Si può ballare in gravidanza ma con molta cautela, è importante praticare attività fisica durante i mesi di gestazione facendolo con moderazione e adattando l’intensità alla fase in cui ci si trova. La gravidanza è un evento fisiologico che fa parte della vita della donna, praticare sport o muoversi è sicuramente benefico per la futura mamma, sia a livello fisico che psicologico.
Con l’avanzamento della gestazione si assiste all’aumento di peso e alla crescita del bambino che, inizieranno a farsi sentire, e anche i movimenti saranno più limitati, ma questo non vuol dire rinunciare alla danza o a un’attività che piace.
Sommario:
I benefici del ballo in gravidanza
Il ballo ha tantissimi benefici in gravidanza, come prima cosa, permette al corpo di muoversi completamente e di mantenersi attivo. Questo è utile nel controllo del peso durante i nove mesi. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna, aiuta a prevenire disturbi come il diabete gestazionale e aumenta la resistenza fisica, preparando la donna al parto.
Ma i benefici non si limitano solo a questo, di seguito vediamo quali sono i più importanti:
- Abbassa i livelli di stress;
- Migliora l’umore;
- Rende i muscoli più tonici;
- Dona sollievo dalla pesantezza alle gambe;
- Aiuta a mantenere il peso forma;
- Riduce i tempi di recupero post parto.
Quindi sì al ballo in gravidanza, purché si seguano delle precise precauzioni per non mettere a rischio la propria salute e quella del futuro nascituro.
Quali sono i tipi di danza più indicati in gravidanza?
I latino-americani sono quelli più praticati perché divertenti e capaci di trascinare grazie al loro ritmo allegro. Durante il ballo è il bacino a muoversi di più, un punto del corpo strategico per la donna che, al momento del parto, avrà maggiore consapevolezza della zona durante la discesa del piccolo. Inoltre, i movimenti rinforzano piedi e caviglie
La danza moderna è ottima per lavorare su spalle, bacino e gambe, migliora la capacità motoria, respiratoria e l’efficienza del cuore. È un’attività aerobica che fa molto bene ma che può essere praticata per lo più nel primo trimestre della gravidanza.
I balli di coppia come valzer, liscio e tango sono tra i più consigliati perché consolidano anche il rapporto col partner, permettendo di condividere in due un’esperienza piacevole e rilassante, utile a rilassarsi in un periodo in cui ansia e gioie sono costanti.
Il movimento della danza in gravidanza stimola la produzione di endorfine che migliorano l’umore e il senso di benessere, con effetti positivi anche sul piccolo che si sentirà cullato nella pancia.
Le accortezze da adottare
Ovviamente, affinché il ballo non diventi pericoloso, è necessaria la moderazione, ballare per ore di fila non fa bene. È meglio fare delle piccole pause sedendosi ogni tanto per idratarsi e prendere fiato.
Se nei primi tempi tutto sembra come al solito, senza limitazione dei movimenti, negli ultimi mesi il pancione si fa sentire. I polmoni non si espandono come prima e quindi può essere può faticoso fare alcuni movimenti, per via del peso aumentato, che porta a una maggiore stanchezza e facilità di affanno.
Per questa ragione, qualunque sia la tipologia di ballo che desideri fare, dovrai sempre prestare attenzione e ascoltare il tuo corpo. Se quest’ultimo ti chiede di rallentare, dovrai fermarti e seguire i suoi tempi. Insomma, la moderazione è senza dubbio la chiave.
La musica è benefica per il bambino perché gli trasmette un senso di benessere e rilassatezza, ma ricorda di evitare la musica troppo alta che può infastidirlo.
Quali sono i rischi del ballo in gravidanza
Il ballo non è un’attività fisica esente da rischi, si può scivolare e cadere. A volte, sono previsti anche salti che possono far sobbalzare la pancia e provocare contrazioni all’utero. Questi sono assolutamente da evitare, anche perché sono i maggiori responsabili delle cadute.
Cadere in gravidanza è molto pericoloso, il pancione può schiacciarsi contro il pavimento col rischio di far male al piccolo. Inoltre, con il passare dei mesi, le dimensioni della pancia aumentano sempre di più, e sarà difficile per la mamma muoversi, anche se potrà continuare a farlo finché se lo sentirà.