Se non sai cosa fare per avere capelli perfetti, in questo articolo spiegheremo come prendersi cura dei capelli in modo naturale e i migliori consigli della nonna per avere capelli sani, forti e sempre belli.
La nonna diceva, ma la cosa è valida ancora oggi, che i capelli sono il miglior ornamento di un volto e che la loro bellezza deriva solo ed esclusivamente dal nostro e dal loro stato di salute.
Spesso roviniamo i nostri capelli per ignoranza, per incuria o per le troppe cure spesso inappropriate ma sempre ben reclamizzate. Altre volte , tuttavia , la caduta dei capelli non è dovuta alla nostra volontà ma a una predisposizione genetica , soprattutto negli uomini.
Il capello è un filo cilindrico composto da cellule morte disposte ad embrice (lamine sovrapposte le une sulle altre come copertura di un tetto), il bulbo, invece, è la parte viva ed è costantemente irrorato dal sangue che nutre il capello e ne assicura la vita e la crescita: 1 cm circa al mese.
Dagli amminoacidi presenti nel sangue attraverso la papilla vengono sintetizzati complessi proteici, in maggior misura e quasi esclusivamente cheratina (di cui sono composte anche le unghie e lo strato corneo dell’epidermide), che formano la struttura del capello.
L’attività della papilla è importantissima in quanto una papilla sana e funzionante permette la sostituzione dei capelli che cadono (15-20 capelli al giorno per una chioma sana), con la rigenerazione che avviene sempre dallo stesso follicolo e dalla stessa papilla.
Normalmente abbiamo da 150 a 250 capelli per cmq e la loro quantità varia a secondo del tipo fisico e del colore, (circa 90.000 nelle rosse, 120.000 nelle brune e 150.000 nelle bionde). La vita del capello varia secondo la posizione che esso ha sul cuoio capelluto, ad esempio i capelli della corona vivono mediamente 2-4 anni, mentre quelli della nuca e della sommità del capo orientativamente 5-6 anni dopodiché muoiono e si staccano dalla papilla. Mi sembrava doverosa questa sommaria presentazione del nostro amico capello prima di trattarlo con i consigli e le ricette della nonna.
Sommario:
Cura dei capelli: i rimedi naturali della nonna
Nel famoso quaderno ho trovato consigli e ricette sotto forma di decalogo che riporto qui di seguito.
1 – CONOSCERE I PROPRI CAPELLI
La nonna conosceva bene la tipologia dei suoi capelli ed anche di quelli dei propri cari, e certamente senza aver dovuto ricorrere alle apparecchiature oggi in uso quali, ad esempio, la telecamera miniaturizzata che consente la microvideoscansione elettronica con ingrandimenti di bulbo pilifero e capello tali da permettere, addirittura, di rilevare la fuoriuscita del sebo o le scagliette di forfora.
Le nostre nonne di solito cominciavano il trattamento con un buon lavaggio, e consiglio le lettrici di provare, con il famoso “Sapone di Marsiglia”, facendo una sola passata, sciacquando con abbondante acqua addolcita, eliminando l’acqua in eccesso, tamponando con un telo di spugna e lasciando asciugare i capelli all’aria ed al sole.
Il giorno dopo, una verifica della bontà del trattamento può essere fatta controllando i capelli davanti ad uno specchio e passandoci le dita: se i capelli appaiono aridi ed indocili al pettine e/o alla spazzola si tratterà certamente di capelli secchi, quando invece si presentano molli ed opachi molto certamente si tratterà di capelli grassi, che poi possono essere grassi umidi o grassi secchi: quelli secchi, ad una vigorosa spazzolata lasceranno volare miriadi di scagliette di forfora mentre, nel caso dei capelli grassi umidi, la forfora rimarrà attaccata ben salda sul cuoio capelluto e potremo avere la conferma della nostra diagnosi passando un po’ di carta velina all’attaccatura dei capelli: le macchie di unto sulla carta ci daranno il responso riguardante l’entità del problema.
2 – IMPARARE AD ESSERE REGOLARI
Come tutte le cose viventi anche i capelli hanno la necessità di acqua e di aria quindi la prima domanda da porci : ogni quanto lavare i capelli ?
La risposta é : bisogna lavarli con regolarità ad intervalli che dipendono dal tipo di capelli :
- se sono secchi basterà lavarli ogni 5-6 giorni
- se sono capelli normali ogni 4-5 giorni
- se sono grassi, ogni 2-3 giorni.
Pensiamo ora a trovare il giusto modo di lavarli, quello più naturale; in realtà esso dovrebbe essere rappresentato dall’utilizzo della sola acqua che, però, da sola non basta ed allora nella scelta degli shampoo bisogna evitare quelli troppo aggressivi, anche quelli cosiddetti “alle erbe” in quanto spesso sono dei semplici shampoo chimici con l’aggiunta di colori e di odori, anch’essi sempre sintetici, delle piante indicate in etichetta; il buon caro vecchio inodore “sapone di marsiglia” potrebbe andare benissimo ma se anche questo è troppo energico si consiglia di usare uno shampoo neutro o meglio anfotero, di quelli venduti in farmacia, per capelli molto delicati, magari agli estratti naturali di malva ed altea.
3 – USARE LA NATURA PER LA CURA DEI CAPELLI
Durante la buona stagione cerchiamo, per quanto possibile, di asciugare i capelli usando l’aria ed il sole evitando caschi, phon e strumenti vari: i capelli ne avranno certamente benefici più di qualsiasi altra cura.
Quando i capelli sono più sciupati, ancora una volta la natura ci viene in aiuto: una volta al mese, dopo averli lavati e sciacquati e dopo aver tolto l’acqua in eccesso con una salvietta, vanno frizionati con dell’olio di mandorle dolci stando attente a che l’olio bagni bene sia la radice che le punte, dopo si avvolge con un telo (non di spugna perché altrimenti si impregnerebbe) la testa a mò di turbante e, dopo averlo tenuto tutta la notte, al mattino si rimuove e si sciacqua con dell’acqua tiepida.
Questo metodo può essere usato anche in presenza di capelli sostanzialmente sani per garantirne il benessere ma ad intervalli di tempo più lunghi e cioè ogni 2-3 mesi.
Per i capelli scuri vale lo stesso metodo ma l’olio sarà di noce e l’ultimo risciacquo sarà fatto con l’acqua in cui si sono lasciate macerare, dalla notte prima, le foglie di noce: si otterranno, così, dei capelli lucidi scuri.
4 – ATTENZIONE ALLE TINTURE
Le attuali tinture per capelli non producono, alla fin fine, i danni di cui spesso vengono accusate perché non tutte le sostanze utilizzate sono nocive, ma comunque si tratta sempre di prodotti artificiali per cui, fin quando è possibile, noi ci rivolgeremo all’aiuto di madre natura. Mia nonna a tale scopo utilizzava la camomilla, l’henne, il mallo e le foglie di noce, l’indaco ed il lauro.
L’henne è una polvere ricavata dalle radici e dai fiori dissecati di una pianta africana la “lawsonia inermis“. Le donne africane usano l’henne da duemila anni come colorante, detergente e balsamo senza avere da questo prodotto i problemi che normalmente possono dare i coloranti artificiali. L’henne si acquista in farmacia o in erboristeria e se ne trovano almeno 3 tipi: nero, rosso o neutro. Per spiegare con cura come fare a casa i trattamenti con l’henne avremmo bisogno di molto spazio, per cui si potrà chiedere al farmacista o all’esperto il miglior modo di applicarlo o, eventualmente, ci potremo ritornare in un prossimo futuro attraverso queste stesse pagine. Per ora ci limiteremo a dare dei brevi consigli su come prepararlo.
I migliori risultati con l’henne si avranno su capelli non permanentati, decolorati o tinti.
Per preparare l’henne, una volta scelta la colorazione, si deve operare in questo modo: in una ciotola larga, di vetro o di coccio, mai di alluminio o plastica, mettere la quantità giusta di polvere: un pugno abbondante dovrebbe bastare, stemperarla con l’acqua tiepida fino al raggiungimento di una pasta cremosa, per diminuire il forte odore aggiungere qualche goccia di limone o un uovo intero e, una volta ottenuta la giusta consistenza, con una spazzola di setola coprire i capelli già divisi in ciocche facendo attenzione a non macchiare la cute perché l’henne è un colorante difficile da togliere, è importante non lavare i capelli prima dell’applicazione in quanto l’henne è già un detergente, tutt’al più andranno lavati dopo per correggere eventualmente il colore.
Per ottenere varie sfumature di colore l’henne può essere mischiato ad altre polveri ricavate dall’indaco (leguminosa dalle cui foglie si estrae un colorante bleu), o dal mallo di noce (colorante nero). Questi i prodotti per colorare; per schiarire i capelli, invece, si può usare la vecchia camomilla ed il succo di limone.
5 – ESSERE REGOLARI NELLO SPUNTARE I CAPELLI
I capelli devono essere spuntati almeno una volta ogni due mesi, bisogna evitare l’uso del rasoio, che a lungo andare sfibra le punte, ed anche le pettinature tirate o le treccioline.
6 – FARE ATTENZIONE ALLA CADUTA DEI CAPELLI
Normalmente si perdono, per il naturale ricambio, dai 10 ai 25 capelli al giorno, questa caduta si può evidenziare maggiormente nel periodo autunnale o primaverile ma non ci deve minimamente preoccupare. Quando la caduta dei capelli si fa più abbondante è meglio correre ai ripari verificando se per caso forfora o sebo ostruiscono, soffocandolo, il bulbo pilifero.
Una ricetta per contrastare il soffocamento è la seguente: 2-3 frizioni giornaliere di 7-8 minuti con un prodotto formulato con ortica, china, lavanda e jaborandi in alcool e glicerina.
7- TENERE SOTTO CONTROLLO L’ORGANISMO
La salute dei capelli si conserva non solo con i rimedi esterni, infatti possibili problemi metabolici possono provocare disfunzioni ai capelli: ne sono un esempio l’eccesso di forfora o di sebo che spesso sono dovuti a cause interne che andranno accertate e curate.
8 – CAPELLI UNTI E SEBORROICI
Continuando il discorso del punto 7 va evidenziato che l’eccessivo sebo potrebbe essere causato da una cattiva alimentazione, soprattutto quando si assumono molti grassi e carboidrati e si fa onore ad una cucina elaborata con intingoli: la prima cosa da fare è limitare queste abitudini.
Si consiglia di aumentare la quantità di acqua bevuta (almeno 2 litri/giorno), il consumo di frutta e verdura ed anche, di usare come condimento per carne e pesce molto succo di limone. Si suggerisce, comunque, l’uso più o meno frequente, di qualche tisana formulata con viola tricolore, radice di bardana, radice di saponaria, foglie di betulla e tarassaco. Un altro prodotto, formulato con prodotti presenti tal quali nel laboratorio di madre natura, è preparato facendo macerare a freddo, per una decina di giorni, in un litro di Marsala stravecchio, alcune radici di dulcamara, fumaria, ortica, ed anche semi di anice sminuzzati. Leggi anche: maschere per capelli grassi fai da te.
9 – EVITARE GLI STRESS
L’ansia, il nervosismo e lo stress sono i principali nemici dei capelli che sono particolarmente sensibili ai nostri stati d’animo. La persona nervosa rischia perfino di perdere i capelli e la secchezza e l’untuosità possono aggravarsi; anche stati di debolezza e/o di esaurimento, oppure quel malessere spesso femminile, derivato da surmenage o stanchezza, possono provocare gravi danni spesso irreparabili.
Se si vogliono avere bei capelli bisogna imporsi più serenità: ci si può aiutare con lo yoga, il training autogeno, la meditazione, le tecniche di visualizzazione ed anche con prodotti completamente naturali a base di tiglio, iperico, biancospino o passiflora facendosene raccomandare uso, preparazione e formulazione dal farmacista e/o dal medico.
10 – RINFORZARE I CAPELLI
Almeno due volte l’anno, come normalmente si fa con l’organismo, possiamo fare una cura ricostituente anche ai capelli, chiaramente andremo ad acquistare le nostre medicine nei campi, armati di un paio di guanti: bisogna raccogliere un gran mazzo di ortiche di circa 2-3 kg, dopo averle pulite e sciacquate si mettono a bollire in un litro d’acqua per 20 minuti e poi, mentre l’acqua con le ortiche si intiepidisce raffreddandosi, si lavano i capelli come consigliato precedentemente: si versa il liquido con le ortiche, dopo averlo filtrato, in una bacinella, vi si immergono i capelli e si bagnano tutti fino alla radice senza sciacquare, dopo di che si toglie con un asciugamano l’acqua in eccesso e si lascia asciugare all’aria, questa operazione si esegue per 4-5 giorni consecutivi almeno due volte l’anno.
Prima di continuare i rimedi naturali per la cura dei capelli, voglio ricordare che, chiaramente, questo è solo un decalogo elementare, generale e nel contempo essenziale, che ci consentirà di mantenere in buona salute dei capelli non ancora irrimediabilmente rovinati. I casi particolari e personali vanno valutati con la competenza e la professionalità del farmacista o del responsabile del reparto dermocosmetico della farmacia.
Concludo, sperando di non avervi annoiato, con ancora qualche consiglio per salvaguardare la salute dei capelli, sempre attinti nel libricino di nonna. Ella raccomandava di non usare, per asciugare i capelli phon e caschi molto caldi, di non usare bigodini di metallo e becchi di cicogna ed anche di evitare di stirare i capelli in modo aggressivo; era favorevole, per l’asciugatura, al sole ma temeva la salsedine e suggeriva, durante le vacanze, di provvedere sempre a sciacquare con acqua dolce i capelli per evitare il disseccamento derivante dalla succitata salsedine.
Suggeriva anche di evitare sia le pettinature elaborate quali, ad esempio, quelle con le treccioline che sono bellissime ma non fanno respirare i capelli, sia anche l’abitudine di portare i capelli raccolti e tirati che rappresentano comunque, una forma di stress per i capelli e per il cuoio capelluto.
Per concludere i consigli ricordo che non vedeva di buon occhio neanche le continue tinture e decolorazioni, anche quando venivano fatte con prodotti piuttosto delicati e/o naturali.
Con questo vi saluto e vi do appuntamento a presto, sempre nelle pagine di questo sito.