La Stella di Natale è la classica pianta in vaso che si regala in occasione dell’omonima festa. E’ un fiore molto bello da vedersi, ornamentale ma che necessita di particolari cure per vivere a lungo.
In questo articolo andremo a scoprire tutte le curiosità e le caratteristiche ma soprattutto come prendercene cura.
Sommario:
Stella di Natale: cura e consigli per farla vivere a lungo
La Stella di Natale è una pianta davvero delicata, andiamo a scoprire come prendercene cura.
Esposizione: questo fiore ama la luce intensa e diffusa purché non diretta. E’ sensibile agli sbalzi termici ed alle correnti d’aria. Non sopporta temperature inferiori ai 12-15°C. Non va posizionata vicino a fonti di calore.
Terreno: deve essere acido e ben drenato. Non necessita di particolari concimazioni durante la fioritura, ma nel periodo vegetativo è preferibile somministrarle un fertilizzante ricco di fosforo e potassio per stimolarne la crescita.
Malattie e parassiti: fungine che si manifestano con macchie grigie sulle foglie. Se invece le foglie si presentano appiccicose bisogna controllare se vi sono affidi.
Innaffiatura: va bagnata poco con acqua a temperatura ambiente e solo quando il terreno è veramente asciutto. Non ama i ristagni di acqua.
Rinvaso: verso la fine di aprile dovrebbe essere rinvasata nello stesso vaso, dopo averla potata tagliando i rami principali a 3 cm per due terzi e riducendo leggermente le radici.
Potatura: evitarla dopo il mese di agosto.
5 consigli sulla Stella di Natale:
1. Se un ramo si spezza va bruciato alla base con un accendino o scottato nell’acqua bollente quindi lo si può mettere in un vaso con l’acqua e potrà durare anche altre due settimane.
2. Se le foglie diventano gialle o si seccano vuol dire che l’ambiente è troppo caldo, poco umido e la pianta riceve poca luce. Quindi è bene nebulizzare le foglie con dell’acqua, allontanarla dalle fonti di calore e posizionarla vicino ad una finestra.
3. Porre dell’argilla espansa sul fondo del vaso per garantire un buon drenaggio.
4. Per farla fiorire dopo Natale bisogna aspettare che cadano le foglie rosse, tagliare i rami fioriti a fine febbraio, ponete la pianta all’ombra in estate e ad inizio autunno concimate il terreno dopodichè potrebbe fiorire nuovamente. Il buio è fondamentale, va tenuta in uno sgabuzzino di pomeriggio e la notte e poi esposta alla luce solare (sempre non diretta).
5. Quando la si acquista scegliere gli esemplari più folti anche se di piccole dimensioni. Toglietela dalla confezione e ponetela in un luogo luminoso.
Attenzione: la pianta secerne una sostanza lattiginosa che è urticante e velenosa per gli animali domestici.
Ricapitolando:
Inverno: la pianta va posta in una stanza luminosa, arieggiata, non eccessivamente riscaldata, senza sbalzi di calore e correnti d’aria. Se l’aria è troppo secca dotare la stanza di umidificatore. Necessita di luce ma soprattutto di molte ore di buio (almeno 12).
Primavera: la pianta entra in stato vegetativo, quando le foglie rosse cadono vanno tagliati gli steli a circa 10 cm dalla base. Quindi cospargere con cenere o polvere di carbone di legna, per fermare la fuoriuscita di lattice dagli steli. Ancora una volta si posiziona la pianta in un luogo luminoso, temperatura mite con il terreno poco bagnato. La pianta va rinvasata.
Estate: compaiono nuovi steli e la pianta inizia a germogliare. Annaffiare abbondantemente finché il terreno non assorbe più acqua, quindi deve scolare in modo che le radici non marciscano. E’ il momento opportuno per somministrare fertilizzanti liquidi arricchiti di fosforo e potassio. Togliere i rami secchi e rovinati.
Autunno: la concimazione va sospesa e l’annaffiamento va ridotto. La temperatura deve essere mite e la pianta deve essere collocata in una zona luminosa. Necessita di 12 ore di buio.
Stella di Natale: caratteristiche generali
Il suo vero nome è Euphorbia pulcherrima, meglio nota anche come Poinsettia. L’etimologia del termine Euphorbia sarebbe dedicato a Eufòrbo, medico personale del re Giuba II (1° sec. a.C. – 1° sec. d.C.) della Mauritania che per primo trascrisse degli accenni botanici sulla stessa. Il nome Poinsettia le è stato attribuito per via dell’ambasciatore americano Joel Roberts Poinsett (1779-1851) che la introdusse in Messico nel 1825.
Gli americani iniziarono a coltivarla come pianta in vaso, specificatamente in Messico cresce spontanea e può raggiungere anche i quattro metri di altezza.
Dunque la Stella di Natale appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae, ordine Euforbiali (Euphorbiales), classe delle Dicotiledoni (Magnoliopsidae), divisione delle Angiosperme (Magnoliophytae).
Si presenta come un piccolo arbusto alto di solito 40-50 cm, che può raggiungere anche il metro d’altezza. I rami sono legnosi di un bel verde, le foglie son scure e sottili, di forma similare a quelle dell’agrifoglio. Le infiorescenze (ovvero foglie trasformate) che noi chiamiamo fiori spuntano in inverno (è una pianta fotoperiodica) e sono di colore rosso acceso, i veri fiori son detti ciazi sono piccoli, senza petali e di colore verde o giallo.
Anticamente si suppone fosse coltivata da Indios e Aztechi come simbolo di purezza poiché le brattee rosse simboleggerebbero le gocce di sangue versate da una dea morta per amore (furono gli spagnoli a scoprirla nel 1520 anche se non ne avviarono la coltivazione). Secondo una leggenda cristiana invece una bambina poverissima voleva dimostrare a Gesù il proprio amore, udì dunque una voce che le disse di raccogliere un fascio di sterpi e erbe, lei li mise sull’altare e si trasformarono nelle rosse stelle di Natale.
In Francia simboleggia anche l’amore e si regala in occasione della festa della mamma mentre nel Centro-America è il simbolo della passione.
Perché si regala a Natale? Perché fu chiamata Stella di Natale dai missionari spagnoli perché fiorisce in questa occasione, da qui l’usanza di regalarla per la ricorrenza.