempiere per metà con la terra migliorata con terriccio da piantagione e letame composto. Ora asportare la pianta, immergendo prima le radici in una poltiglia di fango, per una presa maggiore al terreno stesso. Terminare con la terra asportata in precedenza, formando una conca. Ora annaffiare con molta acqua.

 

Terreno, clima, cura e potatura

Il terreno ideale del mandorlo comune sono quelli ben drenati, di medio impasto e con buona sostanza organica al proprio interno. Essendo comunque le radici in grado di inserirsi molto in profondità nel terreno, questa pianta resiste anche in terreni che hanno periodi molto aridi.

Il clima più adatto al mandorlo è sicuramente quello mediterraneo: quindi buono per resistere sia al caldo estivo che alle stagioni più fredde di questa zona. Attenzione però ai venti, che posso danneggiare la fioritura in quanto impediscono il volo degli insetti pronubi, quindi utili le soluzioni frangivento.

Attenzione all’irrigazione e alla concimazione, in quanto le piante in vaso (che devono sempre essere capienti, date le radici profonde della pianta) ne richiedono molta di più, rispetto quelle piantate a terra in giardino.

Per quanto riguarda la potatura: attenzione al periodo perché occorre farlo nelle stagioni più fredde, a secco e prima della fioritura, soprattutto considerando che questa è una delle prime piante ad iniziare a fiorire.

 

Quando e come si raccolgono le mandorle

La raccolta delle mandorle avviene tra agosto e settembre, nei mesi più caldi, quando i fusti cadono a terra spontaneamente, o leggermente stimolati con appositi macchinari agricoli.

Sotto gli alberi si può sistemare, durante questi periodi, un telo per raccogliere ciò che cade.

Una volta raccolte si conservano nei loro gusci, se queste vengono a mancare allora si mantengono in luoghi al riparo da luce e calore.

 

Impieghi delle mandorle in cucina

Le mandorle in cucina si prestano molto bene sia per preparazioni dolci, che salate.

Si sposano bene in dolci, sminuzzate e rese polvere, usando questa al posto della canonica farina. Oppure tagliate grossolanamente per gustarne i pezzi all’interno di golosi biscotti.

Le mandorle sono anche ottime per piatti salati: per condire insalata o tostate e poi cotte assieme a carne di pollo o coniglio, per dare maggior aroma e sapore al tutto.

 

 

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