La psoriasi è una patologia decisamente fastidiosa, che può presentarsi sotto diverse forme e che per certi aspetti resta ancora un mistero.
Il termine psoriasi deriva dal termine greco ψωρίασις – psōríasis che significa “malattia del prurito”. Trattasi di una malattia infiammatoria, recidiva, che può assumere carattere cronico, ma che non è contagiosa. Purtroppo la percentuale di popolazione che ne soffre è in aumento, solitamente è rara nei bambini, può comparire fra i venti ed i trent’anni o fra i cinquanta e sessanta, ha delle fasi in cui regredisce solitamente per poi riacutizzarsi. Sovente può esser legata a malattie come l’artrite.
Pare che questa malattia fosse già nota ai Babilonesi (2000 a.C. circa) e che sia citata anche in alcuni papiri egiziani, comparirebbe anche nella Bibbia con il nome di “Tzaraat”, in ebraico tutt’ora il nome per psoriasi è “Sapachat” che è appunto un termine biblico.
Nel V secolo a.C. Ippocrate la descrive in un testo di medica con il nome “Psora”, a seguire Celso ne descrive una cura con lo zolfo e Galeno a sua volta parla di bagni ed unguenti grassi per porvi rimedio. Si procede nel tempo con le cure più disparate dal fango al catrame ma nessuna da buon esito. Nel frattempo molto spesso la psoriasi viene scambiata per lebbra o scabbia causando dinamiche sociali disagevoli per chi ne è affetto.
Il fatto che non sia in realtà lebbra si afferma solo verso la fine del XVIII secolo, in Inghilterra, quando Robert Willan e Thomas Bateman ne distinguono le caratteristiche. Le cure però rimangono abbastanza approssimative: sali marini, brodo di vipera, urina, rame, arsenico e mercurio che si son poi rivelati tossici.
Sommario:
Psoriasi: sintomi e cause
Entrando nel cuore del problema scopriamo come riconoscere la psoriasi, quali sono le cause più accreditate ma anche le tipologie.
In sostanza la psoriasi è una chiazza rossa coperta di squame bianche, oppure un insieme di placche rosse ugualmente squamose. Solitamente colpisce le ginocchia, la regione sacrale, i gomiti, le mani, i piedi (anche le unghie vengono coinvolte) ed il cuoio capelluto.
Questi sono i sintomi della psoriasi:
- prurito
- desquamazione
- arrossamento
- bruciore
- sanguinamento
- pelle che tira
- lesioni cutanee
- ansia
- insonnia
Ed ecco le tipologie della psoriasi:
- Psoriasi Volgare o a placche: interessa soprattutto il cuoio capelluto, gomiti e ginocchia, le chiazze rosse son ben marcate e dai bordi sollevati, le squame sono argentee, biancastre, grosse ed asciutte. Causano un discreto prurito e grattandosi si possono causare sanguinamenti. La comparsa è recidiva con picchi acuti e periodi di regressione.
- Psoriasi Guttata: in questa forma la psoriasi si presenta con piccole chiazze tipo gocce ed è tipica dell’adolescenza. Solitamente è preceduta da una faringotonsillite streptococcica. Scompare da sola.
- Psoriasi Inversa o psoriasi delle pieghe: si presenta nelle pieghe cutanee e ne soffrono per lo più soggetti anziani, diabetici o obesi.
- Psoriasica Eritrodermica: l’infiammazione causata dalla psoriasi è diffusa e la cute appare arrossata, pruriginosa e dolente. E’ una fra le tipologie più grave.
- Psoriasi pustolosa: si presenta con pustole giallobrune contenenti pus, provoca febbre, disidratazione, eritemi e colpisce soprattutto mani e piedi. E’ una delle forme più gravi.
- Psoriasi del cuoio capelluto: causa forfora, caduta dei capelli, prurito, dermatite seborroica, con chiazze spesse che si desquamano da sole. Può colpire anche fronte, collo ed orecchie.
Le cause sono il punto dolente poiché diverse sono imputabili ma nessuna è stata reputata responsabile con assoluta certezza:
- Ereditarietà, si suppone che la psoriasi possa essere a carattere ereditario e che quindi vi sia una predisposizione genetica.
- Forte stress psicofisico che porterebbe alla comparsa della psoriasi per somatizzazione.
- Infezioni come ad esempio AIDS, faringite e tonsillite da Streptococco Beta.
- Scottature solari.
- Dialisi.
- Abuso di farmaci (antiipertensivi, FANS, antimalarici, litio, interferone, sospensione brusca di corticosteroidi).
- Cattiva alimentazione, abuso di alcol e fumo.
Può comparire anche nei soggetti affetti da:
- ansia
- celiachia
- affezioni intestinali
- obesità
- diabete
- ipertensione
- colesterolo alto
Psoriasi: alimentazione (cosa mangiare e cibi da evitare) e consigli
Come affrontare la psoriasi?
Ecco alcuni consigli:
- intervenire alle prime avvisaglie dei sintomi;
- evitare i farmaci che possono acuire il problema;
- tenere sotto controllo diabete/colesterolo ed il peso;
- evitare alcol e fumo;
- rivolgersi al dermatologo e seguire la cura;
- evitare stress e trovare un rimedio contro l’ansia;
- prendere il sole va bene ma non per lungo tempo e non nelle ore più calde;
- mantenere la pelle idratata ma non lasciarla umida;
- no ai profumi, ai saponi e detergenti aggressivi, bene olio di mandorle e macadamia.
Sul fronte dell’alimentazione vi sono pareri discordanti, secondo alcune ipotesi non inciderebbe, secondo altre potrebbe giovare.
Cosa mangiare in caso di psoriasi? Ecco gli alimenti che andrebbero integrati:
- broccoli
- carote
- yogurt
- alimenti integrali
- agrumi
- peperoni
- frutta secca
- olio evo
- fegato
- uova
- lievito di birra
- germe di grano
- semi di lino
- soia
- mirtilli
- curcuma
- ananas
Ecco i cibi da evitare:
- salumi
- crusca
- carne conservata
- carne rossa
- latticini
- cibi fritti
- farine raffinate
- glutammato
- sale
- caffè/tè
- alcolici
Rimedi naturali contro la psoriasi
ATTENZIONE: questo articolo ha scopo puramente informativo, non si tratta di una prescrizione medica e non si consiglia di sostituire le terapie prescritte dal medico con i rimedi naturali.
In campo fitoterapico vengono consigliati rimedi a base di Ippocastano, Avena, Ribes Nigrum, Iperico, Bardana, Aloe e Calendula.
I fiori di Bach servono prevalentemente per attenuare l’aspetto psicosomatico, chiedete informazioni circa il rimedio Holly specie se soffrite di ansia, depressione o se covate in voi del risentimento o sentite la necessità di proteggervi dalla malevolenza esterna.
Consiglio molta prudenza con gli oli essenziali: non si usano mai puri e va sempre richiesto il parere del medico. Fra i più indicati troviamo: camomilla, calendula, lavanda, tea tree oil e bergamotto.
Essendo sensibile allo stress ed alle reazioni emotive, il consiglio migliore è quello di rilassarsi e dedicare del tempo a se stessi:
- yoga
- bagni termali
- meditazione
- sport all’aperto
Curare l’ansia e/o la depressione è un buon primo passo per far fronte alla psoriasi di natura psicosomatica.