Che cos’è la piorrea o parodontite, come si previene e come si cura
Oggi, nella società contemporanea, quando si parla di estetica e bellezza, non si può ovviamente escludere l’impatto che la dentatura ha sul nostro aspetto esteriore. Sempre più frequenti gli utilizzi di trattamenti sbiancanti, faccette di porcellana, per la forma e il colore, il rimodellamento dei denti, per la forma e la grandezza.
Ma, a volte, si tende a dimenticare quanto siano importanti, invece, le norme igieniche e la pulizia dentale quotidiana, oltre che, ovviamente, i controlli periodici da esperti dentisti nel settore.
Questa dimenticanza può portare a diverse tipologie di infiammazioni del cavo orale, una tra le più conosciute e temute è la piorrea, per cui esiste ad oggi , fortuntatamente, un’ampia gamma di prodotti e soluzioni.
Ma ora vediamo insieme: che cos’è la piorrea, quali sono le cause determinanti, i sintomi d’allerta, come curarla efficacemente e come prevenirla.
Sommario:
Cos’è la piorrea
Prima di tutto, oggi, si parla più comunemente di Parodontite, ovvero di un’infiammazione cronica del parodonto, ovvero: gengive, denti, legamento paradentale, alveoli e apparato osseo.
Si tratta di una fase successiva e, di conseguenza, più grave della gengivite.
Ecco, nello specifico, cosa accade: l’infiammazione della parte definita parodonto, provoca il distacco dei denti dalle gengive, generando delle tasche paradontali e, va da se, danni all’osso alveolare.
Questo cosa provoca? I denti iniziano a muoversi sempre di più sino a perdere le loro principali funzioni e a cadere del tutto (ultime step definito detto anche Paradontopatia espulsiva, da cui non si può più tornare indietro, se non chirurgicamente ovviamente).
Le cause della piorrea
Le cause possono essere molteplici e non tutte provocate dalla persona stessa; possono, infatti coesistere cause genetiche e predisposizioni che accelerano il processo evolutivo di questa patologia, nonostante le accortezze prese dal paziente.
Ma vediamo insieme le più comuni e principali cause:
- Patologie pregresse: che causano un generale calo delle difese immunitarie, diminuendo esponenzialmente le nostre capacità di combattere i batteri (diabete, anoressia, anemia, HIV, etc…);
- Scarsa o non adeguata igiene orale: una pulizia adeguata richiede il lavaggio dei denti almeno 3 volte al giorno e l’utilizzo frequente del filo interdentale;
- Placca e tartaro: man mano che si accumula e non viene rimossa con un’accurata pulizia dei denti, la placca si trasforma in tartaro che fa arretrare, pian piano, la gengiva, formando le già citate tasche gengivali, che, col tempo, portano accumulo di batteri, infezioni e distacco del dente, con la progressiva caduta;
- Carie non curate oppure mal curate;
- Scarsi controlli dentistici;
- Fumo;
- Alcool;
- Protesi, ponti o otturazioni mal eseguiti;
- Mal posizionamento dentale;
- Forte stress nel tempo;
- Carenze nutrizionali;
Ovviamente tutte le fasi di peggioramento di questa patologia sono estremamente lente e, a volte, anche asintomatiche e non dolorose. Per questo si tende spesso a sottovalutare questa patologia, scambiandola per una più comune e meno grave gengivite.
I sintomi della Piorrea
Prima di tutto è importante distinguere due tipologie di sintomi: sintomi precoci e sintomi tardivi.
Sintomi precoci
- Sanguinamento gengivale: che avviene soprattutto durante il lavaggio dei denti;
- Alitosi: che viene generata dal tartaro e dalla placca che si accumulano nelle tasche paradontali;
- Sensibilità dentale al caldo o al freddo eccessivi;
- Arretramento gengivale: gengiva che si ritira;
- Cambiamento dello spazio tra i denti: per il movimento degli stessi;
- Pus e ascessi;
- Gengive gonfie, arrossate e/o doloranti al tatto;
Sintomi tardivi
- Sanguinamento gengivale intenso;
- Alitosi pesante;
- Arretramento della gengiva più netto, con evidenza delle radici;
- Ampio movimento dei denti;
- Dolore diffuso, tra denti e gengive;
Come curare la Piorrea
Ovviamente, oltre ai classici controlli regolari dal dentista, e ad un’igiene orale domiciliare attenta e frequente, c’è un metodo più deciso e definito per curare forme, anche avanzate, di questa patologia: si tratta della devitalizzazione del dente. È un intervento che prevede la rimozione definitiva della polpa dentale infiammata, lungo tutta la radice, riempiendo poi la tasca dentale formatasi per la patologia. Così l’infiammazione della piorrea sarà debellata del tutto.
Ci sono, poi, ovviamente, i casi più gravi dove è obbligatorio l’intervento chirurgico plastico paradentale: con ricostruzione della gengiva, la rigenerazione dell’osso e l’impianto di denti su viti al titanio.
Rimedi naturali contro la Piorrea
Ci sono, poi, dei rimedi naturali che coadiuvano quelli medici, in casi di piorrea iniziale o comunque non particolarmente grave:
- Aloe vera: che generalmente si utilizza in gel e si applica sulle gengive infiammate;
- Olio essenziale di melaleuca: un paio di gocce sul dentifricio prima del lavaggio;
- Propoli: da applicare sui denti, date le funzioni antibatteriche e cicatrizzanti;
- Equiseto: utile per le sue proprietà emostatiche, rallenta e blocca il sanguinamento delle gengive;
La prevenzioni della Piorrea
Come per tutte le cose, la prevenzione è preferibile alla cura. Quindi è ovvio che un’accurata igiene orale, controlli periodici e pulizie dei denti, almeno una volta l’anno, sono i consigli principali alla base della prevenzione di questa patologia.
Tutte queste accortezze però, devono essere assolutamente accompagnate da prodotti giusti e adatti allo scopo, come ad esempio :
- Colluttori;
- Dentifrici;
- Spazzolini;
- Scovolini;
- Filo interdentale;
- Integratori alimentari;
Non dobbiamo sottovalutare l’importante della prevenzione, questo in tutte le cose ma soprattutto nel caso di una patologia che procede lenta, ma decisa, come la Piorrea.