La primula è una delle piante che anticipa l’arrivo della primavera e si ritrova un po’ ovunque nelle case e nei giardini per i suoi fiori allegri e colorati, di colore giallo-dorato o spesso bianchi con delle macchie arancione, dal profumo inebriante.
Disponibile in oltre 500 varietà, la primula è una pianta da coltivare soprattutto all’aperto ma molte specie si adattano anche alla coltivazione in appartamento. Molte specie di primula producono fiori praticamente tutto l’anno ed è molto importante coltivarle in un luogo ben aerato ma che non sia esposto a creino correnti d’ aria fredda. L’irrigazione deve essere costante, soprattutto quando la pianta è in fiore, ma il terreno deve favorire lo sgrondo dell’acqua per evitare ristagni idrici che non sono assolutamente tollerati.
Sommario:
Il significato della primula
Il nome Primula deriva dal latino primus «primo» e sta ad indicare la fioritura precoce che avviene subito dopo la scomparsa della neve quando nei prati comincia a nascere l’erba verde. La sua fioritura segna definitivamente la fine della stagione fredda e per questo il suo significato simbolico è legato alla rinascita e alla speranza di un nuovo inizio, alla voglia di ricominciare pensando positivo.
Nel linguaggio dei fiori la primula simboleggia l’amicizia nascente e molto spesso viene considerata come emblema della giovinezza e della precocità. Ideale quindi da regalare come augurio ad una persona che ha finalmente raggiunto il suo obiettivo, in segno di augurio e di buon auspicio.
Come coltivare la primula in vaso
La coltivazione delle primule a uso ornamentale generalmente avviene in vaso, sia tramite i semi che con piantine e germogli. Questa operazione si può svolgere in qualsiasi periodo dell’anno, ma è preferibile farla nelle stagioni favorevoli per lo sviluppo della pianta, che sono l’autunno inoltrato e la fine dell’inverno.
Per il rinvaso in genere è consigliabile un contenitore di almeno 15 cm di altezza e di uguale diametro, al fine di creare un ambiente drenante. Controllare che il vaso abbia i fori di scarico e cominciare a posare sul fondo cocci o ghiaia per far respirare il terreno, poi adagiare sopra un terriccio morbido comprensivo di torba e arricchito magari con compost. Posizionare con cura le radici della pianta e coprite con un po’ di terreno, poi annaffiare senza esagerare. L’annaffiatura, infatti, è un aspetto fondamentale per assicurare lo sviluppo delle primule e il terreno deve essere umido quanto basta, senza eccessi di acqua.
Per questo motivo, se i cocci e la ghiaia non bastano, è consigliabile mettere dell’argilla espansa sul fondo del vaso, in modo da garantire alle radici di mantenere la giusta umidità ma senza ristagni. Utilizzate un nebulizzatore per regolarvi sulla quantità di acqua da aggiungere senza eccedere e quando vi accorgete che il terreno è abbastanza umido ma non fradicio sospendete. Troppa acqua fa marcire le radici e danneggiare la pianta.
Per una buona crescita della primula è consigliabile effettuare un rinvaso ogni due anni, mentre la concimazione dovrà avvenire in modo stagionale e organico. Quindi, affinché anche la concimazione avvenga in modo corretto, dovete fare attenzione che il compost aggiunto al terriccio sia ricco di fibre, così da garantire alla pianta tutte i nutrienti di cui ha bisogno per crescere forte e rigogliosa.
In ultimo, bisogna fare attenzione a dove posizionare il vaso di primule: come già detto, non dovrà essere esposto a correnti di aria ma nemmeno a fonti di calore dirette. Il luogo ideale è quello a mezz’ombra, pieno di luce ma fresco, lontano dal caldo afoso. Scegliere quindi una zona della casa ben illuminata ma al riparo dal sole.
Quando le prima foglie e i fiori delle primule cominceranno a cadere, recidetele con una forbice e tenete sempre i vasi in un luogo fresco in attesa che rifioriscono. Per proteggerle dal freddo intenso si possono ricoprire con uno strato di paglia aspettando la fine dell’inverno: vedrete che torneranno a rifiorire e sarà una gioia rimetterli sul balcone o sul davanzale della finestra.
Come coltivare la primula in giardino
Poiché la primula è un fiore che annuncia la primavera, è quindi anche una pianta ideale da piantare in giardino per renderlo allegro e colorato. Semplice da curare, infatti, la primula non ha bisogno di particolari attenzioni, e una volta acquistata in vasetto dal fioraio potete decidere di metterla a dimora per creare bellissime composizioni e portare nel vostro giardino di una ventata di freschezza.
Per prima cosa, scegliete il terreno e la posizione ideale per far sviluppare bene la pianta: infatti, nel porle a dimora è consigliabile scegliere un luogo esposto alla luce del sole, magari nelle prime ore del mattino o di sera, in modo da tenerla lontana dal sole cocente del mezzogiorno, in particolare durante la stagione estiva. Inoltre, il terreno migliore per far crescere la pianta deve essere ricco di humus, per cui, al momento di scavare la buca, lavorare il terreno e se necessario aggiungere torba e concime organico per accogliere al meglio le radici. Estraete la pianta dal vaso evitando di scuoterla e mettetela a dimora, interrate bene le radici e abbiate cura di pacciamare tutto attorno per mantenere umido il terreno.
Per quanto riguarda la concimazione delle primule ricordate che va effettuata da quando compaiono i primi fiori e occorre proseguire per tutta la durata della fioritura, mentre va sospesa negli altri periodi. Il consiglio è quello di utilizzare un concime liquido da diluire nell’acqua delle annaffiature da aggiungere ogni due settimane.
In alternativa, al posto di trapiantare la primula dal vaso e metterla a dimora in giardino, potete direttamente ricorrere alla semina, da eseguire preferibilmente a spaglio e in maniera superficiale, e da ricoprire poi con terra mista a sabbia. E’ consigliabile effettuare questa operazione in autunno così da ottenere i germogli da trapiantare in primavera.
La varietà di primula più utilizzata sia per la coltivazione in vaso che in giardino è la Primula obconica, molto apprezzata per i suoi lunghi steli e per i fiori coloratissimi che assumono toni dal malva al blu e dal bianco al salmone.
Come far propagare la primula
Se volete riprodurre la primula potete farlo direttamente senza ricorrere al vivaista: questa pianta si può infatti moltiplicare per seme per divisione dei cespi. Indubbiamente il secondo metodo è quello più veloce e che garantisce anche la certezza di ottenere piante uguali alla pianta madre da cui è stata estratta. In questo caso di tratta infatti di piante già adulte che assicurano uno sviluppo più rapido.
Con la moltiplicazione per seme invece non avrete la certezza di avere piante uguali alla pianta madre e quindi, se volete un esemplare identico all’originale, dovete ricorrere alla propagazione per talea. In ogni caso, i numerosi ibridi disponibili in commercio consentono di ottenere coltivazioni di primule variopinte seminando varietà diverse e permettendo di creare giardini colorati e vivaci.
Per ottenere migliori risultati dalla propagazione per seme occorre sistemarli in file parallele utilizzando un terriccio per semi. Spingere i semi sotto il terreno, ricoprire il vassoio con un foglio di plastica trasparente e tenerli all’ombra. Togliere la plastica ogni giorno per eliminare la condensa e dopo circa due settimane vedrete i primi germogli. Togliete la copertura e mettete il vassoio in un luogo ventilato e ben illuminato. Quando le piantine saranno grandicelle potete trapiantarle in vaso o in giardino, dove preferite.