Le margherite sono piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, che comprendono più di cento specie e tante varietà. All’origine erano ritenute margherite solo quelle del genere Leucanthemum, dal greco leukos e anthemom, rispettivamente bianco e fiore, ad indicare il loro candore; oggi si definiscono impropriamente margherite anche fiori di altre specie e di varie grandezze e colori , appartenenti comunque alle Asteraceae.
Scopriamo qual è il significato della margherita e come coltivarla in giardino e in vaso, seguendo pochi e semplici accorgimenti.
Sommario:
Il significato della margherita
La margherita era considerata la pianta delle donne in quanto dedicata alla dea Artemide. Il suo candore e la sua delicatezza simboleggiano la purezza e l’innocenza giovanile: utilizzata un tempo dalle fanciulle per preparare ghirlande e coroncine con cui adornare i capelli, oggi invece si regala anche alle neo mamme, proprio come riferimento alla purezza del nascituro.
Simbolo della primavera e dell’amore, chi non ha mai sfogliato una margheritina pronunciando la classica frase “m’ama, non m’ama”.
Caratteristiche botaniche della margherita
La margherita, considerata un fiore, in realtà è un’infiorescenza detta capolino, caratterizzata dalla presenza di due tipi di fiori: piccoli fiori tubulosi gialli nella parte centrale, cioè quelli che costituiscono il disco, e fiori ligulati bianchi tutt’attorno che formano il raggio e che comunemente chiamiamo petali.
Le foglie sono verdi, formano una rosetta basale e sono di forma ovale o spatolata, con margini leggermente dentellati o lisci. Le foglie crescono direttamente dal suolo, senza un fusto evidente.
I capolini sono utilizzati per le loro proprietà curative in infusi ad uso esterno ed interno; pestati con le foglie come impacchi su contusioni, arrossamenti e ascessi; in cosmetologia; inoltre, fiori e foglie sono edibili e arricchiscono le insalate estive.
Come coltivare le margherite in giardino
Il periodo migliore per la coltivazione delle margherite in piena terra è poco prima della primavera, verso fine gennaio o inizio febbraio. Si adattano bene a climi temperati con temperature che non vanno mai sotto i 10°C; amano l’esposizione al sole per la maggior parte del tempo, i petali molto delicati e tendono a spezzarsi facilmente in presenza di grandine, forte pioggia o raffiche di vento.
Se coltivate in giardino fioriscono durante tutta la primavera, ma finito il ciclo di fioritura, vanno coperte e riparate da neve e gelo in attesa della prossima bella stagione.
Un buon concime granulare a lenta cessione, utilizzato dalla formazione dei boccioli in poi ogni tre o quattro mesi, ne garantirà la ricomparsa alla primavera successiva.
Le margherite sono utilizzate in aiuole e bordure, piuttosto che sul tappeto erboso, a seconda delle varietà che presentano differenze nella dimensione: infatti ce ne sono di diverse altezze, dai 20 ai 40 cm e dagli 80 ai 100 cm, queste ultime formano dei grossi cespugli densi e compatti e necessitano di un sostegno se esposte in zone ventose.
Terreno ideale
Per coltivare margherite in giardino, il terreno ideale dovrebbe essere ben drenato e leggermente alcalino, con un pH compreso tra 6,0 e 8,0.
Le margherite crescono meglio in terreni sabbiosi o argillosi, ricchi di sostanza organica, che permettono un buon drenaggio senza ristagni d’acqua. Sebbene tollerino terreni più poveri, l’aggiunta di compost o humus aiuta a migliorare la struttura del suolo e fornisce nutrienti.
Semina
Per seminare le margherite, è importante scegliere il periodo giusto, preferibilmente in primavera o autunno. Si comincia preparando il terreno, che deve essere ben drenato e arricchito con del compost, poi si cospargono i semi sulla superficie senza interrarli troppo, perché hanno bisogno di luce per germogliare.
I semi vanno poi coperti con un po’ di terra e sabbia e annaffiati leggermente, mantenendo il terreno umido ma senza esagerare con le quantità d’acqua. Le prime piantine spuntano dopo poche settimane. Una soluzione più veloce è quella di acquistare piantine di margherite in vaso e trapiantarle in primavera già inoltrata.
Irrigazione
Le margherite vanno annaffiate con una certa regolarità per tutto il ciclo vegetativo, aumentando la frequenza nei mesi più caldi, anche ogni giorno durante la fioritura e, addirittura, due volte al giorno quando il caldo è molto torrido.
Coltivare margherite in vaso
Le margherite possono essere coltivate anche in vaso, sia in balcone che in casa, ed è importante scegliere un posto soleggiato, perché le piante hanno bisogno di almeno 5 ore di luce al giorno.
Il vaso più adatto è quello di terracotta ma, in alternativa, può andar bene anche uno di plastica purché abbia un diametro di almeno 15 cm.
La semina in vaso va fatta tra febbraio e marzo, usando del terriccio ben drenato e fertile, con uno strato di argilla espansa sul fondo.
Dopo aver piantato i semi, bisogna coprire il vaso con della carta trasparente che favorirà la germinazione. Bisogna annaffiare subito e, in particolare durante l’estate, mantieni sempre il terreno umido, dando un po’ di acqua ogni giorno. A metà primavera potrai assistere già alle prime bellissime fioriture.
Come moltiplicare le margherite
Un metodo di riproduzione molto comune è quello per talea, una tecnica che fa nascere nuove piante che avranno caratteristiche genetiche uguali a quelle della pianta madre. Per riprodurre le margherite per talea basta utilizzare la cima del germoglio o la sua parte mediana, che va tagliata e messa nel terreno, in modo da far partire la germinazione.
Il momento migliore per questo tipo di riproduzione è durante le stagioni più fresche dell’anno, quindi in primavera o ancora meglio in autunno, per poter vedere la fioritura la primavera successiva.
La lunghezza ottimale delle talee di margherite è di 10- 12 cm; tra il taglio e l’impianto, le talee possono essere messe in acqua per impedirne l’appassimento.
Per un impianto più proficuo si consiglia di utilizzare un vaso per ciascuna talea, che va messa per un terzo dentro il terreno, e fuori per i restanti due terzi, in posizione verticale. La temperatura ideale di germinazione è tra 18 e 22 gradi.
Durante questo processo le talee non devono prendere la luce diretta del sole e, una volta attecchite, potranno essere messe a dimora dove si preferisce.
Malattie e avversità delle margherite
Le margherite possono essere soggette a vari problemi, soprattutto causati da parassiti e malattie. Tra i principali nemici ci sono i trifidi e gli afidi, piccoli insetti che attaccano gli steli, i fiori e le foglie, causando macchie e malformazioni.
Anche i bruchi rappresentano una minaccia perché mangiano le foglie danneggiano aspetto e salute della pianta. Ci sono poi malattie fungine come l’oidio e la ruggine che possono provocare macchie biancastre o gialle sulle foglie.
È possibile proteggere le margherite con trattamenti antiparassitari e fungicidi, ma è sempre consigliata la prevenzione. Inoltre, ricorda di garantire una buona ventilazione, di non esagerare con l’irrigazione e di rimuovere subito eventuali parti infette della pianta in modo da non trasmettere la malattia a quelle sane.
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