Il disturbo d’ansia da separazione è una condizione psicologica in cui un soggetto manifesta ansia o paura eccessiva e persistente rispetto alla separazione dalle figure di attaccamento.
L’ansia da separazione è un vissuto assolutamente normale nei bambini tra gli 8 e i 24 mesi (tanto da poter essere considerata una sorta di tappa evolutiva) e, solitamente, infatti, si risolve appena i bambini sviluppano il senso di permanenza degli oggetti e capiscono, dunque, che i loro genitori torneranno e non sono spariti nel nulla.
Tuttavia, in alcuni bambini questo tipo di ansia persiste oltre il periodo sopra indicato o, addirittura, può ritornare in seguito anche dopo un ‘apparente superamento’ di tale condizione e diventare un vero e proprio disturbo. Generalmente l’ansia da separazione intesa come disturbo interessa i bambini più piccoli ma, anche se più raramente, in alcuni casi può verificarsi dopo la pubertà e quindi in età adulta.
Il DSM-5 definisce tale disturbo come una paura eccessiva o ansia inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo in situazioni che implicano o riguardano la separazione da quelle che sono considerate figura di riferimento primarie.
Sommario:
Cause del disturbo d’ansia da separazione
Le cause specifiche che si celano dietro questo disturbo non sono ancora del tutto note e chiare, ma quasi la totalità degli studiosi concorda sul fatto che esperienze di vita particolarmente stressanti o traumatiche non correttamente elaborate possano innescare particolari meccanismi che generano un disturbo d’ansia da separazione. Inoltre, secondo le ricerche, alcune persone sono geneticamente predisposte a sviluppare tale disturbo.
Per quanto riguarda i bambini, invece, al di là di eventi traumatici e stress emotivi (“compatibili” con l’età) è possibile indicare anche altri fattori di rischio come, ad esempio, uno stile di attaccamento dipendente enfatizzato da una forma di accudimento particolarmente iperprotettiva da parte del caregiver.
Disturbo d’ansia da separazione nei bambini
L’ansia da separazione è caratterizzata da un profondo malessere che si manifesta nel momento in cui bisogna separarsi o allontanarsi da una specifica figura di attaccamento o anche dalla propria casa o luogo a cui si è particolarmente legati.
Come abbiamo già anticipato, l’ansia da separazione è da considerarsi un disturbo quando paura e ansia diventano eccessive ed esasperate al punto da limitare il normale andamento della vita quotidiana del bambino e, di conseguenza, anche dei suoi genitori e famigliari. Spesso e volentieri il disturbo d’ansia si manifesta come un rifiuto della scuola o dell’asilo. In questi casi, infatti, si verificano al momento della separazione scene ‘notoriamente drammatiche’ che sono dolorose sia per il bambino sia per la figura di attaccamento in cui i bambini piangono e supplicano disperatamente.
Durante la separazione, i bambini si concentrano focalizzando i propri pensieri sul momento di ricongiungimento ed esprimono spesso preoccupazione su eventuali situazioni di pericolo che la figura di riferimento può aver corso.
In molti casi, proprio a causa di questo stato ansioso, i bambini possono rifiutarsi di dormire da soli nel proprio letto fino ad insistere per poter restare sempre nella stessa stanza con il proprio caregiver. L’ansia da separazione, tuttavia, molte volte viene esacerbata dalla stessa preoccupazione del genitore che finisce con l’aggravare quella del bambino.
Sintomi e diagnosi
Come esposto nel precedente paragrafo, l’ansia e la paura provate dal bambino, nel momento in cui si verifica la separazione, si trasformano in reale ed eccessiva angoscia. Questo stato di forte malessere e inquietudine dovuto all’ansia della perdita può manifestarsi in diversi modi attraverso differenti sintomi, i più frequenti sono:
- Scatti di rabbia
- Urla e pianti
- Difficoltà o rifiuto a dormire da soli
- Incubi correlati alla separazione
- Disturbi somatici
I bambini che soffrono di disturbo d’ansia di separazione lamentano spesso sintomi fisici come mal di stomaco, crampi addominali emicrania e nausea.
La diagnosi viene formulata se il livello di paura e ansietà risulta essere eccessivamente inappropriato per l’età e lo stadio di sviluppo del bambino, nella misura in cui questa interferisce negativamente con il normale svolgimento della quotidianità e se soddisfa il criterio di durata specifica di almeno 4 settimane (sia nei bambini che negli adolescenti).
Disturbo d’ansia da separazione negli adulti
Nonostante in passato questo disturbo veniva associato esclusivamente all’infanzia le evidenze dimostrano che può essere codificato anche per gli adulti. La sintomatologia, ovviamente, varia a seconda dello stadio evolutivo. Gli adulti affetti da ansia di separazione tendono a manifestare paura del cambiamento ed eccessiva preoccupazione alla sola idea di separarsi dai propri legami significativi; inoltre, possono essere dipendenti e iperprotettivi. Sintomi fisici:
- Sintomi cardiovascolari come palpitazioni, sensazione di svenimento e vertigini.
Il criterio di durata specifica per la diagnosi del disturbo negli adulti è di un minimo di sei o più. Spesso, la manifestazione del disturbo d’ansia di separazione nell’adulto è in comorbilità con il disturbo d’ansia generalizzata e può compromettere gravemente la capacità del soggetto di lavorare fuori casa e/o viaggiare.
Trattamento dell’ansia da separazione
Non esiste un unico trattamento per gestire e curare questo disturbo. Solitamente il percorso maggiormente impiegato è quello cognitivo- comportamentale. Questo tipo di approccio si basa sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti associati all’ansia da separazione. Nel caso di bambini e adolescenti può rivelarsi molto utile anche una terapia famigliare o un sostegno alla genitorialità.