In questi ultimi anni molta importanza e risonanza mediatica è stata data ad alcune tipologie di sostanze naturali, frutti non comuni nella cucina e nei mercati occidentali e altre sostanze quali oli e piante particolari che molto spesso vengono associate all’Oriente, luogo di produzione e coltivazione per la maggior parte di questi elementi.
Nello specifico sono numerosi i nomi di alcune sostanze che vengono nominati durante la promozione di prodotti per la cura della salute o per il dimagrimento, fra integratori e composti vari che dovrebbero aiutare il proprio corpo ad assumere meno grassi e dimagrire nel modo più veloce possibile senza tener conto poi dei possibili effetti collaterali che si potrebbero avere con un dimagrimento così veloce e fatto senza uno schema preciso.
E’ questo il caso della Garcinia Cambogia, nota anche come Garcinia Gummi-gutta, una specie tropicale originaria dell’Indonesia che viene coltivata principalmente nelle aree del su-est asiatico e nell’Africa centrale, in habitat quali foreste umide e lungo la costa dell’India e in altre zone asiatiche caratteristiche come la Cambogia, il Vietnam e le Filippine.
Sommario:
Garcinia Cambogia: caratteristiche generali
Il frutto si presenta grande quanto un’arancia e ne riprende le caratteristiche fisiche quali il diametro, mentre particolari sono le rifiniture tipiche della zucca. Il colore della Garcinia Cambogia è verde nella sua fase iniziale, mentre in fase di stagionatura e maturazione può assumere una colorazione arancione o rossa.
Nonostante le sue proprietà naturali si riducano ad un unico effetto ampiamente pubblicizzato, cioè per dimagrire, il frutto viene utilizzato maggiormente nella cucina orientale ad esempio per la stagionatura del pesce o come ingrediente principale in alcuni piatti tipici indiani, per i quali vengono usati prevalentemente la crosta e la polpa.
Dalla scorza si ricava inoltre una spezia utilizzata per la composizione e la preparazione del più famoso Curry, una miscela di spezie indiana costituita fra l’altro da pepe nero, cumino, coriandolo, cannella e curcuma.
Composizione chimica
La composizione chimica fino ad ora studiata e ritenuta rilevante per la Garcinia Cambogia riguarda principalmente elementi naturali e chimici comuni alla maggior parte dei frutti e di altre piante utilizzate sia in cucina che in ambito medico per alleviare diverse patologie.
Nello specifico l’analisi di una Garcinia Cambogia è in grado di rilevare la presenza di acido citrico, uno degli elementi di maggior presenza in alcuni frutti come il limone; vitamine; flavonoidi, ossia potenti antiossidanti utilizzabili anche per migliorare il funzionamento del fegato e del sistema immunitario; polisaccaridi; l’acido idrossicitrico, l’elemento principale e più discusso di questo frutto a cui si devono i suoi utilizzi e i suoi effetti sul corpo umano; carotenoidi e mucillagini.
Dalla sua composizione chimica si può facilmente intuire che il suo utilizzo è limitato in ristretti campi, che riguardano maggiormente gli integratori alimentari e gli effetti dimagranti che potrebbe avere sul corpo umano o su soggetti che stanno seguendo una dieta sana ed equilibrata.
Garginia Cambogia funziona davvero per dimagrire?
Come spiegato in precedenza, uno dei componenti chimici della Garcinia Cambogia rappresenta l’elemento principale di discussione e la fonte dei benefici che si attribuiscono a tale frutto.
L’acido idrossicitrico è difatti una sostanza estremamente rara in natura ed è possibile trovarla solamente nei frutti delle piante che fanno parte della famiglia delle Garcinia, quali la Garcinia indica, la Garcinia Cambogia e la Garcinia Atroviridis.
E’ proprio all’acido idrossicitrico che si attribuisce la proprietà e la capacità di bloccare la sintesi di acetilcoenzima A, in termini specifici uno strato energetico impiegato dall’organismo per sintetizzare il colesterolo e altri grassi e lipidi. La funzionalità di questa sostanza sarebbe quella di ridurre la produzione degli acidi grassi, favorendo e stimolando il senso di sazietà nella persona che lo assume.
L’acido idrossicitrico da alcuni anni viene utilizzato come ingrediente per integratori alimentari che promettono di far dimagrare fino a tre volte più velocemente il soggetto che lo assume, ed è ricavato unicamente dalla buccia della Garcinia Cambogia. Nonostante innumerevoli siano le pubblicità e i prodotti pubblicizzati con questo ingrediente, gli studi scientifici non sono stati in grado di restituire risultati significativi per quanto riguarda la reale efficacia della Garcinia Cambogia e dell’acido idrossicitrico per la riduzione del peso.
Durante test clinici e di laboratorio, sia tenendo in considerazione e testando solamente l’acido idrossicitrico contenuto nella buccia della Garcinia Cambogia sia accostanto l’assunzione di questa sostanza con altri integratori come la carnitina, il crono picolinato o la caffeina, non si sono evidenziati effetti reali o significativi di dimagrimento o di minor assunzione di grassi e lipidi rispetto al placebo.
Nonostante questi studi, le aziende produttrici dei costosi integratori a base di Garcinia Cambogia sono convinti delle sue capacità da inibitore della fame soprattutto se assunto nelle dosi contenute negli integratori che corrispondono ad una concentrazione di 1000 mg e 60% di acido idrossicitrico.
Le poche ricerche scientifiche disponibili su questo particolare frutto e sulla sostanza contenuta al suo interno così come i risultati poco rilevanti e incoraggianti fino ad ora ottenuti, hanno reso la Garcinia Cambogia un frutto ambiguo e molto discusso sia dalla comunità scientifica sia dalle associazioni dei consumatori che molto spesso denunciano dei veri e propri casi di truffa riguardanti la vendita a prezzi spropositati di integratori a base di acido idrossicitrico accompagnati da spot e pubblicità ingannevoli. Ad ogni modo, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non si è ancora pronunciata sull’efficacia di questi integratori e in Italia la loro vendita è legale fino a quando non si superano i limiti della pubblicità ingannevole o dei raggiri.
In definitiva quello che si consiglia di fare a tutti coloro che vogliono provare questa sostanza per testare sul proprio corpo i presunti effetti dimagranti pubblicizzati assieme agli integratori alimentari, è di non spendere cifre esose per l’acquisto di questi prodotti e di fare attenzione al venditore e alla composizione dell’integratore che molto spesso possono contenere sali minerali come zinco e cromo a cui viene attribuita una proprietà dimagrante scientificamente non dimostrata e quindi non veritiera. Nei peggiori dei casi potreste sempre utilizzare la Garcinia Cambogia ed i suoi componenti, dalla scorza alla polpa, come ingrediente per alcune ricette orientali che di certo stupiranno i vostri commensali.
Garcinia Cambogia: effetti collaterali e controindicazioni
Precedentemente abbiamo visto qual è la composizione chimica ed organica della Garcinia Cambogia, evidenziando come gli elementi naturali contenuti al suo interno non hanno grossa rilevanza a livello organico o medicinale.
Nonostante questa premessa e la mancanza di effetti collaterali riconosciuti o gravi, sono stati individuati in alcuni soggetti che assumono questa sostanza casi di mal di testa e disturbi gastrointestinali come dolori addominali e vomito.
In generale l’assunzione della Garcinia Cambogia e delle sue componenti organiche è sconsigliata sia alle donne in gravidanza sia ai soggetti che soffrono di diabete o di Alzheimer perché l’acido idrossicitico contenuto da questo frutto può provocare la formazione di acetilcolina nei pazienti che già soffrono di Alzheimer o demenza.
E’ consigliabile valutare anche, soprattutto se si assume la Garcinia Cambogia assieme ad altri integratori alimentari di natura e composizione differente, i vari effetti collaterali che altre sostanze potrebbero avere assieme a quelli già descritti per l’acido idrossicitico e questo frutto orientale, tenendo conto del fatto che spesso questa sostanza si assume assieme ad altri integratori a base di caffeina o carnitina che potrebbero avere differenti controindicazioni.