Il cavolfiore è una verdura che non dovrebbe mancare mai dalle nostre tavole. Grazie alle sue numerose proprietà nutrizionali e al perfetto equilibrio dei suoi componenti, esercita una benefica azione sulla salute se consumato almeno due volte a settimana. Avendo un basso apporto calorico (40 kcal/100 g) e grazie al suo elevato potere saziante, i cavolfiori sono indicati anche per chi segue una dieta dimagrante. Scopriamo insieme le proprietà del cavolfiore e i benefici che apporta alla salute, partendo dalle caratteristiche generali.
Sommario:
Cavolfiore: caratteristiche generali
Il cavolfiore è il fiore commestibile di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Crucifere e denominata Brassica oleracea L., varietà botrytis. In Italia se ne coltivano diverse varietà (precoci e tardive) ma le principali sono: cavolfiore Gigante di Napoli, cavolfiore Tardivo di Fano, cavolfiore Romanesco e cavolfiore Violetto di Catania.
Il cavolfiore è un ortaggio che ha bisogno di una certa cura nella coltivazione: innanzi tutto ha bisogno di un terreno ricco e di spazi di separazione tra le piante per permetterne lo sviluppo della massa fogliare. Inoltre, ha bisogno di una costante irrigazione e possibilmente di un concime di tipo organico anche a base di letame. La differenza tra le varietà precoci e tardive è che prime devono essere seminate in serra nel mese di marzo, mentre le seconde in aiuole nel periodo tra aprile e maggio; il trapianto avviene a distanza di un mese o 45 giorni. Non appena il cavolfiore è maturo è già pronto per la raccolta, che avviene, per le varietà precoci tra la fine di luglio e i primi di agosto, per le varietà tardive alla fine di ottobre.
I cavolfiori sono una verdura tipica dell’inverno ed è opportuno consumarli almeno un paio di volte a settimana per approfittare delle sue particolari caratteristiche nutritive. Inseriti anche in una dieta dimagrante grazie al loro basso contenuto calorico e all’elevato potere saziante, i cavolfiori sono un alimento molto gustoso da preparare in diversi modi. Durante la cottura, per neutralizzare l’odore persistente, si può mettere sul coperchio un pezzo di pane raffermo bagnato nell’aceto. Per tenere a lungo i cavolfiori basta metterli crudi dentro il frigorifero, dove possono stare anche fino a dieci giorni, ma una volta cotti si possono tenere al massimo 2 giorni. Il consiglio è quello di consumarli freschissimi, soprattutto poter usufruire al cento per cento delle loro proprietà (leggi anche: ricette con i cavolfiori).
Cavolfiore: le proprietà benefiche
Il cavolfiore è un alimento prezioso con tante proprietà utili all’organismo. Tra le tante proprietà del cavolo ricordiamo quella antinfiammatoria: il cavolo è un antinfiammatorio naturale ed è utile per combattere artrite e patologie cardiache. Il cavolfiore contiene principi nutritivi come potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C ecc. e principi attivi anticancro, antibatterici, antiossidanti, antiscorbuto. La sua proprietà depurativa e rimineralizzante favorisce la rigenerazione dei tessuti.
Indicato in caso di diabete per le sue particolari proprietà, contribuisce a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Inoltre, secondo alcuni studi americani il cavolfiore ha proprietà anticancro e aiuta a prevenire il cancro al colon e l’ulcera, oltre che è efficace per curare l’anemia. Secondo studi recenti, il cavolfiore sarebbe efficace anche nella prevenzione del cancro alla prostata. A rivelarlo è uno studio condotto dal National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland, e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, che ha evidenziato come che chi segue un’alimentazione ricca di cavolfiori, ma anche si cavoletti di Bruxelles, broccoli e cavoli presenta circa il 49% di possibilità in meno di ammalarsi, grazie soprattutto alla presenza di antiossidanti.
Cavolfiore: i benefici per la salute
I benefici apportati dal consumo di cavolfiore sono numerosi. Il cavolo è ricco di minerali tra cui ferro, magnesio, zolfo, ma è anche ricco di acido ascorbico (vitamina C), tanto che in passato veniva somministrato ai migranti per prevenire le infezioni dello scorbuto. L’azione super nutriente di questo alimento ne fa uno dei prodotti preferiti dai vegani, che lo assumono cavolo al posto della carne perché ha molto ferro, addirittura presente in percentuali superiori anche al manzo.
Il consumo di cavolfiore agisce beneficamente anche sul sistema immunitario e combatte malattie e attacchi di germi e batteri. La quantità di fibre alimentari lo rende anche amico dell’intestino, proprio perché agisce sul suo corretto funzionamento. Inoltre, la forte presenza di flavonoidi nel cavolfiore contribuisce a prevenire l’invecchiamento precoce e la sua azione disintossicante regola l’eliminazione delle tossine aiutando anche il fegato a depurarsi. Inoltre, è provato che il cavolfiore apporta benefici nei confronti di alcuni tipi di cancro in particolare al seno, al colon e alla vescica.
E’ un valido aiuto contro l’ipertensione: la sua assunzione regolare aiuta ad abbassare la pressione grazie alla presenza di amminoacidi. Combatte le infezioni: grazie allo zolfo contenuto nel cavolfiore, una sostanza molto utile al nostro organismo, combatte efficacemente le infezioni e accelera la guarigione delle ferite. Utile anche per la salute degli grazie alla presenza di beta-carotene, sostanza conosciuta per la sua attività antiossidante, il cavolfiore svolge un’azione preventiva nei confronti della degenerazione maculare che si presenta spesso nell’età avanzata.
Il cavolfiore apporta notevoli benefici anche alla salute delle ossa: in generale tutte le verdure appartenenti alla famiglia delle Crocifere sono fonte di minerali, e quindi anche il cavolfiore, grazie alla presenza di calcio, magnesio e potassio, protegge con efficacia le ossa. Il cavolfiore, inoltre, stimola il funzionamento della tiroide e la sua assunzione regolare nell’alimentazione è utile per chi soffre di colite ulcerosa. Infine, il cavolfiore apporta benefici per la mente grazie alla vitamina K, che ha la proprietà di aumentare la concentrazione e tutte le funzioni mentali, apportando benefici nella prevenzione dell’Alzheimer e dei danni al sistema nervoso.
Cavolfiore: valori nutrizionali e calorie
100 g di cavolfiore bollito contengono 40 kcal / 167 kj.
In 100 g di prodotto troviamo:
- Acqua 84,20g
- Carboidrati disponibili 4,40g
- Zuccheri 3,90g
- Proteine 5,30g
- Grassi 0,30g
- Colesterolo 0g
- Fibra totale 2,40g
- Vitamina A 60µg
- Vitamina C 28mg
Cavolfiore: tutti gli utilizzi
Il cavolfiore, come tutte le verdure, va cucinato il meno possibile in modo da non perdere le proteine e i minerali di cui è ricco. Per evitare di sprigionare il cattivo odore, si può aggiungere all’acqua un cucchiaino di aceto bianco. Inoltre, è consigliabile acquistare cavolfiori freschi e privi di macchie per utilizzarli in cucina e usufruire delle sue proprietà benefiche. Utilizzato per condire la pasta, per la preparazione di secondi e contorni, il cavolfiore si presta a molteplici varianti di condimento ed è molto apprezzato anche come frullati da consumare in caso di raffreddamento per ottenere un immediato sollievo.
Oltre che in cucina, il cavolfiore è largamente impiegato nella realizzazione di creme e maschere rigeneranti per il viso con pelle grasse ed acne. Ad esempio, le foglie del cavolfiore, adeguatamente pestate in un mortaio e messe su una garza, devono essere applicate sul viso per circa 30 minuti. Una soluzione ottenuta dai germogli di cavolfiore può anche essere applicata sulla pelle come se fosse una crema solare e aiuta il corpo a proteggersi dai pericoli dei raggi ultravioletti. Inoltre, diminuisce la formazione dei radicali liberi bloccando l’azione antinvecchiamento grazie ad un importante composto denominato sulforafano. Le foglie di cavolfiore si possono utilizzare anche in casa per ottenere un ottimo ravvivante dei colori dei tappeti: basta passarne qualcuna sulla parte da trattare e il risultato è immediato!
Cavolfiori: controindicazione ed effetti collaterali
Per evitare l’insorgere di intolleranze alimentari durante l’età adulta sarebbe opportuno incoraggiare il consumo di cavolfiore fin dall’infanzia. In ogni caso, anche se non presentano particolari controindicazioni, tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle crocifere interferiscono sull’assorbimento dello iodio, e quindi ne è sconsigliato un consumo esagerato, soprattutto per chi soffre di problemi legati alla tiroide, poiché può provocare gonfiore e diarrea. Inoltre, i cavolfiori contengono sostanze aromatiche che ne sconsigliano il consumo in fase di allattamento in quanto fanno assumere al latte un sapore troppo intenso.