Cavolo cappuccio: proprietà, benefici, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni
Ricco di vitamine, antiossidanti, calcio, omega 3 e 6, ferro e fibre, il cavolo cappuccio è uno degli ortaggi più nutrienti e salutari in assoluto. Scopriamo insieme le proprietà del cavolo cappuccio e quali benefici apporta alla nostra salute.
Sommario:
Cavolo cappuccio: caratteristiche generali
Il cavolo cappuccio è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Crucifere e ad una varietà di Brassica oleracea. Questa varietà di cavolo è molto diffuso nell’Europa del Nord ma è anche largamente coltivato negli orti italiani. La varietà presenta dimensioni che variano tra i 10 e i 20 centimetri di diametro ed ha la caratteristica di avere le foglie esterne concave e lisce, che racchiudono le foglie interne dando loro la forma proprio di una sfera compatta, quasi un cappuccio. I fiori, di colore giallo, contengono semi rotondi di colore scuro. La coltivazione del cavolo cappuccio non è comunque difficoltosa e, se si semina su un terreno adatto e curato attentamente il prodotto crescerà senza alcun problema. E’ importante nella semina rispettare le distanze d’impianto, e ricordarsi inoltre di mantenere umido il terreno attorno ai semenzali anche dopo la piantumazione, sia d’inverno che d’estate. Per evitare che il caldo afoso possa compromettere la crescita del cavolo potete proteggere le piante con dei fogli di giornale.
Delle piante della famiglia “Brassica Oleracea” in genere si mangiano le foglie o le infiorescenze non ancora giunte a maturazione, e ne esistono diverse varietà che si differenziano fra loro non solo per il colore, ma anche per le dimensioni e la forma. Tutte le varietà sono però ricche di vitamina C e presentano un’alta concentrazione di zolfo.
Per ottenere una buona coltivazione occorre disinfettare la pianta con prodotti preventivi nei confronti di mosca delle radici o di altre malattie, altrimenti, se si preferisce una coltivazione biologica, si può optare per la pacciamatura e un’irrigazione regolare per ottenere ottimi risultati. I cavoli infatti necessitano di una buona e costante umidità, per questo si effettua una doppia vangatura sul terreno di impianto prima di porre a dimora i semenzali. Con la pacciamatura viene assicurata traspirazione alla pianta.
Il cavolo cappuccio viene anche fatto fermentare attraverso un particolare processo che lo rende molto digeribile. Da questo trattamento vengono preparati i crauti.
Cavolo cappuccio: proprietà e benefici
Tra le proprietà del cavolo cappuccio note sono quelle antinfiammatorie. L’infiammazione, infatti, è la causa principale di patologie come artrite, problemi cardiaci e autoimmuni, che hanno spesso origine da un eccessivo consumo di prodotti di origine animale. Il cavolo è un antinfiammatorio naturale e ha la capacità di prevenire e dare sollievo alle patologie infiammatorie. E’ anche ricco di fibre ed ha potenti proprietà digestive: pare che consumare almeno una porzione di cavoli dà al nostro organismo il 5% delle fibre quotidiane necessarie, più 2 grammi di proteine.
Riconosciute sono anche le proprietà antiossidanti: infatti, il cavolo cappuccio è un antiossidante naturale contro i radicali liberi, e la sua azione aiuta a prevenire diverse malattie e anche l’invecchiamento precoce. Gli oltre 45 tipi di flavonoidi presenti nei cavoli uniscono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, rendendo il cavolo cappuccio un alimento speciale per combattere lo stress.
Il cavolo ha anche proprietà dimagranti ed è un alimento utile per chi è a dieta, perché povero di grassi e ricco di fibre. Grazie alle poche calorie contenute (circa 25 per 100 grammi) e alla sua capacità saziante, si presta ad essere inserito nella dieta ipocalorica e, cosa molto importante, favorisce la disgregazione degli accumuli di grasso attorno all’addome.
Il cavolo cappuccio è un alimento dagli incredibili benefici. Ricco di acidi grassi, tra cui omega 3 e omega 6, ha un ruolo determinante sulla salute, mantenendo in perfetta efficienza cuore e arterie. Da recenti studi è emerso che gli ortaggi della famiglia delle crucifere, grazie alla presenza di sulforafano, riescono a riattivare l’Nrf2, la proteina che mantiene i vasi sanguigni liberi dal grasso, causa principale di angina, infarto, ictus e arteriosclerosi.
Ottimo per i notevoli benefici che assicura all’organismo, il cavolo cappuccio è anche un valido alimento antitumorale. Infatti, è stato provato scientificamente che consumare cavoli quotidianamente è un aiuto efficace per diminuire il rischio di contrarre alcuni tipi di cancro. In particolare, si parla di cancro al seno, alle ovaie, alla vescica, al colon e alla prostata. Notevoli sono anche i benefici che apporta all’organismo come alimento disintossicante: infatti, pare che alcuni componenti presenti nel cavolo sono in grado di eliminare le tossine. A favorire l’espulsione delle tossine è la presenza di glucosinolati, degli enzimi naturali che aiutano l’organismo e il fegato a depurarsi e che sono caratteristiche delle crucifere. Il cavolo cappuccio è anche ottimo per abbassare la pressione e si rivela un potente alleato contro l’ipertensione e la pressione alta: infatti, la presenza dell’acido glutammico favorisce l’abbassamento della pressione sanguigna.
Il cavolo cappuccio è ricco di calcio e vitamina C, quindi è un alimento in grado di apportare sostanze benefiche al sistema immunitario, rafforzandolo e proteggendolo da malattie e da attacchi di infezione.
Cavolo cappuccio: valori nutrizionali e calorie
100 grammi di questo prezioso ortaggio forniscono solo 25 calorie.
Quantità per 100 grammi:
- Acqua 86 g
- Grassi 0,1 g
- Colesterolo 0 mg
- Carboidrati 6 g
- Fibra alimentare 2,5 g
- Zucchero 3,2 g
- Proteina 1,3 g
- Vitamina A 98 IU
- Vitamina B6 0,1 mg
- Vitamina C 36,6 mg
- Calcio 40 mg
- Ferro 0,5 mg
- Magnesio 12 mg
- Sodio 18 mg
- Potassio 170 mg
Cavolo cappuccio: tutti gli utilizzi
L’utilizzo più frequente del cavolo cappuccio è in cucina, dove viene proposto crudo in insalata o sotto forma di ricette riguardanti primi e secondi piatti, ma anche come contorno piuttosto nutriente e saporito. Per mantenere tutte le sostanze nutritive il cavolo cappuccio va cucinato preferibilmente al vapore, metodo di cottura che consente di non alterare la qualità delle fibre vegetali. La cottura deve durare non oltre 5 minuti e poi si potrà consumare il cavolo cappuccio condito con olio, pinoli e aceto balsamico per renderlo ancora più gustoso. Come condimento per la pasta o come insalata, è semplice da pulire e preparare. Inoltre, particolarmente apprezzato è il succo di cavolo per disintossicare: il succo fresco di cavolo cappuccio si prepara facilmente grazie alla centrifuga.
Utilizzato anche come rigenerante per la pelle, è base per la preparazione di unguenti e creme per rendere la pelle luminosa e purificata. Il cavolo cappuccio è anche utilizzato per alleviare la stanchezza degli occhi dopo aver lavorato davanti ad un computer o aver guardato troppa tv: basta inumidire della garza o dei dischetti di cotone con il succo fresco di cavolo e lasciare agire sugli occhi per circa 15 minuti. L’effetto è sorprendente e gli occhi torneranno a splendere!
Cavolo cappuccio: controindicazioni ed effetti collaterali
Generalmente il consumo di cavolo cappuccio non ha particolari controindicazioni o effetti collaterali, salvo il consumo eccessivo. Infatti, se mangiati in grosse quantità, possono provocare un aumento, dove già comunque sono presenti, di fastidi come flatulenza e meteorismo. Quindi, per evitare questi problemi, occorre moderare il consumo di cavolo cappuccio soprattutto nelle persone soggette a questi fastidi.
Il cavolo cappuccio, così come i broccoli e anche il cavolo verza, possono contenere anche quantità piuttosto alte di salicilati, ma in ogni caso bisogna accertarne l’intolleranza e quindi evitarne o diminuirne il consumo.
Molte volte si dà la colpa al broccolo o al cavolo quando abbiamo la pancia gonfia o la digestione pesante.
Molto spesso invece dipende da altro, da intolleranze di altri cibi che magari pensiamo di non avere, tipo il pane per il glutine, o le polveri dolcificanti che contengono lattosio che si usano per dare gusto alle ministre di verdure, oppure al pomodoro se consumato insieme.
Tutto questo spesso lo si scopre dopo molto tempo, purtroppo. Come nel mio caso che appunto sono intollerante al glutine, al lattosio e un pò anche al pomodoro. Evitavo broccoli e cavoli perchè pensavo fossero proprio questi a darmi fastidio, invece era tutt’altro.