martedì, Gennaio 14 2025

Temere i dentisti non è solo una cosa da bambini: persino molti adulti non sopportano nemmeno di sentire il rumore del trapano in azione. Tuttavia, ormai, l’approccio all’igiene dentale è a misura di tutti e per i giovanissimi non deve necessariamente trasformarsi in un’esperienza traumatica. Anzi, diventa un momento persino divertente e formativo se ci si rivolge ai professionisti giusti.

Sorridere per… dare sorrisi!

Esiste, a tal proposito, uno studio dentistico per bambini a Schio che pone i bambini al centro di competenze dedicate, fornendo al contempo un ambiente rilassato e giocoso dove accogliere i piccoli pazienti.

Come anche per gli adulti, mettere i bimbi a proprio agio significa sorridere ed eliminare qualunque motivo di tensione. Un medico che sorride e che spiega l’importanza dell’igiene orale con immagini o concetti adatti alle varie fasce di età non avrà problemi a procedere con un controllo o persino con delle cure senza stress.

Nei bambini, la curiosità può in effetti avere il sopravvento sulla paura e se ogni strumento che userà il dentista viene “spiegato” come fosse un personaggio o l’arma di un super eroe, sarà molto più semplice rilassarsi. Soprattutto, occorre che il dentista utilizzi sempre le parole giuste, evitando di omettere le azioni che andrà a svolgere, ma neanche nominando aghi o dolore.

La sedazione cosciente, che si usa con i bambini con cui bisogna procedere con estrazioni o cure dentali più invasive, consente al piccolo di rilassarsi in sicurezza senza accorgersi della presenza di strumenti appuntiti che potrebbero spaventarlo e condizionare l’andamento della seduta.

Professionalità e competenza

Gli studi dentistici moderni, specialmente se rivolti in particolar modo ai più piccoli, non hanno solo delle sale d’attesa con tv, giochi, libri e tutto ciò che può essere divertente per i bimbi: sono infatti in possesso di strumenti tecnologici che permettono di visionare in 3D le arcate dentali, al fine di prevenire problematiche sul lungo periodo e monitorare la crescita dei denti definitivi.

Si può perciò contare sulla sinergia ideale tra competenze in ambito pediatrico, che consentono un approccio ideale per i bambini, e modalità di controllo e diagnosi di ultima generazione. In tanti casi, i genitori possono accompagnare il bambino alla poltrona e assistere alla seduta conferendo un ulteriore senso di serenità, così il piccolo non dovrà gestire anche il distacco, se non se la sente.

Molti studi forniscono inoltre alle famiglie opuscoli informativi con immagini chiare (magari brevi storie a fumetti!) e materiale per la cura dell’igiene dentale.

Aiutare i bambini già in casa

È buona prassi comunicare al bambino l’importanza di andare dal dentista, associandolo a qualcosa di simile a una visita dal pediatra. In special modo, sarà meglio non arrivare in studio con un dolore già palese a un dente cariato, per evitare l’associazione “mal di denti-dentista”. I genitori sanno quanto è essenziale cominciare a indurre l’uso di dentifricio e spazzolino già da piccolini, in forma di gioco, guidando la mano e poi controllando quando i bambini vorranno procedere da soli.

Il dentista, perciò, non è solo il medico che risolve eventuali problematiche, ma soprattutto una persona qualificata che aiuta a prevenire carie e altre patologie che si possono presentare se non ci si lava bene o costantemente i denti.

Va quindi spiegato tutto con estrema serenità e aiutando il piccolo a gestire i suoi timori facendo degli esempi pratici. In special modo, diventa fondamentale non trasferirgli le proprie paure, se si hanno: e, come visto, questa è un’evenienza non poi così rara. Può essere d’aiuto ad esempio simulare la visita, immaginando un gioco dove il bambino o il genitore sarà il dentista e l’altro il paziente, invertendo i ruoli e usando dei giocattoli a mo’ di strumenti.

Non esiste un modo univoco per consentire al bambino di recarsi dal dentista in serenità, senza lacrime e tensioni, perché ogni situazione è diversa dall’altra così come il carattere. Scegliere dei professionisti come quelli citati, che sappiano trattare con pazienti in età prescolare, è un passo da cui non si può mai prescindere.

Storie e confronti con i compagni

Così come andare dal dentista, anche leggere è un’ottima abitudine già dalla più tenera età. E per conciliare al meglio le due cose, perché non cercare dei libricini che parlino proprio di questo argomento? In commercio ce ne sono per tutte le età e per tutti i gusti, con immagini in 3D e suoni interattivi, ma soprattutto con storie che trasformano la visita potenzialmente paurosa in qualcosa di più leggero e consapevole.

I timori del bambino non andrebbero mai minimizzati o sottovalutati, ma legittimati e spiegati in maniera ragionata, sempre a seconda del grado di comprensione del momento di crescita. In questo senso, può essere d’aiuto il confronto con amici e compagni di scuola che abbiano già fatto questa esperienza e possano parlare con il giovanissimo da pari a pari.

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