giovedì, Novembre 21 2024

La calla è una pianta erbacea perenne originaria dell’Africa del Sud, e successivamente diffusa in altre parti del mondo come piante da appartamento e da giardino.

È nota anche col nome scientifico di Zantedeschia ed appartiene alla famiglia delle Araceae, utilizzata soprattutto per scopi ornamentali.

Presenta delle grandi foglie basali dalla forma triangolare e dal colore verde chiaro, che si ergono su lunghi steli, all’apice dei quali sbocciano dei fiori che si aprono in una forma coppa, con petali molto morbidi in diverse varietà di colore tra cui: rosa, bianco, arancione, viola, giallo.  

Questo fiore è molto utilizzato per decorare le location dei matrimoni e nella composizione del bouquet della sposa.

Il significato della calla

Il significato simbolico della calla è, tra le ragioni fondamentali, per cui questo particolare fiore è spesso presente nel bouquet delle spose.

Simboleggia, infatti, non solo purezza d’animo, ma anche l’inizio di una nuova vita. Al contempo, però, il fiore viene anche utilizzato nelle corone funebri o nei mazzi di fiori portati nei cimiteri, ciò accade perché la calla simboleggia la beatitudine divina.

Inoltre, un altro significato della calla ci giunge dall’antica Grecia. Si narra, infatti, che data la particolare bellezza del fiore bianco, questo venisse associato alla lussuria e che, a causa della sua sfacciata bellezza, anche Venere ne fosse invidiosa.

Dunque, se una donna vi ha colpito per la propria particolare bellezza o volete condividere per sempre la vostra vita con lei, non ci sarà miglior fiore da regalare, se non proprio la calla.

Quindi, la calla simboleggia:

  • Purezza e innocenza;
  • Rinascita e rigenerazione;
  • Amore e passione:
  • Raffinatezza ed eleganza.

Come coltivare la calla in vaso

La calla può essere coltivata in vaso dentro il proprio appartamento, ottenendo buoni risultati, se si prestano le cure adeguate.

Il terreno migliore affinché la pianta cresca rigogliosa deve essere soffice e mischiato con la torba. Sul fondo del vaso va inserito un substrato di argilla espansa che serve ad evitare i ristagni idrici che farebbero marcire i tuberi, uccidendo la pianta.

Ogni tanto la calla va esposta al sole, ma in una zona poco ventilata, perché il troppo vento può danneggiare lo stelo.

L’annaffiatura dovrà venire effettuata in maniere regolare, senza eccedere. Inoltre, ponendo la pianta in una vaso di terracotta, con sottovaso e utilizzandola ghiaia, sarete sicuri di non trovare alcun ristagno idrico.

Cura della calla

Per quanto riguarda il concime, bisogna sceglierne uno a lenta cessione da somministrare  ogni tre settimane. La calla va mantenuta in ordine, eliminando i fiori appassiti, operazione che favorisce la fioritura di nuovi.

Anche se in casa, onde evitare che l’apparato radicale venga danneggiato dal freddo, durante l’inverno, si consiglia di ricoprire il terriccio con foglie secche o paglia.

La calla è una pianta estremamente delicata, dunque, se si vuole mantenerla in vita il più a lungo possibile, bisogna anche concederle un lungo riposo vegetative, eliminando il sottovaso e riducendo le annaffiature.

Coltivare la calla in giardino

Le calle possono anche essere piantate in giardino direttamente nella terra. Bisogna scegliere la stagione autunnale per metterle a dimora, facendo attenzione che il terreno sia abbastanza fresco e soffice.

Le piante devono essere posizionato in una zona ombreggiata del giardino, senza temere per le stagioni rigide: le calle resistono al freddo, ed entreranno spontaneamente in riposo vegetativo durante tutto il periodo invernale, per poi fiorire in primavera.

Bisogna fare attenzione quando cominceranno a crescere i primi germogli, durante la bella stagione, andrà annaffiata tanto da mantenere il terreno sempre umido ed evitare che la pianta secchi.

Se ben curata, la calla può costituire un grande cespuglio, carico di foglie verdi, alto tra 90-100 cm e largo trai 70-90 cm.

Tuttavia, non nascondiamo il fatto che questi risultati sono difficili da ottenere, soprattutto se non si hanno le condizioni ambientali adatte.

Ricordiamo, infatti, che la calla nasce nelle paludi tropicali, dunque, se si vuole ottenere una fioritura rigogliosa, bisognerà ricordarsi di far asciugare il terriccio di tanto in tanto, cercando, così, di replicare la caratteristica della sua zona di origine.

Parassiti e malattie

Le calle temono soprattutto il marciume alle radici, provocato da un’eccesiva annaffiatura, dallo scarso drenaggio dell’acqua o dalla clorosi.

Tra i parassiti, questa pianta è molto sensibile alla cocciniglia cotonosa e al ragnetto rosso. Se lo stelo floreale è afflosciato, in particolare durante la fioritura, la causa può essere l’eccessiva annaffiatura o la troppa esposizione a correnti ventose, oppure, la presenza degli afidi, che amano attaccare la calle soprattutto in vaso.

Se le foglie ingialliscono è molto probabile che sia a causa di un’eccessiva esposizione al sole, poiché le calle prediligono il clima mite.  Inoltre, attenzione alle temperature: durante l’estate non tollerano quelle superiori ai 20°C e in inverno, quelle sotto i 5°C.

Moltiplicazione della calla

La calla può essere moltiplicata sia per divisione dei rizomi che per seme, anche se è preferibile il primo metodo.

Per procedere alla divisione dei rizomi bisogna attendere almeno due mesi dalla fioritura, poi il trapianto dei rizomi dovrà avvenire dividendoli in porzioni, fornite di radici mature e ben sviluppate, per poi venire poste in un terriccio apposito, costituito da terra, foglie e torba, aggiungendo sempre un substrato di sabbia o argilla espanda.

Se le calle si trovano in vaso, non bisogna dimenticare di rinvasarle, ogni due anni circa, in un contenitore più grande di qualche centimetro e fornendole nuovo terriccio.

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