Agopuntura: cos’è, funzioni e benefici, come si esegue e controindicazioni
Quando si parla di benessere fisico, le cure possibili, soprattutto se naturali, sono davvero molteplici.
Più di tutte, però, ce n’è una che riconduce ad un approccio quanto più olistico possibile: l’agopuntura.
Questa tecnica medicinale tradizionale cinese è molto nota, non solo in oriente, ma col passare degli anni è entrata a far parte dell’ottica occidentale, soprattutto in Italia.
Quando si parla di salute fisica, si parla anche di energie interiori in perfetto e sincrono equilibrio. Lì dove manca questo serve riequilibrare i flussi interiori e l’agopuntura fa proprio questo.
Ma ora andiamo più in profondità e vediamo insieme:
- cos’è l’agopuntura
- le funzioni e i benefici
- come viene eseguita e chi è autorizzato ad eseguirla
- le possibili controindicazioni.
Sommario:
Agopuntura: cos’è
La tecnica dell’agopuntura cinese si avvale della teoria secondo la quale il nostro corpo è composto da energie collegate tra loro, di modo da garantire un equilibrio necessario alle funzioni fisiche stesse.
Quando, tra questi canali energetici, si vengono a creare delle interruzioni, e quindi il flusso s’interrompe bruscamente, ecco che abbiamo a che fare con sintomi quali:
- Fastidi di varia natura;
- Dolori;
- Patologie eterogenee;
Quindi cosa fa l’agopuntura?
Semplicemente stimola questi ‘blocchi’ attraverso dei piccoli aghi sottocutanei inseriti nei punti giusti, ed interviene, così, alla ripresa del flusso energetico interno naturale.
I punti possono trovarsi in diverse zone, quali:
- Piedi;
- Addome;
- Schiena;
- Pancia;
- Mani;
- Viso;
- Orecchie;
Insomma, seguendo un vero e proprio schema specifico.
Agopuntura: funzioni e benefici
Quando si parla di funzione e beneficio di questa particolare tecnica orientale, si parla anche di veri e propri trattamenti atti a risolvere problematiche di diversa natura; quali, ad esempio:
- Disturbi articolari e/o muscolari;
- Disturbi circolatori;
- Disturbi respiratori (come allergie, riniti allergiche, asma bronchiale e sinusiti croniche);
- Disturbi gastrointestinali;
- Disturbi ginecologici (irregolarità del ciclo, sindrome premestruale, disturbi della menopausa e, a volte, anche problemi di infertilità in base alla loro natura);
- Disturbi urinari;
- Disturbi psicologici (quali ansia e attacchi di panico, etc…);
- Disturbi dermatologici (dermatiti, psoriasi, o legati alla sfera emotiva);
- Trattamento per dipendenza varie: fumo, droga, alcool, cibo, etc…;
- Mal di testa e cefalea;
- Aiuto nella perdita di peso durante diete specifiche;
Agopuntura: come si esegue
Le sedute di agopuntura durano circa 20-30 minuti, ma questo resta comunque un parametro generico, dato dal fatto che ognuno è diverso e l’approccio con queste discipline olistiche resta sempre piuttosto personale.
Gli aghi utilizzati durante il trattamento vanno dai 6 ai 12 e vengono inseriti sotto pelle per pochi millimetri; se il tessuto è invece più adiposo, si parla di qualche centimetro (come nel caso dei glutei).
Ovviamente, per dirsi completo il trattamento deve essere composto da più sedute ravvicinate e della durata adatta a ciascuno. Starà, poi, all’agopuntore stabilirne il numero preciso in base alla risposta del paziente stesso e del suo corpo.
In aiuto alle sedute, in genere, si consigliano anche rimedi naturali fitoterapici, oltre che uno stile di vita regolare ed equilibrato, con alimenti sani e movimento giornaliero.
Per quanto riguarda il dolore, in molti sono frenati per la paura ma, in realtà, gli aghi sono talmente sottili e entrano per talmente pochi millimetri sottopelle, che si avverte appena un fastidio nel momento dell’inserimento, dopo di che resta solo un po’ di calore dovuto alla tecnica stessa di stimolazione, che poi si propaga per tutto il corpo.
Importante, proprio per questo, affidarsi sempre a personale specializzato e con studio pregresso non indifferente della tecnica stessa.
Agopuntura: controindicazioni
Come accade in tanti altri campi, anche per l’agopuntura ci sono delle controindicazioni, ma si limitano notevolmente se ci affidiamo a personale specializzato e non occasionale.
Prima di tutto deve essere qualcuno laureato in medicina e chirurgia, in quanto deve avere un’ottima conoscenza dell’anatomia umana, e poi, va da se, una specializzazione in Medicina Tradizionale Cinese.
Ma vediamo ora le possibili controindicazioni:
- Infezioni: dovute all’utilizzo di materiale non perfettamente sterile;
- Stress e terrore dell’ago: potrebbe produrre l’effetto contrario sull’equilibrio dei flussi energetici stessi;
- Patologie pregresse, quali: diabete insulino, Epatite C, Epilessia e ipertensione arteriosa non trattata;
- Portatori di valvole cardiache, pace-maker o in terapia con anticoagulanti;
- Attenzione al primo trimestre di gravidanza;
- Attenzione alle allergie ai metalli;
Si è dimostrata, invece, con il passare degli anni, molto utile al fine di calmare il dolore neuropatico, soprattutto per chi soffre di malattie autoimmuni come la sclerosi multipla. Ovviamente l’agopuntura non influenza il numero, le ricadute o il progredire della malattia stessa, però sembra riuscire ad aumentare la soglia al dolore stesso.
Ovviamente, quando si parla di patologie particolari come questa, è sempre bene discuterne prima con il proprio medico, in questo caso il neurologo, al fine di stabilire se sia effettivamente una scelta efficacemente coadiuvante alla terapia seguita.