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Tricopigmentazione, di cosa si tratta?
La Tricopigmentazione è una tecnica che consente, tramite l’utilizzo di aghi e pigmenti, di ricostruire otticamente aree del cuoio capelluto soggette ad alopecia.
Non si tratta di un intervento chirurgico, bensì di un trattamento estetico attraverso il quale dei micro depositi di pigmento vengono inoculati nella parte più superficiale del derma, andando a nascondere le aree vuote del cuoio capelluto, e a coprire le zone diradate o le imperfezioni causate dalla perdita dei capelli o cicatrici.
Questa tecnica prevede la simulazione dei bulbi piliferi al fine di creare una copertura ottica. In termini di durata, la tricopigmentazione può essere sia permanente che temporanea.
Il trattamento di tricopigmentazione nelle sue varie forme
La durata della tricopigmentazione dipende dalle aree che vengono trattate, dall’età del soggetto, dal fototipo, dalle caratteristiche della pelle, dalla carnagione, dal sistema immunitario della persona che si sottopone al trattamento così come da fattori esterni (per esempio dall’esposizione al sole). Il trattamento temporaneo dovrebbe scomparire in circa 3-5 anni se non vengono effettuate le sedute annuali di mantenimento, mentre quello permanente non è reversibile. Il trattamento della tricopigmentazione viene eseguito in 3/4 sedute, le prime due in due giorni consecutivi e le restanti due dopo un mese sempre in due giorni consecutivi, al fine di poter raggiungere il risultato estetico che rispecchia le aspettative del soggetto trattato.
Due opzioni, un’unica scelta
Solitamente, il cliente può decidere se effettuare un trattamento di tipo temporaneo o permanente.
La tricopigmentazione temporanea è sempre quella più consigliata dagli specialisti del settore, in quanto permette al cliente di cambiare idea riguardo il suo aspetto in ogni momento, a patto che la tricopigmentazione si sia riassorbita o che sia in fase di riassorbimento. Nel caso della tricopigmentazione temporanea viene consigliato circa un mantenimento all’anno.
I tempi di riassorbimento totale sono variabili in base a quanto pigmento viene utilizzato nelle prime sedute e durante i mantenimenti.
Nel caso della tricopigmentazione permanente è richiesto un mantenimento ogni 4-5 anni al fine di ottenere una resa estetica elevata. Ricordiamo che la tricopigmentazione permanente non verrà riassorbita dal sistema immunitario anche se subisce un processo di degradamento.
La funzione del Pigmento
In concreto, durante il trattamento vengono fatti dei piccoli buchini sulla pelle (nel derma superficiale) in cui viene inserito un pigmento color cenere. L’insieme dei puntini crea l’effetto di copertura ottica che simula un capello rasato laddove non ce ne sono. Il trattamento di tricopigmentazione può essere eseguito sia su capelli rasati che su capelli lunghi, nel secondo caso la loro densità dovrà essere sufficiente affinché il trattamento possa risultare naturale e coprente. In aree glabre non è possibile eseguire il trattamento di tricopigmentazione qualora non si volessero rasare i capelli, poiché la differenza di volumi tra i capelli reali e, appunto, i puntini della tricopigmentazione, sarebbe troppo evidente.
A cosa bisogna fare più attenzione quando si pratica la tricopigmentazione
Riguardo le responsabilità del tecnico durante la procedura del trattamento temporaneo/permanente, è necessario fare alcune precisazioni.
Nel caso del tecnico che esegue la tricopigmentazione su un soggetto con pelle sana, è molto importante che egli conosca le regole morfologiche più importanti e che riesca a creare un progetto armonioso e naturale e che rispecchi le aspettative del soggetto.
Alcune delle caratteristiche più importanti a cui l’operatore deve fare attenzione prima di mettere mano sullo scalpo della persona da trattare, riguardano la sua età, etnia, la forma del viso e il sesso.
Precauzioni post trattamento
La procedura che concerne l’autocura post trattamento, è cruciale per ottenere un risultato ottimale a lungo termine.
L’autocura prevede una serie di accorgimenti che vanno osservati per i 7 giorni seguenti al trattamento.
Il soggetto sarà tenuto ad utilizzare uno shampoo specifico per la tricopigmentazione una volta al giorno, composto da un pH acido ed antibatterico che andrà a detergere la pelle senza sgrassare.
Successivamente, sarà necessario applicare un siero per proteggere la cute
Inoltre, per tutta la durata dei primi 7 giorni dopo il trattamento il contatto con il cloro e la salsedine sono fortemente sconsigliati, allo stesso modo il bagno turco e le saune.
L’attività sportiva è concessa solo nei casi in cui si tratta di un’attività leggera che non implica un’iper sudorazione della testa, in quanto potrebbe compromettere forma e colore del pigmento.
Altro fattore molto importante a cui bisogna prestare particolare attenzione è il calore; nei primi 7 giorni dopo il trattamento infatti, è fondamentale prendere delle precauzioni se ci si trova in ambienti in cui i raggi solari sono molto forti, per esempio l’utilizzo di un cappellino e l’applicazione della crema solare possono sicuramente aiutare a proteggere la testa da eventuali scottature e dunque evitare di compromettere il raggiungimento del risultato finale.